Spazzolini da denti sostenibili: soluzioni in bambù e bioplastica

Spazzolini da denti sostenibili

Gli spazzolini da denti sostenibili possono contribuire al problema mondiale della produzione e smaltimento della plastica. I prodotti in plastica fanno parte ormai del nostro vivere giornaliero e il loro utilizzo ci sembra più che mai scontato ed ovvio, come nel caso di un comunissimo spazzolino da denti, che usiamo per curare la nostra igiene orale, ma i cui impatti possono essere devastanti per l’ambiente. Per questo molte aziende si sono adoperate per commercializzare soluzioni in bambù e bioplastica.

Lo spazzolino da denti tradizionale impiega più di 500 anni per decomporsi completamente, contribuendo all’incremento dei rifiuti di plastica che popolano i nostri mari ed oceani. Per porre un freno a tale fenomeno alcune aziende si sono impegnate ad individuare soluzioni innovative e creative. Tra queste, spazzolini da denti in bambù e spazzolini da denti in bioplastica, rappresentano valide alternative alla plastica tradizionale per rendere più sostenibile il nostro spazzolino da denti.

Spazzolini da denti sostenibili per ridurre il consumo di plastica

Gli spazzolini da denti rientrano tra gli oggetti che utilizziamo quotidianamente per curare la nostra igiene orale. Solitamente i dentisti e le case produttrici raccomandano che vengano sostituiti ogni 3 mesi. Gli spazzolini da denti tradizionali però, al termine del loro ciclo di vita di tre mesi, non sono riciclabili, vengono quindi gettati nei contenitori dedicati alla raccolta indifferenziata.

plastica spazzolini da denti

Dal momento che gli spazzolini sono realizzati con un mix di plastiche non riciclabili e considerando, sia la popolazione mondiale attuale che la frequenza di sostituzione trimestrale, è evidente che la quantità di rifiuti di plastica generati dagli spazzolini dismessi diventa ogni anno sempre più problematica, provocando gravi danni agli habitat acquatici ed alla salute umana. 

Dunque è chiara la necessità di ricercare nuove soluzioni di spazzolini da denti sostenibili e favorire una transizione verso un futuro il più possibile “plastic free”.

Fortunatamente, negli ultimi anni, i settori di ricerca interna di numerose aziende hanno prodotto soluzioni sostenibili e/o biodegradabili, realizzando spazzolini in bambù e, recentemente, anche spazzolini da denti in bioplastica.

Spazzolino da denti in bambù

L’utilizzo di spazzolini da denti in bambù al posto della plastica, risulta una scelta sostenibile ed ecologica, considerando l’intero ciclo vitale del materiale.

Le proprietà della pianta di bambù, rinnovabile e sostenibile, sono tante, tra cui:

  • non necessita di grandi risorse idriche per essere coltivata né di particolari trattamenti chimici;
  • è in grado di assorbire enormi quantitativi di CO2;
  • è utilizzato per risanare terreni altamente inquinati;
  • ha una crescita molto più rapida (3-5 anni) rispetto al legno, la cui maturazione richiede decenni.

Gli spazzolini da denti in bambù, biodegradabili al 100% non saranno smaltiti all’interno del contenitore del secco residuo (come accade per i modelli in plastica), ma nel sacchetto dedicato ai rifiuti organici.

Le setole, invece, sono comunque realizzate in nylon, e per questo motivo devono essere rimosse dallo spazzolino e gettate, a parte, nel contenitore dedicato alla raccolta indifferenziata. Nel caso dello spazzolino in bambù, a differenza del modello tradizionale in plastica, le setole, non sono trattenute utilizzando colle sintetiche, ma inserite a forza negli appositi fori.

Molti degli spazzolini in bambù in commercio sono sottoposti ad un processo di carbonizzazione che li rende resistenti ad acqua e attacchi di muffe. Per quelli non sottoposti a tale processo basta usare l'accortezza di asciugare lo spazzolino una volta utilizzato.  

acquisto spazzolini da denti bambu

Nella foto in alto due esempi di spazzolini in bambù:

entrambi in materiali naturali e privi di sostanze tossiche. 

Spazzolino da denti in bioplastica

Gli spazzolini da denti in bioplastica sono un’altra alternativa sostenibile alla plastica tradizionale.

Il ciclo di vita dello spazzolino in bioplastica, il suo imballaggio ed il suo smaltimento sono perfettamente coerenti con i principi alla base dell’economia circolare.

Il manico è realizzato con una miscela di bioplastiche ottenute attraverso la fermentazione microbica delle colture di mais e manioca e dalla polimerizzazione di materie prime vegetali. In questo modo si ottiene un biopolimero biodegradabile: il PHA.

Le setole, inoltre, ottenute dall’olio di semi di ricino sono anch’esse biodegradabili e riciclabili.

Spesso anche il packaging degli spazzolini in bioplastica è sostenibile, con sacchetti compostabili al 100%, e confezioni esterne in cartone riciclato.

Alcuni degli spazzolini in bioplastica, al termine del loro ciclo vitale (circa 3 mesi) vanno rispediti all’azienda che si farà carico delle spese di spedizione e procederà con trattamenti specifici per lo smaltimento del prodotto.

acquisto spazzolini da denti bioplastica

La scelta di spazzolini in bioplastica è meno vasta ma ne segnaliamo due:

  • lo spazzolino Chinchilla (in foto), realizzato con manico in plastica compostabile e paglia di grano,
  • e quello Lamazuna, con testina intercambiabile e riutilizzabile a vita. 

 

Dall’analisi di entrambi i prodotti, sia gli spazzolini in bambù, che i modelli in bioplastica, presentano un impatto ambientale minimo rispetto ai modelli tradizionali.

Gran parte degli oggetti che utilizziamo quotidianamente sono realizzati in plastica e, in molti casi, non sono riciclabili. In base a ciò che acquistiamo ed utilizziamo ogni giorno, ciascuno di noi può contribuire all’aumento del fenomeno dei rifiuti di plastica, o, al contrario, può contrastarlo e chissà, in futuro, risolverlo definitivamente.

Claudio Ventura

Claudio Ventura Economista Aziendale

Guidato dalla passione per l’ambiente e la natura, termina il suo percorso universitario in Abruzzo specializzandosi in economia aziendale ed approfondendo i temi relativi all’economia circolare e all’ecologia industriale. Vive in Puglia dove sogna di poter porre le basi per un futuro più sano e sostenibile.