Benessere e natura: il progetto 9 spa at I-resort

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Lo studio vietnamita a21 ha realizzato nella città di Nha Trang (Vietnam) I–resort, un gruppo di 9 strutture adibite a spa, bagni termali, piscina, bar e ristorante. Il complesso dedicato a benessere e relax è collocato sul pendio di una montagna, dando origine ad un rifugio tranquillo ed appartato nel quale rilassarsi nella natura lontano dal caos della parte bassa della città. I 9 edifici, separati tra di loro, hanno ingressiindipendenti, ma allo stesso tempo sono collegati da un copertura continua che conferisce una visione d’insieme al progetto.

 Il resort nella natura incontaminata

La distanza interposta tra le 9 singole strutture è stata pensata per facilitare la discesa dell’acqua piovana dalla sommità della montagna e per favorire la ventilazione naturale. Particolare attenzione va posta non solo agli edifici destinati al benessere, ma anche al bar e al ristorante. Il primo, che ospita meno di 12 posti a sedere, offre una visuale molto originale sul paesaggio circostante, mentre il secondo presenta piccoli specchi d’acqua che si relazionano perfettamente con lo spazio esterno.

Per l’arredo delle spa, sono stati riciclati elementi che provengono da vecchi edifici dismessi, come ad esempio tavoli, sedie, piastrelle coloratissime e porte. Proprio queste ultime vanno a formare veri e propri tramezzi divisori conferendo all’insieme un look particolarissimo e stravagante.

I MATERIALI COSTRUTTIVI

Uno degli aspetti sostenibili del progetto I–resort è rappresentato dall’uso dei materiali da costruzione: pietra locale per le parti verticali e legno per la copertura. Al di sopra della struttura lignea, il tetto presenta ulteriori tre strati: il primo è formato da pannelli di 20 mm in legno addensato, il secondo è costituito da una membrana resistente all’acqua e l’ultimo presenta 30 mm di foglie di palma essiccate.

Oltre a materiali naturali e locali, sono state adottate le tecniche costruttive tipiche del luogo (ad esempio per la parte lignea è stata usata la tecnica dei giunti a tenone e mortasa).

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LA MANODOPERA LOCALE

Non solo materiali e tecniche costruttive locali, ma anche una squadra di lavoratori del posto: un gruppo di 90 persone tra muratori, carpentieri e artigiani per un periodo di lavoro complessivo pari a nove mesi. Una soluzione che ha permesso sia una spinta all’economia del luogo sia la crescita dell’identità collettiva.

Francesca Pedico

Francesca Pedico Ingegnere edile-architetto

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