- scritto da Mariangela Martellotta
- categoria Curiosità ecosostenibili
La Bat-box, la casa per i pipistrelli che aiuta l’ambiente
Si chiama bat-box e il nome significa proprio “scatola per i chirotteri” (meglio noti con il nome comune di pipistrelli), mammiferi volanti la cui presenza in Italia conta circa 35 specie (fonte GIRC) e nel resto del pianeta oltre 1200. La bat box è una casa per pipistrelli che aiuta l'ambiente e permette di ospitare questi piccoli animali.
Vediamo perché i pipistrelli sono importanti per l'ambiente, quindi perché progettare, costruire e installare per loro una bat box, progetti di bat box dal mondo e infine qualche nota normativa e curiosità dal mondo.
Le particolarità dei pipistrelli
Per capire l'utilità della bat-box occorre prima di tutto capire perchè i pipistrelli sono così importanti per l'ambiente.
I pipistrelli, oltre alle loro eccezionali doti di ecolocalizzazione (perchè essendo animali notturni si orientano anche nel più buio totale grazie all’uso di ultrasuoni), sono:
- Ottimi indicatori ecologici (bioindicatori); il che significa che le loro condizioni di vita e le variazioni delle colonie indicano le condizioni ambientali di un luogo. Ci sono perfino studi che, grazie ai monitoraggi delle popolazioni di pipistrelli, valutano i possibili impatti di un’infrastruttura (ante e post-operam) sull'ambiente;
- Insettivori e quindi aiutano a debellare zanzare e altre insetti a impatto 0. Un solo pipistrello può mangiare, in una notte, fino a 3000 zanzare, fino ad aumentare il proprio peso del 25%.
- Utili, a seconda delle specie: dall'impollinazione di particolari piante fino alla funzione battericida nei confronti di altri animali.
Per loro natura, i chirotteri vivono o negli anfratti artificiali delle abitazioni o nelle cavità degli alberi (pipistrelli cosiddetti “fitofili”) o, nel caso delle specie cosiddette “troglofile” (trad. amanti degli ambienti ipogei), all’interno delle grotte e delle cavità artificiali.
Bat box: a cosa servono e perché sono importanti
Le bat box servono ad ospitare tutti i tipi di pipistrelli che per loro natura vivono in ambienti che possono essere grotte naturali o ipogei artificiali, boschi, semplici sottotetti di case e tutto ciò che sia un riparo per loro “confortevole”, nello specifico lontano dalla luce diretta e dai rumori, salubre dal punto di vista del clima e tale da essere frequentato anche da insetti che possano diventare il loro pasto.
Le batbox sono importanti al giorno d’oggi soprattutto là dove il ripopolamento dei chirotteri sia ostacolato dall’assenza di luoghi tali da essere dei nidi naturali per loro; servono quindi rifugi artificiali per consentirgli di essere stanziali in posti in cui altrimenti avrebbero difficoltà a trovare un rifugio sicuro e confortevole.
Inoltre spesso le batbox risultano utili sia ai pipistrelli che agli esseri umani che se ne dotano per installarle su proprietà private (pareti esterne di abitazioni, alberi di giardini ecc…). I pipistrelli trovano un rifugio e con le loro quotidiane e semplici abitudini debellano gli spazi aperti dal proliferare di insetti fastidiosi.
Costruire una bat box adatta ai pipistrelli
Le bat box già pronte in commercio non sempre sono ecocompatibili con la reale vita dei chirotteri; pertanto, nel caso volessimo acquistare o costruire una casa per pipistrelli, sarebbe utile tenere conto di modelli tipo e progetti base consigliati da enti o associazioni specializzate come l’ISPRA o la LIPU. Di seguito qualche suggerimento per chi si accinge a progettare e costruire una casetta per pipistrelli, con tanto di diagramma illustrativo.
- Una bat box deve essere realizzata in maniera al 100% sostenibile, e quindi costruita con materiali naturali, compresi quelli per tenere insieme i componenti e per rifinirli. Nessuna resina artificiale nè vernici chimiche.
- La sua profondità rispetto all’altezza e alla larghezza deve essere progettata in modo da essere in un rapporto stimato di 5/50/40 cm con un apertura al fondo di almeno 15 cm di larghezza per consentire l’ingresso e l’uscita dei pipistrelli ma dissuadere quello di altri volatili.
- Il progetto deve prevedere un pannello interno in legno con delle scanalature sporgenti a cui i chirotteri possano appendersi con le zampette posteriori a testa in giù per riposare.
- La casetta per pipistrelli dovrà essere posizionata in alto su un muro o su un ramo di un albero in modo da non essere raggiungibile da possibili predatori come gatti, volpi, serpenti.
