Strade solari: tra asfalti fotovoltaici e vernici intelligenti

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Nel mondo dei trasporti, da anni le ricerche si concentrano sui diretti produttori di emissioni nocive, ovvero gli autoveicoli: motori a combustione sempre meno inquinanti, carburanti alternativi, motori elettrici e a idrogeno. Ma c’è anche un altro aspetto, forse troppo sottovalutato e per questo poco battuto, ma con un potenziale enorme: quello delle infrastrutture stradali. La ricerca scientifica sta portando avanti due progetti interessanti che potrebbero rivoluzionare il modo di intendere comunemente le strade, non più solo infrastrutture per i trasporti, ma vere “strade solari” intelligenti capaci di captare energia solare grazie ad asfalti fotovoltaici e vernici smart sensibili.

Il brevetto italiano per l’autostrada a pannelli solari

La domanda che alcuni ricercatori si sono posti è: dato che, indipendentemente dal fatto che i veicoli che le percorrono siano più o meno inquinanti, le strade sono necessarie ma aumentano il consumo di suolo dei nostri terreni già fortemente sfruttati, perché non approfittarne e trasformarle in una risorsa da sfruttare a nostro favore in chiave ecologica?

LE AUTOSTRADE STATUNITENSI

È quello che si sono chiesti i ricercatori americani Scott e Julie Brusaw, che collaborando con l’ente autostradale statunitense, hanno messo a punto il primo prototipo al mondo di asfalto fotovoltaico.

Si tratta di strade pavimentate con pannelli quadrati larghi come la carreggiata, che produrranno energia sfruttando i principi dei pannelli fotovoltaici e lavorando allo stesso modo dei moduli normalmente installati sulle nostre case, ma posti in sostituzione dei comuni asfalti per il manto stradale.

Trattandosi di un prototipo, i dati definitivi sono ancora incerti, ma se si stima un’insolazione media di 4 ore al giorno e un’efficienza intorno al 15%, ogni pannello produrrà, giornalmente 1,6 kWh di energia elettrica, che potrà essere immessa nella rete pubblica, utilizzata per l’illuminazione stradale o per la ricarica delle auto elettriche tramite colonnine.

I PROBLEMI DA RISOLVERE

Ovviamente, trattandosi di un progetto in fase di sperimentazione, esistono diverse problematiche ancora da risolvere, prima tra tutte la resistenza dei pannelli al passaggio di auto e camion: i ricercatori per ovviare a questo problema sembrano intenzionati ad adottare le tecniche di costruzione normalmente utilizzate per produrre i vetri antiproiettile.

Altro elemento di preoccupazione è l’eccessiva scivolosità che una superficie liscia come quella di un pannello fotovoltaico produrrebbe, impedendo di fatto il transito in sicurezza dei veicoli; per questo gli ingegneri stanno pensando di utilizzare, anziché un pannello levigato, una struttura composta da migliaia di microprismi, che garantirebbero il giusto attrito necessario agli pneumetici.

IN EUROPA: IL CASO DELL’OLANDA

Anche nel vecchio continente qualcosa inizia a muoversi: infatti dalla metà del 2013 nei Paesi Bassi verrà avviata la creazione di autostrade smart grazie allo sfruttamento dell’energia solare attraverso vernici intelligenti.

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È stata messa a punto una particolare vernice luminescente utilizzata per la segnaletica orizzontale, che si ricarica durante il giorno ed emette luce di notte.

Inoltre, grazie all’installazione di sensori lungo il percorso, le autostrade saranno “sensibili” e indicheranno agli automobilisti quando la strada è scivolosa, quando la temperatura scende sotto lo zero e si forma ghiaccio e le linee di separazione della carreggiata si vedranno anche in caso di nebbia.

Matteo Gabbi

Matteo Gabbi Architetto

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