- scritto da Mariangela Martellotta
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Lane di vetro e di roccia: cancerogene o no?
La lana di vetro e la lana di roccia sono Fibre Artificiali Vetrose (FAV) e risultano tra i prodotti più diffusi per l’isolamento termico e acustico degli edifici. Il motivo della loro vasta diffusione è da rintracciare nelle loro ottime prestazioni termiche e acustiche, economicità e reperibilità, inattaccabilità da umidità, microrganismi e agenti chimici. Ma le domande che ci si pone riguardano la pericolosità dei due materiali: la lana di roccia è cancerogena? La lana di vetro è tossica? Vediamo come si sono espresse a riguardo autorevoli organizzazioni italiane ed internazionali.
Nell’articolo vengono analizzati diversi aspetti della presunta pericolosità delle lane di roccia e di vetro, quali:
- La sicurezza della lana di vetro e di roccia (sono cancerogene o tossiche? che test devono superare per non essere considerate pericolose?)
- Lana di vetro e lana di roccia composizione e produzione (i componenti dei due isolanti e i processi produttivi)
- Le prescrizioni per chi manipola lane di vetro o di roccia (indicazioni per gli operatori degli stabilimenti di produzione)
- Lo smaltimento delle lane minerali (linee guida anche per i cantieri edili di demolizione o ristrutturazione)
- Lana di roccia cancerogena?
- Lana di vetro cancerogena?
La sicurezza della lana di vetro e di roccia
Di recente il Ministero della Salute ha fatto luce sulla sicurezza dei materiali isolanti maggiormente diffusi al mondo, con la redazione di un testo dal titolo: “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV) – Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”.
Al momento non esistono prove certe che la lana di vetro e la lana di roccia siano sostanze cancerogene, tanto è vero che negli ultimi anni sono stati condotti diversi studi sugli addetti alla produzione delle lane minerali ma questi non dimostrano né patologie correlate all’apparato respiratorio né altri sintomi collegati a tumori. Anche l'International Agency for Research on Cancer (IARC) ha classificato le lane minerali come non cancerogene per gli esseri umani, ma ha classificato la lana di vetro per scopi speciali come possibile cancerogeno per gli esseri umani.
I requisiti di sicurezza delle fibre artificiali vetrose
Per verificare se una fibra artificiale vetrosa è o meno cancerogena, il Regolamento (CE) n.1272/2008 ha definito due parametri: il fattore della bio-solubilità e il diametro geometrico medio ponderale.
- Il fattore della bio-solubilità
Il fattore della bio-solubilità che aiuta a determinare se la lana di vetro o di roccia sia cancerogena, è descritto nella “Nota Q” del Regolamento CE. È stato stabilito che le fibre classificate come “bio-solubili” – quelle con alta concentrazione di ossidi alcalini e alcalino-terrosi – sono smaltite dall’organismo prima che causino effetti nocivi perché, come dice anche il termine, sono decomponibili in natura. Quando le fibre minerali rispondono in maniera positiva ai test di bio-solubilità vengono classificate come “non cancerogene”. Bisogna fare attenzione anche al contenuto di sostanze chimiche fra le quali gli ossidi alcalino terrosi che, sebbene come detto poc’anzi contribuiscano alla “bio-solubilità” delle lane, devono essere contenuti in quantità inferiori al 18%.
- Il diametro geometrico medio ponderale
Altro parametro cui far riferimento per valutare se la lana di vetro o di roccia è cancerogena è il diametro geometrico medio ponderale che determina la respirabilità delle fibre: più piccole sono e più facilmente penetrano nelle vie respiratorie. Tale parametro è trattato nella “Nota R” del Regolamento per cui il valore del diametro geometrico medio ponderale deve essere superiore ai 6 micron.
In sintesi le fibre artificiali vetrose non sono considerate cancerogene se superano il fattore della bio-solubilità e hanno diametri geometrici medi ponderali superiori ai 6 micron.
