Pneumatici fuori uso come materiale edile. La Re-Tread propone Tire Logs
Una volta i pneumatici venivano riutilizzati solo se serviva un’altalena in giardino. Oggi per fortuna il progresso tecnologico ci consente di riciclarli per utilizzarli come suola delle scarpe, erbetta sintetica e fondo gommoso per i campi da gioco e scocche dei cellulari. Ma non è tutto qui: la Re–Tread, un’azienda di New York, ha ideato un prodotto edile per strutture altamente resistenti ai terremoti, nato dai pneumatici fuori uso. Il suo nome è Tire Logs.
Il grande punto di forza di questo prodotto sta nel fatto che riesce ad essere messo in opera senza prima subire un processo energeticamente molto dispendioso tipico dei derivati dei pneumatici. Solitamente infatti, i pneumatici, prima di poter essere utilizzati per nuovi prodotti, vanno depurati del metallo che contengono ed è proprio questo processo di trasformazione, detto devulcanizzazione ad essere molto costoso dal punto di vista energetico. Nei Tire Longs, invece, la vecchia gomma viene semplicemente tagliata in strisce e avvolta a spirale attorno ad un nucleo interno (dal diametro variabile) per ottenere un materiale durevole e flessibile, ottimo per le costruzioni sostenibili.
Si presta come isolante acustico, come materiale per barricate di scurezza ed fili d’acciaio presenti nel pneumatico, lo rendono ideale per cuscinetti antisismici e per tutte quelle costruzioni che devono resistere ad eventi atmosferici violenti come terremoti, alluvioni o frane.
Tire Long è un prodotto ben resistente alle deformazioni prodotte da crepe e rotture e perfino riciclato che, presentato durante la conferenza Greener By Design che si è tenuta a San Francisco, ha riscosso subito un grande successo. La società Re–Tread si augura di poter trasformare in materiale edile tutti i pneumatici gettati ogni anno. Sono davvero tanti purtroppo, in tutto il mondo, soprattutto nei paesi più poveri dove normative meno restrittive non ne impediscono l’accumulo in discariche a cielo aperto, troppo spesso incendiate.
Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.
