Architettura sull'acqua: 5 esempi sostenibili

Vivere sull’acqua è sempre stato un desiderio insito nella natura umana, nei secoli molti popoli indigeni hanno adottato soluzioni abitative galleggianti per proteggersi dalle fiere o dalle piogge incessanti e rimanere a contatto con la natura incontaminata, vicino alle fonti di sostentamento. Come dimostrano questi 5 progetti, l'architettura contemporanea ha saputo rispondere in modo molto particolare a questo ritrovato bisogno di abitare sull'acqua.

Scuola galleggianti in  Nigeria: Le Makoko Floating School

Al giorno d’oggi si sta sempre più pensando a differenti modi d’abitare, indipendenti dalla terraferma e legati alla sostenibilità ambientale, per la risoluzione di un problema reale come l’aumento della popolazione mondiale e la diminuzione di cibo.

Cinque progetti di architettura sostenibile sull’acqua, dal più piccolo al più grande, da una casa a una città, dimostrano come una tale soluzione si possa adattare a ogni scala, forma, esigenza.

LA CASA SULL'ACQUA

architettura-acqua-b1

La casa Waternest di Giancarlo Zema Design Group è una dimora galleggiante con un diametro di dodici metri e un’altezza di quattro; cento metri quadrati per ospitare comodamente quattro persone e produrre energia pulita sufficiente per coprire i consumi, grazie ai pannelli fotovoltaici presenti sulla copertura. La struttura portante è in alluminio e legno lamellare riciclati, gli arredi interni sono ecologici e l’impianto di micro-ventilazione è del tipo a basso consumo. Grazie all’uso di materiali sostenibili, l’abitazione è riciclabile fino al 98%.

LA FATTORIA SEMI SOMMERSA

architettura-acqua-c

Bloom è uno dei più interessanti progetti di fattoria che ondeggia sull'acqua, presentato dagli architetti parigini Sitbon Architectes. Si tratta di una sfera semisommersa ancorata al fondale, del diametro di quarantacinque metri, in grado di produrre fitoplancton, cioè microorganismi che assorbono CO2 e, attraverso la fotosintesi, restituire ossigeno. Può, inoltre, monitorare il livello dei mari in caso di tsunami e avere tutte le attrezzature necessarie per desalinizzare l’acqua marina, producendo acqua dolce per il consumo domestico.

IL PARCO SUL FIUME

architettura-acqua-d

Nel Parco di Rotterdam, in Olanda, la Recycled Island Foundation ha pensato di avviare un progetto per la ripulitura dai rifiuti del fiume Nieuwe Maas, con un macchinario che trasforma la plastica recuperata dalle acque in piattaforme esagonali galleggianti, dove far crescere piante e fiori. Il lato sommerso dell’isolotto serve da appiglio per alghe, piante acquatiche e molluschi; in questo modo si realizzano piccole oasi di verde sfruttando il materiale plastico, impedendogli di raggiungere il Mare del Nord, inquinandolo.

IL QUARTIERE GALLEGGIANTE

architettura-acqua-e

Per uno dei porti più antichi di Amsterdam, Houthaven, è stato progettato un eco-quartiere galleggiante carbon neutral, composto da abitazioni, negozi, scuole, spazi per l’assistenza sanitaria e per il tempo libero. Una serie di penisole che, dalla terraferma, si estendono verso il mare, ospitano gli edifici autosufficienti dal punto di vista energetico, perché dotati di impianti solari, fotovoltaici e minieolici.

LA CITTÀ COME UNA NAVE

architettura-acqua-f

Inizia nel lontano 1995 il progetto americano della Freedom Ship, una mastodontica nave alta venticinque piani e lunga un miglio, una vera città galleggiante in grado di ospitare cinquantamila residenti. Negozi, abitazioni, scuole, ristoranti, giardini, un aeroporto, la mega struttura può sfruttare il moto ondoso, l’energia del sole e del vento per essere autosufficiente. Per gli elevatissimi costi di costruzione e la crisi economica alle porte, il progetto fu abbandonato all’inizio degli anni 2000.

Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.