CSP e CSE: oneri e responsabilità

Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione CSE

Nonostante appaia chiara l’importanza di una figura come quella del coordinatore della sicurezza nei cantieri, spesso si tende a generalizzare le competenze, gli oneri e le responsabilità che questa figura riveste all’interno di un mondo complesso. Spesso infatti il ruolo di CSE (Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione) e CSE (Coordinatore della sicurezza in fase di Esecuzione) viene confuso e fuso all’interno di una stessa figura professionale.

La distinzione fra il CSE ed il CSP è netta, e i due ruoli non vanno confusi.  

CSP e CSE: due figure parallele o la stessa persona?

A questo proposito, qualsiasi giurista porterebbe all’attenzione di tutti la distinzione in merito contenuta all’interno del Testo Unico per la Sicurezza, ovvero il Decreto Legislativo numero 81 del 2008, il quale stabilisce come la definizione dei due professionisti dipenda e sia differenziata dal momento in cui essi “scendono in campo”, per utilizzare il gergo politico.

Chi è il CSP

Infatti, il CSP, ovvero il “Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione”, entrerà a fare parte del processo cantieristico soltanto in fase di progettazione. Il suo lavoro avrà pertanto inizio nel momento stesso in cui gli verrà affidato l’incarico e fine nel periodo antecedente la fase esecutiva, ovvero quando vengono effettuate le offerte per il cantiere.

Chi è il CSE

Mentre il CSE, letteralmente il “Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione”, si inserirà nel processo dal momento in cui prende corpo la fase di esecuzione.

Questa differenza temporale non pregiudica la possibilità che sia la stessa persona a ricoprire entrambi i ruoli, tutt’altro: la successione temporale fra la fase progettuale e quella esecutiva consente al professionista di turno di conoscere appieno entrambe le fasi, migliorando sensibilmente le possibilità che il lavoro venga svolto in maniera consona oltre che consapevole.

Inoltre, anche per le figure terze che partecipano al complesso lavorativo in questione, potrebbe risultare più favorevole il confronto con un’unica persona, piuttosto che due differenti per carattere, abitudini e metodologia lavorativa.

CSP e CSE: quali sono le loro funzioni?

Inserendosi in due contesti procedurali ben distinti, è naturale che i compiti delle due figure in questione siano differenti.

Questo risulta evidente considerando il rapporto che CSE e CSP hanno nei confronti del PSC, ovvero il Piano di Sicurezza e Coordinamento.

Per quanto riguarda il CSP, il rapporto con il Piano di Sicurezza sarà estremamente diretto, in quanto è lo stesso Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione a scriverlo ed ottimizzarlo, inserendo nel Fascicolo tutte le proprietà del progetto, inclusi i piani di prevenzione e tutela dei rischi sul lavoro per i lavoratori che presenzieranno sul cantiere.

Il CSE avrà anch’esso una relazione con il Piano, ma per lo più indiretta; egli dovrà infatti verificare che tutte le procedure indicate all’interno del Fascicolo vengano regolarmente osservate e rispettate da tutti i partecipanti al processo lavorativo.

CSP e CSE: hanno le stesse responsabilità giudiziarie?

Non proprio. Infatti, la funzione di “vigilanza” del CSE, prende in esame soltanto il rischio “generico”, ovvero quello derivante da fonti di pericolo riconducibili all’ambiente di lavoro stesso, all’organizzazione delle attività cantieristiche ed alle loro procedure definite.

A conferma di ciò, è emerso da numerose sentenze che il CSE non risponde di eventuali incidenti derivanti da rischi “specifici”, ovvero insito all’attività dell’impresa appaltatrice o del singolo operaio.

Discorso differente invece per il CSP, sul quale pesa un’eventuale responsabilità penale, fondate sulla “prevedibilità dell’incidente”, intesa come valutazione della considerazione della possibilità che il fatto potesse accadere, e dell’inserimento nel Piano di Sicurezza delle opportune misure di prevenzione.

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Bianca Pagliolo

Bianca Pagliolo Architetto e BIM Specialist

Con i software di modellazione è stato amore a prima vista, il BIM la scoperta rivelatoria che ha segnato una svolta nella sua carriera.
Spettinata e stravagante nella vita reale, meticolosa e rigorosa in quella digitale.
Ha una passione per i libri antichi e i mappamondi.