- scritto da Ivana Fasciano
- categoria Innovativi
Pannelli fotovoltaici a film sottile per facciate che producono energia
I nuovi pannelli fotovoltaici a film sottile potranno ampiamente modificare la gamma di disponibilità e di applicazioni della produzione da fonti rinnovabili: realizzate con materiali organici, le nuove celle possono essere integrate nelle facciate degli edifici. L’accordo, siglato a febbraio 2012 tra un’azienda tedesca specializzata in tecnologia high–end solare fotovoltaico ed un’azienda produttrice di sistemi elastici per facciate di edifici incalcestruzzo, ha avuto ben presto un seguito con la progettazione di sistemi nei quali sarà possibile applicare ai muri verticali di cemento, delle celle fotovoltaiche, sottili e leggere, integrate con il sistema costruttivo. I nuovi edifici, denominati Building Integrated Photovoltaic (BIPV), combineranno la produzione di energia raccolta grazie alle nuove celle, con un’estetica gradevole.
I VANTAGGI RISPETTO AL SISTEMA FOTOVOLTAICO TRADIZIONALE
Il sistema fotovoltaico organico (OPV) è l’ideale per applicazioni su facciate, perché ultra leggero, ultra–sottile ed ultra efficiente, ed è in grado di raccogliere l’energia dalle radiazioni solari per un periodo di tempo maggiore rispetto ai tradizionali pannelli fotovoltaici, per i quali l’efficienza diminuisce all’aumentare della temperatura acquisita. Con il sistema integrato invece, l’efficienza dei moduli fotovoltaici organici resta costante fino ad 80°C: per lo stesso motivo, tali moduli possono essere disposti direttamente sul calcestruzzo, senza necessità di ventilazione degli stessi.
Ad oggi la maggior parte dell’applicazione di pannelli fotovoltaici avviene su solai, piani o inclinati, che costituiscono una parte di superficie molto ridotta rispetto a quella che potremmo avere se considerassimo la superficie relativa all’estensione delle facciate dello stesso edificio. Inoltre integrando i sistemi dei moduli organici su blocchi in calcestruzzo, i costi di installazione saranno ridotti, e l’impatto visivo della facciata esteticamente notevole, anche grazie alla possibilità di scegliere colori e forme e poterle così integrare nella facciata in fase di progettazione.
Non essendoci elementi tossici, la produzione non è tossica, si consumano pochissima energia e materiale, ed i moduli, al 99% di plastica PET (la stessa plastica usata per le bottiglie), sono facili da smaltire.
Le celle organiche inoltre, sono depositate su un foglio di plastica sottile e flessibile,con notevoli garanzie di sicurezza, a differenza di quanto accadeva precedentemente con il vetro; il peso del nuovo sistema è di circa 0,5 Kg per oltre un metro quadrato, a differenza dei pannelli che pesano intorno ai 10–15 Kg per metro quadrato: in questo modo i problemi legati al supporto strutturale sono ridotti al minimo. Inoltre i moduli possono essere aggiunti alla facciata di un edificio, i maniera non invasiva, ed in integrazione col contesto estetico ed urbano.
Non resta dunque che attendere la disponibilità sul mercato di questi prodotti, per verificarne l’efficacia.