Il Museo di Storia Naturale a Shanghai ispirato a una conchiglia

Nel 2015, a Shanghai, è stato inaugurato l’attesissimo Museo di Storia Naturale, progettato dallo studio londinese Perkins+Will e destinato a diventare una delle icone del green building con la sua forma ispirata alla struttura di una conchiglia.

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Su un’area complessiva di 44.500 mq, nel distretto di Jing’an, il Museo di Storia Naturale sorge all’interno dello Jing’an Sculpture Park di Shanghai, dove è possibile ammirare molte sculture all’aperto. L'edificio museale si ispira alla forma di una conchiglia ed è composto da sei piani espositivi, un atrio di trenta metri di altezza in cui luce naturale filtra da una parete vetrata ispirata alla struttura cellulare delle piante, uffici, un giardino per esposizioni all’aperto e un cinema IMAX.

Il museo, tra i più grandi di tutta la Cina, ha uno spazio espositivo venti volte più grande del precedente edificio e può contare su una collezione di oltre 240.000 pezzi, spaziando dai dinosauri alle mummie della dinastia Ming.

Per chi è cresciuto a Shanghai, il vecchio museo di storia naturale ha un posto speciale nella memoria – ha dichiarato James Lu, Managing Director dello studio - Allo stesso modo c’è molto entusiasmo per l’apertura del nuovo museo, che prenderà posto nel cuore di residenti e turisti. Il museo porterà una nuova esperienza della storia di questa città per le generazioni a venire”.

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La conchiglia nautilus, una delle strutture più belle e complesse presenti in natura, è stata l’ispiratrice per l’organizzazione generale delle forme e delle aree interne; all’esterno della conchiglia , dove gli spazi sono stati curati da Hoerr Schaudt, la spirale presenta una copertura erbosa calpestabile degradante che racchiude al centro un giardino pensile e un piccolo lago, riferimento visivo della struttura, circondato da terrazze rocciose nello stile dei giardini tradizionali cinesi.

“L’uso dei riferimenti culturali presenti nella tradizione dei giardini cinesi storici è stata la chiave del progetto – ha spiegato Ralph Johnson, Global Design Director dello studio Perkins + Will -. Attraverso l’integrazione con il sito, l’edificio rappresenta l’armonia tra natura e uomo ed è un’astrazione degli elementi di base dell’arte e del design cinese”.

Nel progetto del Museo di Storia Naturale di Shanghai vi è un costante riferimento alla natura, rappresentato soprattutto dalle facciate dell’edificio: la parete vetrata esprime la potenza del sole, la parete vivente a Est rappresenta la vegetazione della terra, il muro di pietra a Nord suggerisce lo spostamento delle placche tettoniche e ricorda le pareti rocciose dei canyon erose dai fiumi mentre il rivestimento reticolare bianco, in vetro multistrato, cemento e acciaio, mostra la struttura cellulare delle piante e degli animali.

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Bioclimatica, tetto verde e geotermia sono presenti in questo progetto di architettura sostenibile; una “pelle intelligente” massimizza l’assorbimento dell’energia solare, la temperatura interna è regolata da un sistema geotermico e i piccoli specchi d’acqua al centro contribuiscono alla climatizzazione naturale degli ambienti. Il tetto verde, inoltre, raccoglie l’acqua piovana che è immagazzinata insieme alle acque grigie per essere poi riutilizzata per minimizzare i consumi idrici. La parete verde purifica l’aria e protegge l’edificio da inquinamento acustico e sbalzi termici.

Un’interessante esposizione permanente illustra le caratteristiche energetiche del progetto e racconta la storia del museo.

Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.