Stile moderno naturale: abitare secondo coscienza ecologica

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Quando si parla di coscienza ambientale o ecologica, la nostra mente si popola delle immagini altisonanti delle immense distese di impianti fotovoltaici, delle vertiginose pale eoliche disseminate sui paesaggi rurali, dei contenitori della raccolta differenziata, delle automobili elettriche o ad idrogeno. Alzi la mano chi ha pensato ad un divano in materiali naturali, a una stufa a legna, o ad una superficie in pietra. In realtà lo stile moderno naturale è la risposta alla necessità di vivere sostenibile. Infatti la dimensione domestica è quella in cui possiamo esercitare la nostra sensibilità verso l’ambiente con piena consapevolezza e con risultati immediatamente percepibili.

È singolare pensare che il concetto di coscienza ecologica sia legato più alla persona in veste di cittadino e non in quanto essere umano: ma tra le mura domestiche cessiamo di essere cives e diventiamo semplicemente uomini e donne. Ed è proprio in questa dimensione che potremmo esercitare il nostro “dovere ecologico” seguendo uno stile naturale, con riscontri immediati sul nostro benessere psico–fisico: cambiare le abitudini quotidiane vuol dire abbracciare una nuova forma mentis, che faccia di riti come il riciclo, il riuso e l’impiego di materiali naturali, i suoi cavalli di battaglia.
Nel campo dell’arredamento, abitare secondo natura non vuol dire sacrificare bellezza ed eleganza a vantaggio della più scarna semplicità, bensì dare nuova valenza alla parola “lusso”: nel delirio tecnologico quotidiano, chi in coscienza non considererebbe un lusso la possibilità di ritrovare spazio e tempo per uno stile di vita in armonia con la natura?

Nel nostro piccolo, tante sono le scelte che possiamo fare quando viviamo le nostre case: possiamo riciclare con creatività un mobile d’epoca piuttosto che comprarne di nuovi, impiegare materiali riciclati o che provengano da fonti rinnovabili, privilegiare tessuti biologici e vernici ecologiche, usare lampade a basso consumo energetico, erogatori a basso flusso per docce e rubinetteria, e in generale soluzioni di risparmio idrico.

A seguire un tipico stile d’arredo tratto dal mondo naturale. Buona ispirazione!

Stile moderno naturale

Se siamo amanti delle linee sobrie e decise dello stile moderno, ma vorremmo stemperare l’effetto algido d’insieme, lo stile moderno–naturale fa al caso nostro.

La tendenza modernista nasce nel Novecento sulla scia dei nuovi materiali sintetici introdotti sul mercato dalle tecnologie industriali. A contrastare questo stile per molti talvolta asettico, ci ha pensato il gusto scandinavo degli anni ’50 basato su forme morbide e materiali naturali, uno stile che non smette di affascinare gli architetti dei nostri giorni. Purtroppo però la limitata conoscenza (meglio cultura!) della storia degli stili dell’architettura d’interni da parte dei professionisti del settore, è responsabile di un impoverimento diffuso delle potenzialità insite nei modi di concepire un interno in stile moderno–naturale: ci si limita ad accostare superfici lineari e riflettenti a quelle organiche e opache, tuttavia i semplici dualismi tra colori freddi e caldi, superfici morbide e dure, non rendono giustizia alla ricercatezza tipica di uno stile ibrido ma non per questo indefinito.

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È la cura del dettaglio che garantisce la perfetta fusione di moderno e naturale: evitate i dettagli ridondanti come modanature e decorazioni in stile barocco e rococò, riducete al minimo la scelta di materiali quali vetro, acciaio e cemento. Concentratevi sugli elementi strutturali, come le scale, e conferite loro uno stile semplice e deciso, cercando quando possibile di privilegiare elementi di recupero, come vecchie traversine ferroviarie riciclate o legname grezzo locale, da impiegare per le pedate, mettendo in pratica la nostra coscienza ecologica.

Le forme organiche permettono il passaggio da uno stile moderno, minimale ed essenziale ad uno naturale: pensiamo alle sedie in faggio dallo schienale ricurvo (la ricerca di Charles e Ray Eames docet), o a un pouf in pelle intrecciata, o ancora a uno sgabello cilindrico in legno di noce, e un’atmosfera più intima e rilassata vi avvolgerà.

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Le superfici ideali sono quelle in pietra naturale (marmo o granito) dalla finitura lucida o appena levigata, per attutire il riflesso, oppure quelle in legno dalla fibratura semplice, trattate con olio naturale anziché spazzolate per attenuare un’impronta eccessivamente rustica.
Se preferite i legni scuri esotici, evitate di importarli dalle lontane foreste pluviali, piuttosto tinteggiate una varietà locale con una nuance scura. Completate il tutto con un oggetto dalla forma irregolare, come una panca rustica ricavata da un blocco di legno, o un divano in vimini o banano intrecciato, per dare un tocco di contrasto all’insieme.

Barbara Brunetti

Barbara Brunetti Architetto

Architetto e dottoranda in Restauro, viaggia tra la Puglia e la Romagna in bilico tra due passioni: la ricerca accademica e la libera professione. Nel tempo libero si dedica alla lettura, alla grafica 3d, e agli affetti più cari. Il suo sogno nel cassetto è costruire per sé una piccola casa green in cui vivere circondata dalla natura.