Un giardino che va da terra fino al tetto: la Stone House

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In un tranquillo quartiere residenziale nella provincia di Quang Ninh, in Vietnam, c’è una casa che si differenzia dalle altre per il perfetto equilibrio tra costruzione e natura: è la Stone House, un’abitazione in pietra avvolta un giardino rigoglioso che ne ricopre anche il tetto . Il suo progettista, l’architetto vietnamita Vo Trong Nghia, è noto per l’attenzione che ha nei confronti della natura e per il suo modo di progettare secondo principi ecosostenibili . I materiali che utilizzasono rigorosamente locali, estratti direttamente dal luogo di progetto in modo da mantenere uno stretto rapporto con la natura circostante ed avere materie prime a km 0.

Architettura e natura: la casa che cambia forma secondo le stagioni

L’importanza della natura non si traduce soltanto nell’utilizzo di materiali autoctoni ma interviene a livello estetico e funzionale grazie ad un equilibrato rapporto tra verde e costruito.
All’interno del quartiere, la Stone House tenta di mimetizzarsi sotto un manto erboso che la avvolge salendo da terra fino al tetto.

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La pianta della casa ha una forma organica, a spirale, libera di muoversi all’interno del giardino circostante fino a racchiuderne una parte, un piccolo patio ovale sul quale si affacciano le camere. Al suo interno si trovano un piccolo specchio d’acqua e un albero che mostra agli ospiti della casa il mutevole spettacolo delle stagioni.

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Oltre ad avere un importante ruolo estetico, la funzione principale del cortile interno è quella di raffrescare le camere nei periodi più caldi. La stessa funzione è svolta dal giardino, che salendo lungo la casa può essere utilizzato sia al piano terra che al primo piano. Esso crea un perfetto equilibrio tra dentro e fuori, tra costruito e naturale, generato dall’architettura e parte integrante di essa.

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Imateriali utilizzati nel progetto della Stone House sono principalmente due: una pietra blu vietnamita e un legno, sempre locale, noto per la sua elevata resistenza.
La pietra definisce la struttura della casa, disegnando le curve in modo perfetto grazie all’utilizzo di elementi cubici di 10 cm di spessore, 10 cm di altezza e 20 cm di larghezza accatastati come mattoni.

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Questo materiale e la sua disposizione creano un interessante gioco di luci ed ombre generando lo spazio come quello di una caverna. A riscaldare l’effetto più freddo della pietra entra in gioco il legno che, partendo dagli infissi, penetra in tutta la casa diventando boiserie, scale, travi. Tra le travi in legno del soffitto, sorgenti led a basso consumo illuminano gli interni.

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L’architetto Vo Trong Nghia potremmo vederlo presto in Italia, e per la prima volta in Europa, in quanto è uno dei tanti progettisti in lizza per aggiudicarsi la realizzazione del Padiglione nazionale Vietnamita all’Expo di Milano del 2015.

Marta Boriani

Marta Boriani Architetto

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