- scritto da Mariangela Martellotta
- categoria Innovativi
Asfalti ecologici usati nel mondo: dalla sperimentazione alla pratica
L’ASFALTO CON MISCELA DI PLASTICA RICICLATA
L’innovativo metodo per asfaltare le strade in maniera ecologica riduce l’effetto serra e migliora la qualità dell’aria durante il processo di pavimentazione, portando la città sempre più prossima al traguardo di città più verde del mondo.
Per adesso la città canadese sta sperimentando questa tecnologia di tipo warm–mix e proseguirà con ulteriori test e valutazioni di tipo economico oltre che ambientale.
Da cosa è composta la nuova miscela
La procedura di mixaggio a freddo dei componenti consente di non immettere nell’aria i comuni fumi dovuti alla preparazione a caldo dell’asfalto; infatti l’asfalto ecologico è composto in parte da asfalto tradizionale a cui viene aggiunta una sostanza collante ottenuta da plastica riciclata la cui caratteristica adesiva serve a mantenere il bitume.
La plastica usata per l’asfalto ecologico è ottenuta dal riciclo di contenitori per alimenti, bottiglie o recipienti vari che vengono sciolti per poi essere così riutilizzati per una percentuale di solo l’1% che però ha risvolti notevoli sul materiale e di conseguenza sull’ambiente in cui viene utilizzato.
Quali i benefici e gli svantaggi?
I costi per produrre l’asfalto ecologico, secondo le valutazione del Comune di Vancouver che lo sta sperimentando per la città, sono triplicati rispetto a quelli per la miscela tradizionale. C’è però da calcolare che essendoci un risparmio del 20% in carburante per creare il manto questi costi aggiuntivi vengono a loro volta abbattuti.
Per quanto riguarda le caratteristiche di resistenza e durabilità il materiale è ancora sottoposto alla fase sperimentale e, per ora, essendo stato posato in opera ufficialmente su delle strade della città di Vancouver appena una decina di giorni fa, si è in attesa di vedere concretamente come risponderà alle sollecitazioni questo materiale, anche se, dalle prove di laboratorio, pare già che il mix con plastica riciclata sia resistente tanto quanto quello tradizionale.
Senza contare che, sostengono gli ingegneri di Vancouver che hanno seguito il progetto, tale preparazione è possibile anche a temperature meteo molto basse, a differenza di quella del bitume tradizionale.
IL POLYMIX
Nella provincia di Madrid, ad Alcala de Henares , grazie agli stessi fondi europei utilizzati anche a Torino, è partita la sperimentazione di uno speciale asfalto, chiamato Polymix, composto da pneumatici e rifiuti in plastica riciclati, su un tratto di una strada provinciale che conta giornalmente il passaggio di oltre 40.000 veicoli.
L’innovativo materiale con il quale è stato realizzato il manto stradale è il risultato di un lavoro di ricerca che ha lo scopo di sviluppare nuovi materiali da costruzione ottenuti riciclando prodotti già utilizzati. Fino ad ora sul Polymix erano stati effettuati soltanto studi teorici in paesi come India e Gran Bretagna e nell’ambito del progetto Life+, finanziato dall’Unione Europea, che mira a promuovere iniziative di carattere ambientale ed eco–sostenibili. Nel team di ricerca europeo sono state coinvolte anche l’Università di Cantabria e l’AIMPLAS.
Come è fatto il Polymix?
Il Polymix è un materiale altamente sostenibile: l’asfalto sviluppato utilizza detriti che sono destinati a finirein discariche di vario genere. I vantaggi offerti dal Polymixnelle infrastrutture stradali, oltre a migliorare la resistenza dell’asfaltosono quelli di ridurre il consumo dello stesso materiale– vista la minore quantità di materia prima e di manutenzione (secondo quelle che sono le previsioni) richiesta –con un notevole risparmio in termini di costi.
L’ASFALTO SENZA BITUME SPERIMENTATO NEGLI USA
Dagli USA arriva un nuovo modo di fare l’asfaltatura delle strade rispettando l’ambiente, con un metodo, già noto in Africa ed India da circa vent’anni. La miscela del nuovo asfalto prevede materiali riciclati e un minor utilizzo di energia per la realizzazione: infatti, le strisce bituminose sono costituite per la maggior parte da scarti della lavorazione del petrolio grezzo dopo processi di raffinazione per i carburanti e gli oli lubrificanti. L’investimento per la sperimentazione sul nuovo asfalto prevede una spesa che tradotta in euro è pari a 5 milioni.
Quali sarebbero i vantaggi derivanti dall’uso del nuovo asfalto?
Sostituire l’asfalto tradizionale a quello ecologico sull’intera rete stradale americana vorrebbe dire una consistente riduzione di emissioni e di minor impatto ambientale.
Se pensiamo che solo negli Usa ci sono 4,4 milioni di km di strade percorse quotidianamente da milioni di veicoli, anche semplicemente la loro manutenzione, se fatta con sistemi “verdi”, potrebbe già esser un risultato apprezzabile.
Dal punto di vista della sostenibilità economica, l’asfalto ecologico, essendo slegato dal processo di raffinazione del petrolio, ha un costo ben inferiore al bitume ordinario.
Come si diceva poc’anzi già vent’anni fa in Sud Africa venivano realizzate le prime strade con questo sistema, e oggi, nonostante le varie manutenzioni, queste strade sono da rifare visto che allora il sistema non era ancora perfezionato.
Il governo locale africano però, invece di autorizzare il classico sistema a bitume, sostiene la ricerca per lo sviluppo di asfalti ecologici, a basso uso di energia per la messa in posa.
Quali sono i “difetti” riscontrati nell’asfalto senza bitume?
Un problema che è stato riscontrato per questo materiale è che per esser posato il nuovo asfalto ha bisogno di esser scaldato fino a 300 gradi, per cui rispetto agli altri asfalti – ecologici e non – il dispendio energetico è notevole. Per sopperire a questo problema il gruppo di ricerca dell’ARC (American research center) sta studiando il modo di “raffreddare l’asfalto”. L’Università che comprende l’ARC sta sperimentando nuove tecniche per rendere più duraturi gli asfalti creati con materiali riciclati mescolati a sabbia che non necessitano di esser portati ad alte temperature per esser posati.
In Italia quali sono gli sviluppi riguardo l’uso di asfalti ecologici?
Un processo innovativo, quello dell’asfalto ecologico, i cui esempi si trovano in molte varianti anche in altre località nel mondo.
Nel capoluogo piemontese, Torino. per esempio già a Gennaio del 2012 alcuni chilometri di strade venivano ricoperti da una miscela a base di polvere derivata da gomma, ottenuta da pneumatici riciclati.