Comuni ricicloni: in aumento nel 2014. La classifica italiana

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“Comuni Ricicloni” è un’iniziativa nata nel 1994 e promossa da Legambiente per riconoscere e premiare le città e i comuni che ottengono buoni risultati in materia di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti. Un numero sempre maggiore di comuni partecipa a questo progetto. La classifica finale e i punteggi vengono assegnati sulla base di tre categorie principali: la miglior raccolta differenziata, la maggior percentuale di raccolta differenziatacomplessiva e la miglior raccolta differenziata delle singole categorie.

Il rapporto Legambiente: la classifica delle migliori e delle peggiori città italiane

I premi di “Comuni Ricicloni” vengono poi suddivisi tra le città in base al numero di abitanti e sulla base di macroaree geografiche: Nord, Centro e Sud.
Sono attribuiti dalla giuria anche un premio speciale per il miglior programma di divulgazione del compostaggio domestico, per la raccolta e il riciclaggio del legno e un premio speciale per la migliore raccolta differenziata gestita dai Consorzi.

LA CLASSIFICA 2014

I premi sono stati consegnati a Roma il 9 Luglio a 1328 comuni, pari al 16% dei comuni italiani, per un totale di circa 8 milioni di cittadini.
Hanno avuto accesso alla graduatoria 2014 i Comuni che hanno raggiunto almeno l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata.
Nella classifica generale, alle prime 100 posizioni si trovano rispettivamente:

  • 56 comuni veneti (di cui 46 sono solo della Provincia di Treviso);
  • 29 comuni del Trentino Alto Adige;
  • 8 del Friuli Venezia Giulia

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I rimanenti sono casi isolati appartenenti alle Regioni Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte, Marche e Campania.
Il vincitore assoluto dell’edizione 2014 è Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, che raggiunge l’indice di gestione di oltre 80.

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LE GRANDI CITTÀ

Le grandi assenti dalla classifica generale sembrano essere proprio le grandi città.
È il caso di Milano, per esempio, che non raggiungendo l’obiettivo di legge del 65% non è entrata in graduatoria.
Milano ha ricevuto però una menzione speciale per essere la prima città sopra il milione di abitanti in Italia e la seconda in Europa, dopo Vienna, ad ottenere più del 50% di rifiuto differenziato sul totale.

Torino raggiunge tale percentuale solo nella metà di città che usufruisce del servizio porta a porta. Roma non raggiunge tale percentuale significativa perché ancora divisa in varie zone caratterizzate da sistemi di raccolta differenti e talvolta poco efficaci.

CONSIDERAZIONI

I vertici di Legambiente sono soddisfatti dei risultati di questa edizione 2014 di “Comuni Ricicloni” che indica un aumento dei comuni virtuosi.
Il dato più visibile è un aumento nelle Regioni del Centro–Sud del 15% dei comuni premiati per la raccolta differenziata, capofila la Regione Marche.
Il presidente Vittorio Cogliati Dezza: “L’Italia virtuosa del semestre italiano dovrebbe, a nostro parere, da quest’anno avere una riduzione della Tari per le famiglie e le aziende, in proporzione ai rifiuti prodotti, in tutti i comuni e aumentare la tassa sulla discarica ai comuni che non raggiungono gli obiettivi di legge”.

L’attuale legge impone ai Comuni che non raggiungono il 65% di differenziato di pagare un’addizionale del 20% sul tributo di conferimento in discarica. Legambiente è contraria al nuovo disegno di legge, legato alla legge di stabilità in discussione, che prevede di posticipare gli obiettivi della raccolta differenziata. Con tale legge l’addizionale verrebbe pagata solo a partire dal 2015 con una soglia di differenziato pari al 35%, per arrivare all’attuale limite stabilito del 65% sono nel 2021. Sembra un passo indietro rispetto a quanto già raggiunto da tante città italiane e dimostrato da “Comuni Ricicloni”.

Giulia Azzini

Giulia Azzini Ingegnere

Appassionata di architettura sostenibile, le piace scrivere e coniuga qui le due cose. Tra un buon libro e un’escursione in montagna si tiene sempre aggiornata. Ama reinventare la propria casa e quella di familiari o amici.