- La bat-box non deve essere costruita eccessivamente piccola, perchè va considerato che all’interno possano convivere anche una decina di chirotteri visto che si tratta di animali che amano vivere in comunità! Tenete presente che un esemplare adulto in genere non supera i 15 grammi e la sua grandezza ad ali chiuse è di qualche centimetro, anche se esistono specie, come le volpi volanti in Africa e America Latina, che arrivano a pesare circa 1,5 kg con un'apertura alare di due metri: per queste specie ovviamente non esistono bat-box!
- La bat box dovrà essere lontana da fonti dirette di luce e rumore visto che i suoi abitanti sono esseri molto sensibili e “riservati”.
Aspetto spesso trascurato da produttori e rivenditori di case per pipistrelli è che ogni casetta, prima di essere posizionata, andrebbe spennellata con del guano (sempre di chirottero) sciolto in acqua, in modo da impregnarsi dell’odore di questi mammiferi per non essere colonizzata da lucertole o altri animali. Ovviamente il guano, sebbene in rari casi venga utilizzato come potente fertilizzante, non è reperibile in commercio e si può solo trovare in grotte colonizzate da altri pipistrelli: per cui chi ne avesse bisogno può chiedere a qualche amico speleologo di procurargliene un sacchetto!
Se il progetto di bat box riguarda ambiti estesi e zone come parchi o riserve naturali (quindi installazione di più bat box e in punti specifici definiti da esperti del settore ambientale), si dovrà tenere conto sia degli impatti visivi delle bat box che valutare quelli che potranno essere i risultati – positivi ma anche negativi – di un popolamento di pipistrelli rispetto ad un ecosistema esistente.
Curiosità sulle bat box dal mondo
Nel quartiere svedese di Vestra Hamnen, a Malmö, noto per essere un quartiere ecologicamente all’avanguardia, esiste un regolamento che definisce ben 38 criteri ai quali attenersi per potervi edificare. Uno di questi criteri prevede di includere le bat box nei progetti delle abitazioni. In questo modo in Svezia si cerca di salvaguardare queste delicate specie a rischio di estinzione per cause antropiche e di instaurare un mutuo rapporto di utile convivenza tra uomo e chirottero.
In Italia è piuttosto recente l’eco che le bat box stanno avendo in seguito all’attuarsi di diversi progetti che puntano al ripopolamento delle specie.
Dal 2007 il Museo di Storia Naturale di Firenze, in accordo con la Coop, ha fatto in modo da mettere sul mercato le bat box a prezzi modici e realizzate secondo i criteri dettati dagli esperti. Dopo circa 11 anni le testimonianze fornite dalle persone che hanno acquistato queste casette sono utili a portare avanti un monitoraggio scientifico sugli impatti di questi sistemi artificiali; inoltre la messa sul mercato delle bat box è servita per sensibilizzare direttamente le persone su importanti temi di tutela ambientale come quello della lotta biologica alle zanzare, che ha visto come risultato l’abbattimento dell'uso dei pesticidi chimici.
Importanti note normative
Costruire una bat-box per accogliere dei pipistrelli non vuol dire catturarli dal loro habitat di origine e costringerli a vivere forzatamente in cattività, piuttosto è un modo per aiutare le colonie di pipistrelli a sopravvivere in un ambiente antropizzato..
È importante sapere che i chirotteri (pipistrelli) sono specie protette, anche sotto il profilo sanzionatorio.
L’abbattimento, la cattura e la detenzione di esemplari sono sanzionati penalmente fino all’arresto
- Art. 30, comma 1, lett. b), L. 157/1992. Ripreso anche dall’art. 45, comma 1, lett. b) della L.R.Puglia 59/2017.
Gli esemplari non devono essere molestati, in particolare durante le varie fasi del ciclo riproduttivo e durante l’ibernazione. I loro siti di riproduzione o di riposo non devono venir danneggiati, né distrutti.
- Cap. III, art. 6, Convenzione di Berna, ratificata con L. 503/1981.
- Art. 8, punto 1,D.P.R. 357/1997.
- Art. III Accordo sulla conservazione delle popolazioni dei chirotteri europei, reso esecutivo con L. 104/2005.
I chirotteri sono specie d’interesse comunitario. Lo stato di conservazione dei chirotteri, nonché le catture o uccisioni accidentali di esemplari appartenenti a tale ordine sono oggetto di monitoraggio sull’intero territorio nazionale.
- All. B e D e artt. 7 e 8 del D.P.R. 357/1997 modificato e integrato dal D.P.R. 120/2003.
Se la bat-box sarà ritenuta “vivibile” da uno o più esemplari essa sarà colonizzata. Per cui non ci dobbiamo stupire se per lungo tempo una casetta per i pipistrelli rimarrà disabitata. I pipistrelli, come tutti gli esseri viventi, valutano attentamente le condizioni del proprio rifugio.