- scritto da Ivana Fasciano
- categoria Curiosità ecosostenibili
Lavoro al computer: i principi per il benessere lavorativo
Non assumere una postura errata al lavoro, a lungo andare potrebbe provocare grossi danni alla nostra salute. Come fare? Proponiamo un breve vademecum di atteggiamenti e propositi che renderanno meno pesante il lavoro d’ufficio, a patto tuttavia che sia sempre rispettata la regola principale: sorridere!Col diffondersi della tecnologia e la nuova organizzazione del lavoro, sempre più spesso nell’abitazione sono disposti spazi dedicati al lavoro da casa, sia esso organizzato tramite la disposizione di un armadio appositamente dedicato,in un angolo, oppure di una stanza interamente adibita alla funzione lavorativa. In qualsiasi lavoro di concetto, che preveda l’uso di un personal computer, si tratti di lavoro da casa o in ufficio, è importante che siano rispettati alcuni principi fondamentali per il benessere lavorativo, relativi sia all’organizzazione degli spazi che alla disposizione degli arredi al loro interno.
L’ergonomia è la scienza che si occupa di studiare l’interazione tra gli esseri umani e le tecnologie applicate nei diversi ambiti, spaziando dal settore tecnico a quello psicologico, passando per le influenze ambientali, con il duplice scopo di rendere possibile una maggiore soddisfazione da parte dell’utente, ed al tempo stesso favorire un incremento dell’operosità e della produttività.
Oltre a voler prevedere delle possibili migliorie studiate costantemente da ergonomia e design, è importante che in ogni caso siano garantiti i principi minimi previsti dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, che al titolo riguardante le attrezzature munite di videoterminali, fornisce specifiche indicazioni al riguardo.
Di seguito alcuni dei più importanti suggerimenti per chi svolge quotidianamente o saltuariamentelavoro al computer.
LO SCHERMO
Lo schermo deve garantire una buona risoluzione ed alta leggibilità; l’immagine deve essere stabile, evitando sfarfallamento o tremolio. Il contrasto dello schermo deve essere facilmente regolabile, orientabile ed adattabile alle condizioni della luce e del luogo, secondo le esigenze specifiche dell’utente. Sullo schermo non devono essere presenti riflessi o riverberi che possano arrecare fastidio al lavoratore. Lo schermo deve essere posizionato di fronte all’utente: con facilità di manovra si deve poter posizionare in modo che lo spigolo superiore sia leggermente inferiore rispetto alla linea orizzontale passante per gli occhi del lavoratore, ad una distanza di circa 50–70 dall’occhio umano.
LA TASTIERA ED I DISPOSITIVI DI PUNTAMENTO
La tastiera deve essere staccata dallo schermo e facilmente regolabile in pendenza, in modo da consentire una posizione confortevole all’utente. Sul piano di lavoro deve essere presente uno spazio che consenta di appoggiare gli avambracci dinanzi alla tastiera, per non affaticare gli arti superiori durante la digitazione dei comandi. La tastiera deve avere una superficie opaca e non riflettente, i simboli su di essa devono essere chiari e di immediata leggibilità. Il mouse ed altri dispositivi di uso frequente devono essere disposti sullo stesso piano della tastiera, in modo da agevolarne la facilità d’uso.
IL PIANO DI LAVORO
Il piano deve avere una superficie poco riflettente e di colore chiaro, con una profondità ed una spaziosità tali da consentire l’agevole disposizione flessibile dello schermo, della tastiera e di documenti. Fisso o regolabile, esso deve avere un’altezza tra i 70 e gli 80cm da terra; lo spazio al di sotto del piano deve consentire la comoda disposizione degli arti inferiori, e di braccioli se presenti. La distanza visiva dallo schermo deve essere adeguata, per consentire comoda leggibilità. Il supporto per i documenti deve ridurre al minimoi movimenti della testa e degli occhi rispetto allo schermo.
IL SEDILE DI LAVORO
La sedia deve essere stabile e consentire libertà di movimento, oltre a garantire comodità nella posizione. L’altezza del sedile deve essere regolabile, e le dimensioni della seduta adeguate. Lo schienale deve essere regolabile sia in altezza che in inclinazione, fornendo un adeguato supporto per la regione dorso–lombare dell’utente. Schienale e seduta devono avere bordi arrotondati. Il sedile, dotato di un meccanismo girevole per facilitare i cambi di posizione, deve essere facilmente spostabile, generalmente attraverso un dispositivo a ruote con cinque appoggi. Se richiesto, può essere collocato un poggiapiedi per gli arti inferiori, al di sotto del piano di lavoro.
COMPUTER PORTATILI
Se vengono utilizzati per lungo tempo computer portatili, è necessaria la fornitura di una tastiera e di un mouse esterni per agevolare la corretta disposizione rispetto allo schermo.
AMBIENTE CIRCOSTANTE
Lo spazio dedicato al posto di lavoro deve essere adeguatamente dimensionato, per consentire dei cambiamenti di postazione, o movimenti strettamente operativi. L’illuminazione deve garantire un buon illuminamento generale, sia naturale che artificiale, ed un contrasto adeguato tra lo schermo e l’ambiente circostante. Per evitare riflessi o zone d’ombra è bene che lo schermo sia posizionato lateralmente rispetto alle finestre presenti, che in ogni caso devono essere dotate di dispositivi di schermatura regolabili per attenuare la luce diurna. Il rumore delle attrezzature presenti non deve turbare l’attenzione e la comunicazione verbale.
Le radiazioni al difuori di quelle della parte visibile dello spettro elettromagnetico devono essere ridotte al minimo. Devono essere previste e garantite condizioni di comfort microclimatico, mantenendo le temperature tra i 20–24°C in inverno, e tra i 23–26°C in estate, con adeguate condizioni di umidità.
BUONE NORME DI LAVORO
E’ bene inoltre che siano rispettate alcune buone norme relative all’organizzazione del lavoro,ed alla distribuzione delle pause durante la giornata operativa, quali:
– Il lavoratore, qualora svolga la sua attività per almeno 4 ore consecutive, ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività;
– Le modalità di tali interruzioni sono stabilite dalla contrattazione collettiva anche aziendale;
– In assenza di una disposizione contrattuale riguardante l’interruzione, il lavoratore comunque ha diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 120 minuti (2 ore) di applicazione continuativa al videoterminale;
– Le modalità e la durata delle interruzioni possono essere stabilite temporaneamente a livello individuale ove il medico competente ne evidenzi la necessità;
– E’ esclusa la cumulabilità delle interruzioni all’inizio ed al termine dell’orario di lavoro;
– Nel computo dei tempi di interruzione NON sono compresi i tempi di attesa della risposta da parte del sistema elettronico, che sono considerati, a tutti gli effetti, tempo di lavoro, ove il lavoratore non possa abbandonare il posto di lavoro;
– La pausa è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell’orario di lavoro e, come tale, non è riassorbibile all’interno di accordi che prevedono la riduzione dell’orario comprensivo di lavoro.
Sitratta di tener conto di una serie di accorgimenti che potranno migliorare il vostro benessere lavorativo, con buoni risultati.
Il videocorso dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) è ai seguenti link