Inward: il primo centro studi sulla street art

Street art a Napoli

Si trova a Napoli ed è il primo centro studi italiano sulla creatività urbana. Inward studia e valorizza graffiti, street art, muralismo e urban design, forme artistiche solo recentemente considerate portatrici di valori sociali e culturali nonché mezzo per riqualificare gli spazi urbani.

In copertina: murales di Jorit a San Giovanni Teduccio (Napoli) raffigurante Maradona e lo scugnizzo Niccolò

Inward è un Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana che svolge attività di ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana, sostenendo opportunità di lavoro attraverso le piattaforme  Italian Graffiti, Inopinatum, Streetness, DoTheWriting!, Cunto, Urban Creativity Alliance e Creatività Urbana.

Il logo del Centro Studi Inward è fortemente caratterizzante e racchiude due immagini: una estratta dalla Colonna Traiana a Roma (sinonimo di un linguaggio colto, usato per raccontare gesta imperiali) e un’altra tratto dai graffiti pompeiani (popolare e con lo scopo divulgativo).

 Murales di Jorit a Scampia raffigurante Pier Paolo Pasolini Murales di Jorit a Scampia raffigurante Pier Paolo Pasolini

Luca Borriello, direttore scientifico di Inward, in un’intervista ad Airtribune, ha raccontato come sia nata l’idea di un centro studi sulla street Art:

È stato un percorso lunghissimo, iniziato da adolescente. I miei amici e io provenivamo dal mondo dell’hip hop e cosi dopo la laurea abbiamo deciso di strutturare professionalmente le nostre passioni fondando nel 2004 l’associazione Arteteca. Dai quei primi passi nel contesto locale di strada ne abbiamo fatta, fondando l’osservatorio nazionale INWARD, che svolge ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana, agendo nell’ambito dei settori pubblico, privato, non profit e internazionale.

Dall’essere tacciata di essere semplice atto spontaneo – in certi casi invasivo e vandalico, oggi la Street Art viene considerata un potente mezzo a supporto della riqualificazione urbana: dal semplice miglioramento estetico dei luoghi a fonte di attrazione turistica, utile come mezzo di comunicazione socio-culturale, fino a diventare catalizzatore verde come accade coi murales antismog.

Inopinatum: la piattaforma per la collaborazione con l’Università

Secondo Lucio d'Alessandro, Rettore del complesso monastico Suor Orsola Benincasa, sede di Inward:

La creatività è diventata ormai un elemento fondamentale non solo per la rigenerazione dello spazio urbano ma anche per la sua valorizzazione e per una gestione che sia finalmente al passo con i tempi e l'Università, indispensabile motore di sviluppo del suo territorio, deve essere in prima linea nell'elaborazione di tutte le nuove forme di attività che possano incidere sulla qualità del contesto urbano e sulle relazioni sociali che si sviluppano all'interno della comunità

  Il Centro Studi sulla Creatività Urbana, con sede nell’antico claustro della cittadella monastica di Suor Orsola, riunirà esperti di ogni provenienza italiana e internazionale. Il Centro Studi sulla Creatività Urbana, con sede nell’antico claustro della cittadella monastica di Suor Orsola, riunirà esperti di ogni provenienza italiana e internazionale.

Inopinatum è una delle piattaforme permanenti di Inward, ed è lo strumento dedicato al mondo accademico e universitario. La piattaforma oggi si occupa in particolare di trovare i punti di contatto tra i dipartimenti dell’Università partenopea Suor Orsola Benincasa.

Per esempio il dipartimento di Scienze giuridiche si occupa del diritto d’autore e del diritto commerciale relativi all’arte di strada, quello di Scienze dei beni culturali analizza e valuta le opportunità e possibilità di uno statuto museologico della Street Art, Scienze turistiche considera i vantaggi e le occasioni dei tour legati alla creatività urbana nel territorio italiano, e non solo, Scienze umanistiche affronta la questione del restauro e della conservazione di un patrimonio artistico che si pone nella difficile cornice del contemporaneo e Scienze della formazione si occupa di studiare l’impatto sociale della Street Art tenendo anche conto delle dinamiche economiche e della promozione.

Quanto al nome Inopinatum, Luca Borriello, anche coordinatore scientifico di Inopinatum, spiega che

prende lo spunto, provocatoriamente, dal motto “insperata atque inopinata verba”, (parole inattese ed imprevedibili) che l’antico retore Frontone scelse per promuovere un linguaggio inusuale e dirompente nel panorama verbale.  Inopinatum vuole qui significare, una delle più importanti caratteristiche dell’insieme dei fenomeni allo studio.

Inopinatum, letteralmente, significa “imprevista impertinenza”, a sottintendere che quando viene commissionata dalle autorità, la street art perde di autenticità.

