La casa che galleggia sull’acqua: il debutto dell’Houseboat

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Spesso abbiamo sentito parlare di case sugli alberi, abitazioni gonfiabili e case galleggianti. Quest’ultima categoria si è arricchita di un nuovo esempio sostenibile, l’Houseboat, ovvero la casa che galleggia sull’acqua, nata in Germania, ad Oldenburg, ad opera degli architetti appartenenti allo studio Confused–Direction affiancati da due esperti designer della cooperativa Flo Florian, che hanno rispolverato la tipologiadella casa galleggiante in chiave green.

Il progetto: Le scuole galleggianti Makoko Floating School

ADOZIONE DEL PROTOTIPO HOUSEBOAT

L’idea tedesca della casa che galleggia è stata ben presto presa accolta anche da altri paesi che hanno provveduto presto a realizzarne di diverse. Prima fra tutti, l’Olanda ha messo a punto un cantiere davvero ben fornito per la realizzazione di case galleggianti e si prevede la realizzazione di case moderne e sostenibili sull’acqua e che non hanno nulla da invidiare alle tradizionali abitazioni su terra. Anche Londra non è stata da meno e, tra i canali della città, diversi navigatori hanno scelto di vivere sull’acqua.

Foto in alto: la Sea Sparkle

PRINCIPI SOSTENIBILI COMUNI ALLE HOUSEBOAT

Dotate di ogni comfort, le Houseboat rispondono sufficientemente a tutte le necessità.
Si articolano intorno ad uno spazio centrale adibito a saloncino con angolo cottura e con cabine lungo i lati che fungono da stanze e servizi. Il tetto è sfruttato come solarium ed offre la possibilità di consumare pasti all’aria aperta.

Quanto agli impianti, data la location, sono previsti impianti a voltaggio molto basso ma sufficienti a favorire il funzionamento di piccoli elettrodomestici. Le houseboatsono realizzate interamente in legno e bambù e comportano spese non eccessive date le dimensioni modeste e la scarsa necessità di iniziative manutentive.

La Schwimmhaus, casa galleggiante a Oldenburg.La Schwimmhaus, casa galleggiante a Oldenburg.

La casa è energeticamente efficiente e l’energia necessaria al suo funzionamento è ottenuta da fonti rinnovabili che trovano terreno fertile nella grande quantità di luce solare a cui sono esposte e nei meccanismi di ventilazione ai quali fanno fronte continuamente che tendono a mitigare il fattore umidità incrementato dalla presenza dell’acqua. In proposito molte case galleggianti sfruttano l’uso di camini di ventilazione, che permettono il passaggio dell’aria anche a finestre chiuse grazie alla regolabilità delle velette.

Per quanto riguarda il sistema di riscaldamento, si fa ricorso alla pompa di calore, munita di uno scambiatore di calore a immersione che fornisce calore per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua, sistema integrato all’impiego di collettori solari.

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Queste strutture, ibridi tra una barca e un’abitazione su terra, consentono oltre che il vivere sull’acqua, lo spostarsi per esplorare luoghi nelle vicinanze e si presentano, perché no, come valida alternativa ad una vacanza fuori dalle comuni mete di mare o montagna alle quali siamo in gran parte abituati.

Romina Muccio

Romina Muccio Architetto

Ha intrapreso la libera professione e non ne è ancora pentita. A Napoli si occupa di restauro di vecchi edifici ed è fondatrice di un’associazione di donne architetto. Nel tempo libero evade verso la natura incontaminata da plotter e pc e gestisce un piccolo zoo sfamando 2 cani, 2 gatte e una tartaruga.