- scritto da Federico Da Dalt
- categoria Turismo
Valorizzare il paesaggio lungo la strada del Prosecco
La rassegna PaesAgire si occupa dal 2008 di tematiche legate alla conservazione e trasformazione del paesaggio. Recentemente a Pieve di Soligo (Treviso), ha promosso una conferenza riguardante l’area di produzione del Prosecco Superiore dal titolo “Segno architettonico nel paesaggio collinare/Il Fondaco del vino”. L’analisi verte sulle potenzialità ed esigenze architettonico–paesaggistiche dell‘intero territorio del Prosecco di Valdobbiadene–Conegliano, allo scopo di realizzare un ecofondaco del prosecco e prodotti ad esso legati. Si tratta di un progetto di studio nato dalla collaborazione tra il Comune di Pieve di Soligo, l’Osservatorio per il Paesaggio Colline dell’Alta Marca Trevigiana e l’Università di Architettura IUAV di Venezia rappresentata dagli architetti Roberta Albiero e Marco Gianni.
Paesaggio di vino: il carapace di rame di Arnaldo Pomodoro in Umbria
COS’È UN ECOFONDACO
Il Fondaco, dall’arabo funduq cioè casa–magazzino, è un edificio medievale (o insieme di edifici) tipico delle città mercantili come Venezia, Genova, Napoli, e fungeva sia da luogo discambio merci che da alloggio per i mercanti. Un fondaco poteva assumere le dimensioni di un quartiere ed era governato da un giudice chiamato balivo che provvedeva a risolvere eventuali controversie. Famosi il Fontego dei Turchi e il Fontego dei Tedeschi, tutt’oggi ancora presenti a Venezia.
Il concetto, trasportato ai giorni nostri e all’area del Prosecco, si traduce in una piattaforma di dialogo tra nuove tecnologie, paesaggio e turismo sostenibile. L’ecofondaco è luogo di commercio ma anche di accoglienza, multiculturalità e conoscenza, uno spazio fluido di rinnovamento delle realtà produttive locali.
GLI OBIETTIVI DELL’ECOFONDACO DEL PROSECCO
L’ecofondaco del Prosecco mira all’esplorazione e valorizzazione del paesaggio, considerato:
- Un bene comunitario carico di valori e risorse
- Un bene culturale depositario di un linguaggio identitario
- Un bene sociale di tutela dinamica perché in relazione all’azione e percezione dell’uomo
Il progetto punta quindi al recupero di un intero sistema paesistico, secondo un’organizzazione olistica del territorio che porti alla diffusione di un turismo consapevole.
La strada del Prosecco che unisce Valdobbiadene a Conegliano rappresenta la spina dorsale di un organismo fatto di luoghi di produzione, come le cantine, che verrebbero valorizzati grazie ad:
- Attività di promozione e degustazione del vino;
- Attività di promozione e degustazione di prodotti alimentari tipici;
- Itinerari alla scoperta di storia e cultura del luogo;
- Bikesharing;
- Infopoint.
Tutto ciò nell’intento di offrire al turista, ma anche agli abitanti stessi, gli elementi percettivo–visivi di un tempo declinati nella realtà odierna.