Gli stessi membri di Inopinatum sostengono che, anche se autorizzata, l’arte di strada per conservare la sua qualità e genuinità deve essere necessariamente imprevista e impertinente, e soprattutto non può essere commissionata poiché diventerebbe accondiscendente con chi ne ha permesso l’esecuzione, perdendo di originalità e di stimolo verso chi ne cerca il significato recondito.

Luca Borriello sostiene che

Napoli si sta affermando da anni come la città italiana pioniera nelle dinamiche della street art e siccome l’affascinante complessità della creatività urbana si offre alla migliore lettura ed interpretazione solo attraverso una lente interdisciplinare, abbiamo trovato l’habitat più fertile per la stabilizzazione di un serio lavoro di ricerca proprio al Suor Orsola, dove si intersecheranno, negli svariati progetti scientifici a venire, le competenze e le esperienze di ben tre Dipartimenti.

La valorizzazione dell’arte di strada

Un aspetto importante è quello del riconoscimento della paternità dell’opera, della autorialità dell’artista, che non è il copyright, ma consiste nella  comprensione della sua figura per meglio leggere la sua opera, il suo percorso e il suo stile, come per una normale opera d’arte. Un’opera di Street Art inoltre è valutata per la tecnica con cui è stata realizzata, per lo stile, il contenuto e il messaggio che vuole trasmettere. Si tiene in considerazione ovviamente la componente estetica che però è del tutto svincolabile dal concetto di  pura e semplice bellezza.

 “Cura ‘e paure” è l’ottavo intervento al Parco dei Murales di Ponticelli realizzato dallo street artis italiano Zeus40, dedicato all’importanza della “cura”. Fa parte degli otto temi-valori rappresentati ed evocati dalle altre opere dello stesso artista che rappresentano i valori di integrazione, gioco, lettura, calcio, maternità, solidarietà e territorio. “Cura ‘e paure” è l’ottavo intervento al Parco dei Murales di Ponticelli realizzato dallo street artis italiano Zeus40, dedicato all’importanza della “cura”. Fa parte degli otto temi-valori rappresentati ed evocati dalle altre opere dello stesso artista che rappresentano i valori di integrazione, gioco, lettura, calcio, maternità, solidarietà e territorio.

 Street art nel Parco dei murales a Ponticelli (Napoli) Street art nel Parco dei murales a Ponticelli (Napoli)

Infine, ma non ultimi in ordine di importanza, sono i valori che quell’opera possiede e trasmette in funzione del contesto in cui è stata realizzata, rispetto alla comunità che la condivide nel proprio territorio.

Sono tantissime le declinazioni dell’arte pubblica urbana e ormai per condividere le esperienze e far conoscere il fenomeno sono attivi festival sulla Street Art in varie parti d’Italia, promossi da movimenti di liberi artisti ma anche da amministrazioni illuminate che hanno colto l’utilità di questa forma espressiva come mezzo utile alla rigenerazione urbana.

Nel 2017, Inward ha avviato un progetto formativo per creare la figura di “operatore per la creatività urbana”, grazie a un finanziamento del Dipartimento della Gioventù della presidenza del Consiglio. Secondo i coordinatori del Centro questa iniziativa ha dato valore ad un’attività che rappresenta “ non solo riqualificazione artistica di un’area, ma anche l’innesco essenziale di rigenerazione sociale”. L’esempio pratico è nel Parco dei Murales, a Ponticelli, alla periferia di Napoli: qui un progetto curato da Inward con il coinvolgimento di partner privati, è servito alla riqualificazione di un complesso pubblico. Oggi nel parco dei murales di Ponticelli si organizzano tour per visitare quello che è un vero distretto della street art, nel complesso residenziale popolare del Parco Merola.

Street art: 4 libri da non perdere

Dovendo selezionare 4 libri dedicati alla street art la scelta ricadrebbe su un testo che racconta la nascita e la storia di questa espressione artistica, uno che ci porta alla scoperta dei capolavori di street art sul territorio italiano, il catalogo dei lavori più belli al mondo e, infine, un libro dedicato ai font utilizzati dagli street artists.

  • Street art è un testo che ripercorre la storia e l'incredibile evoluzione della street art, dai primi antichissimi esempi di segni sui muri alle iscrizioni politiche ai più moderni ed artistici graffiti.
  • Sulle tracce della street art è un libro che porta alla scoperta dei più bei murales italiani, dal nord al sud, toccando tutte le regioni. Facciate di edifici, muri e scalinate che hanno accolto le opere di artisti italiani e non. Il libro racconta i messaggi di cui ogni opera è portatrice, convincendo il lettore del valore della street art, così controversa.
  • The world Atlas of street art and graffiti percorre i graffiti più belli e significativi di tutto il mondo, mostrando il lavoro di artisti di fama internazionale.
  • Graffiti Alphabets è un libro dedicato alla sperimentazione tipografica portata avanti dagli artisti graffitari di strada e ci mostra il lavoro di 154 street artists di 30 diversi paesi attraverso i loro stili e, soprattutto, i font utilizzati nelle proprie opere.

Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.