Lana di vetro e lana di roccia composizione e produzione
Lana di vetro composizione e produzione. La produzione della lana di vetro inizia con la fusione a 1400°C di composto di vetro riciclato (80%), silice, calcare, carbonato di sodio e boro. Dopo il passaggio nel forno, il mix viene centrifugato, impastato con resine ed inserito in un forno di polimerizzazione per consentire l'indurimento delle resine.
Lana di roccia composizione e produzione. La produzione della lana di roccia inizia con la fusione a 1500°C di roccia basaltica, calcare, coke e "briquette" (che deriva dal mix di lana di roccia di riciclo con una pasta cementizia). L'impasto fuso è trasformato in fibre e cosparso di resina e olio e poi inserito in un forno di polimerizzazione dove il legante si indurisce.
In entrambi i casi, dopo il passaggio nel forno di polimerizzazione, la lana, sia di vetro che di roccia, può essere tagliata e imballata e inviata ai cantieri dove gli operatori si occuperanno della messa in opera.
Le prescrizioni per chi manipola lane di vetro o di roccia
Chi lavora in stabilimenti in cui si produce lana di vetro e di roccia e chi si occupa della messa in opera di questi materiali o chiunque debba manipolare lane minerali rispondenti alla “Nota Q” o alla “Nota R” (classificate come “non pericolose”), deve adeguarsi alle norme base di prudenza indicate dalle linee guida secondo le quali l’operatore deve indossare guanti e occhiali protettivi e idonei indumenti, oltre a una maschera protettiva contro la possibile inalazione di particolato.
Lo smaltimento delle lane minerali
Per quanto riguarda la fase di smaltimento delle lane minerali le Linee guida del Ministero attestano che tali rifiuti, se classificati come bio-solubili non rientrano nella casistica dei rifiuti pericolosi ma verranno trattati come “rifiuti speciali non pericolosi” – a volte anche gestibili in maniera ecosostenibile – il cui deposito deve avvenire in apposita discarica in celle simile a quella per i rifiuti inerti.
Come prescritto dalle Linee guida del Ministero della Salute, in occasione di eventuali lavori di ristrutturazione o di demolizione di parte di immobili, per essere sicuri che le lane minerali come lana di vetro isolante rinvenute non siano tossiche e pericolose bisogna conoscerne la composizione chimica (tenore degli ossidi alcalino e alcalino terrosi e diametro delle fibre). In questi casi il progettista o l’impresa devono poter accertare la sussistenza di pericolosità dei materiali presenti in un cantiere pertanto, in diverse regioni d’Italia, vige la prassi che ci si possa rivolgere a laboratori pubblici e ad Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente per avere riscontri utili e attendibili.
Lana di roccia cancerogena?
Il Ministero della Salute non ha fornito prove concrete che consentano di definire la lana di roccia cancerogena. L’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha definito la lana di roccia come non cancerogena per gli esseri umani. In ogni caso il materiale deve superare il fattore della bio-solubilità ed avere diametri geometrici medi ponderali superiori ai 6 micron. Qualora si trovi della lana di roccia in un cantiere edile va valutata la pericolosità del materiale rivolgendosi a laboratori pubblici che ne analizzino le caratteristiche.
Lana di vetro cancerogena?
Il Ministero della Salute non ha fornito prove concrete che consentano di definire la lana di vetro cancerogena. L’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) invece ha classificato la lana di vetro per scopi speciali come possibile cancerogeno. Anche la lana di vetro, secondo il Regolamento 1272 del 2008 della Comunità Europea deve superare il fattore della bio-solubilità ed essere caratterizzata da diametri geometrici medi ponderali superiori ai 6 micron. Se rinvenuta in cantiere è necessario accertarsi che non si tratti di materiale tossico rivolgendosi a laboratori pubblici e Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente.
Per approfondimenti si consiglia di visitare il sito della FIVRA, l'associazione italiana dei produttori di lane minerali.