- scritto da Matilde Fagotto
- categoria Progetti
Un masterplan sostenibile per la ex Manifattura Tabacchi di Rovereto
Progetto Manifattura é il piano di riconversione sostenibile dell’ex Manifattura Tabacchi di Rovereto, opera di un team composto fra gli altri da Kengo Kuma, Carlo Ratti e gruppo Arup. L’intervento complessivo previsto dal masterplan consiste nel restauro dell’edificio storico principale, la demolizione di vecchi capannoni, la realizzazione di nuovi uffici e spazi produttivi, ma soprattutto intende riconsegnare alla comunità una porzione di territorio da decenni interdetta al pubblico, in un contesto paesaggistico particolare, compreso tra i fiumi Adige, Leno e le valli adiacenti.
Come nasce il progetto di recupero dell’ex Manifattura Tabacchi di Rovereto
MANIFATTURA TABACCHI E MANIFATTURA DOMANI
L’impianto di Rovereto, icona della storia industriale trentina, si trova nel quartiere periferico di Borgo Sacco e nasce a metà dell’Ottocento. Al nucleo storico si sono aggiunte via via varie costruzioni, fino ai padiglioni degli anni ’60 e ’70. Nel 2008 la fabbrica chiude in seguito allo spostamento della produzione a Lecce, e nello stesso anno nasce la Trentino Sviluppo, un’agenzia costituita dalla provincia autonoma di Trento, che acquista l’area e si occupa anche della ricollocazione dei lavoratori.
Immagini in alto : © CARLORATTIASSOCIATI 2013
Nel 2009 viene poi creata Manifattura Domani, con la partecipazione di numerose istituzioni pubbliche e l’obiettivo di riqualificare il sito industriale in chiave sostenibile, riconnettendo il territorio alla città. Secondo le linee guida del masterplan, elaborato nel 2010, gli edifici dell’area storica vengono risanati e aperti al pubblico, mentre i fabbricati successivi al 1910 vengono demoliti e sostituiti da un nuovo polo produttivo misto, integrato a servizi per la collettività.
Immagine in alto : © Kengo Kuma and Associates
PROGETTO MANIFATTURA – GREEN INNOVATION FACTORY
L’idea è quella di creare un polo produttivo (imprese, laboratori, servizi), in grado di sviluppare iniziative di ricerca e sperimentazione, networking e formazione, nel settore del green building e delle energie rinnovabili. Lo stesso masterplan vuole essere un esempio concreto di sostenibilità energetica applicata a scala architettonica ed urbana, oltre che un progetto di spazio lavorativo di nuova concezione: non più scatole chiuse poggiate al suolo, ma spazi stimolanti integrati con il paesaggio circostante.
L’area complessiva di intervento ha una superficie di circa 9 ettari.I lavori sono in corso e attualmente diverse imprese sono già insediate nei locali riqualificati dell’opificio storico, mentreè stata liberata l’area occupata dai più recenti capannoni in disuso, sulla quale verrà insediato un ambizioso parco tecnologico “pulito”, un nuovo landmark orizzontale visibile dalle montagne circostanti e perfettamente inserito nel prezioso contesto ambientale.
Spazi produttivi e uffici, laboratori di ricerca, un dipartimento universitario, un auditorium, una palestra, spazi espositivi, un ristorante e vari altri servizi, mimetizzati al di sotto di una copertura vegetale calpestabile (28 mila metri quadri complessivi) che imita l’andamento dei vigneti delle valli circostanti e che riconnette l’ex Manifattura con il Leno, il cui lungofiume sarà attrezzato con percorsi pedonali e pista ciclabile.
Elevate prestazioni ambientali per una architettura che si fonde col paesaggio e che abbatte le rigide perimetrazioni del passato, come spiega lo stesso Kengo Kuma, autore del progetto architettonico e urbano insieme a Carlo Ratti Associati in sinergia con il gruppo Arup per le soluzioni tecnologiche volte a rendere sostenibile l’intervento dal punto di vista energetico e ambientale.
PRINCIPI DI SOSTENIBILITÀ
Gli aspetti salienti della progettazione sostenibile riguardano tutte le fasi dell’intervento, compresa quella di demolizione dei vecchi capannoni privi di interesse storico–architettonico, realizzata minimizzandone l’impatto ambientale sia impiegando accorgimenti per contenere la diffusione delle polveri e la formazione di possibili sedimenti nelle reti di smaltimento, sia attraverso il riciclo dei materiali di scarto per almeno il 75% e il riuso di componenti edili ed impiantistiche.
L’obiettivo degli interventi alla scala architettonica è il conseguimento della certificazione LEED® Platinum per i nuovi edifici, mantenendo i più alti livelli di sostenibilità anche nella fase di restauro e riqualificazione dell’opificio storico ed a livello macro (infrastrutture e trasporti, aspetti socio–economici legati all’intervento).
Dunque basse emissioni ed elevata efficienza energetica (il 50% degli edifici sarà Carbon Neutral) con utilizzo di energie rinnovabili e studio dell’orientamento ottimale degli edifici, recupero e riuso delle acque meteoriche, servizi di trasporto sostenibili e integrazione tra trasporto pubblico e privato, alta flessibilità degli spazi, utilizzo di materiali naturali e locali come il legno e la pietra, formazione degli utenti alla sostenibilità, produzione alimentare il più possibile biologica e a chilometro zero.
Per chi fosse interessato ad approfondire, sul sito di Manifattura Domani è possibile scaricare il materiale legato all’iniziativa nel suo complesso, tra cui il progetto del masterplan nel dettaglio, videointerviste ai protagonisti, informazioni sulle aziende insediate e sulla strategia sostenibile energetica sviluppata per il sistema edifici–impianti (Business as Usual, BaU).
La conclusione dei lavori è prevista per il 2018.