- scritto da Silvia Paldino
- categoria Green Economy
Da Nord a Sud alla scoperta dei percorsi enologici d’Italia
Al centro della tavola, dell’arte e dei luoghi comuni e non, uva e vino fanno parte da sempre della tradizione culturale del Bel Paese. L’Italia è del resto una delle mete più gettonate di turismo enogastronomico. Andiamo quindi alla scoperta dei più affascinanti percorsi enologici d'italia, attraversando tutte le regioni.
Secondo la ricerca “Enoturismo: i consorzi del vino e il territorio”, commissionata all'Università Bocconi dal Consorzio Tutela del Gavi, i consorzi del vino rivestono un ruolo cruciale nella promozione dei territori, favorendo, appunto, attraverso la produzione enologica, anche il territorio stesso in cui avviene. Tra grappoli d’uva maturi e colori già caldi della natura, partiamo insieme alla scoperta delle vigne d’Italia.
I percorsi enologici del Nord Italia
Partiamo allora da Nord, dal Veneto, precisamente a Conegliano, la città vincitrice del Premio Gavi La buona Italia 2020 con il suo Valdobbiadene Prosecco Docg.
Da Conegliano, possiamo scegliere di intraprendere diversi itinerari, come la “Via storica del Prosecco”, in un affascinante percorso che si snoda in una zona viticola che fa parte del Patrimonio dell’Unesco, attraversando Valpollicella, con il suo amarone e il recioto, città medievali come Soave, con l’omonimo vino, tanti piccoli borghi e grandi castelli, deliziando gli occhi ed il palato, fino a Valdobbiadene.
Da qui intraprendiamo la strada principale, la Strada del Vino, attraverso l’alta marca trevigiana, fino a raggiungere valli e montagne friulane. Il Friuli offre diversi itinerari alla scoperta dei diversi volti del territorio, attraverso un’esperienza sensoriale che si sviluppa intorno ai vini e ai mille sapori della regione. Di particolare interesse per il nostro tour è sicuramente la zona del Collio, famosissima per il Tocai friulano e per il Sauvignon blanc, vitigno di origine francese che proprio qui in Friuli sviluppa la sua massima espressione. Continuiamo a salire fino al Trentino Alto Adige, la regione italiana più a Nord, caratterizzata da un territorio completamente montuoso, dove gustare vini bianchi pregiati, come Trento Doc e Pinot nero tra splendide cime che affacciano su panorami incantati.
Proseguiamo il nostro viaggio alla ricerca dei percorsi enologici d'Italia alla volta delle specialità della Lombardia, scegliendo tra i 4 percorsi proposti dalla Federazione Strade dei Vini e Sapori della regione. Molto interessante l’itinerario della Valtellina, che, tra palazzi rupestri e preziosi santuari, tocca i luoghi della produzione dei più rinomati vini rossi, come lo sfrosato (sfursat), il cui nome proviene dall’appassimento dell’uva nebbiolo. Immancabile inoltre una capatina nelle colline a vocazione spumantistica della Franciacorta, tra il Lago d’Iseo e la città di Brescia.
Dalle pendici del Monte Bianco ai territori del Monte Rosa, si sviluppano gli itinerari della tradizione vitivinicola della Valle d’Aosta, con vigneti unici, incastonati tra le montagne più alte d’Europa.
Tra le regioni più gettonate nei wine tour, troviamo sicuramente il Piemonte, con i suoi vini pregiati tra cui Barolo, Barbera, Gavi e tanti altri. Anche i vigneti piemontesi, infatti, fanno parte del patrimonio dell’Unesco,, come esempi di perfetta interazione uomo-natura. In particolare, nei paesaggi di Langhe, Roero e Monferrato si possono apprezzare, oltre alle qualità enogastronomiche, anche quelle prettamente estetiche dei vigneti. La tradizione vitivinicola piemontese, del resto, ha origini antichissime: Plinio il Vecchio definiva il Piemonte come uno dei luoghi più favorevoli per la viticoltura. In Liguria, impossibile non approfittare poi dei Wine Tasting Experience, emozionanti percorsi tra filari, vigne e cantine con chi produce il vino, dalla terra all’imbottigliamento. all’imbottigliamento. Qui, i vigneti che si sviluppano ripidi e scoscesi verso il mare, producono vini con una salinità molto rara, come il Vermentino, dal tipico vitigno ligure a bacca bianca.
Un percorso tra le vigne del Centro e Sud Italia
Ed eccoci giunti in Toscana, altra imperdibile tappa per gli amanti dei vini di qualità più famosi d’Italia e del mondo. Con pedalate panoramiche organizzate e wine tour ad hoc, possiamo attraversare vigneti incastonati tra meravigliose città e borghi medievali, tra le suggestive ed iconiche colline del Chianti, San Gimignano, Montepulciano e la Maremma. Il famoso Sangiovese Toscano, a seconda delle sue differenti espressioni territoriali, si declina poi nei vini più noti quali Chianti, Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano nell'entroterra e Morellino di Scansano sulla costa maremmana.
Scendiamo ancora fino al Lazio, alla volta della capitale. Proprio nei dintorni di Roma, si coltivano i vitigni più conosciuti della regione, con produzione a prevalenza di vini bianchi, nella maestosa cornice dei castelli romani. Qui si trova infatti la DOC di Frascati, il cui nome deriverebbe proprio dalle “frasche”, simbolo tradizionale di vino nuovo, da abbinare ad una bella porchetta in una delle tante fiaschetterie della zona.
Salpando in Sardegna possiamo godere di una vacanza un po’ alternativa: alle bianche spiagge da sogno della costa, l’entroterra risponde con percorsi enologici d'Italia che coinvolgono anche tipologie di vitigni meno comuni, con una grande varietà di uva autoctona. Tra i vini più famosi, ricordiamo
quelli a base di Vermentino, l’uva bianca più famosa dell’isola e il rosso Cannonau che, secondo le scoperte genetiche degli ultimi decenni, è lo stesso vitigno che i francesi chiamano e coltivano come Grenache.
Torniamo nel Continente e andiamo in Campania, terra natale della pizza, delle mozzarelle di bufala e di tante altre meraviglie culinarie che hanno reso questa regione l’icona della buona tavola italiana in tutto il mondo. Ma è anche la patria del vino Taurasi e di alcuni dei migliori bianchi, come il Greco di Tufo e il Fiano. Un'esperienza enologica in Campania significa un tuffo nella tradizione vitivinicola, con tutta la passione e il folklore che caratterizza questa terra. Ed è campano il fondatore di un vigneto sostenibile in Svezia, che fa parlare per aver avviato un'azienda ad impatto zero.
E arriviamo così in Basilicata, caratterizzata da terreni prevalentemente montuosi e collinari. Qui vengono coltivati soprattutto vitigni a bacca nera, di cui il principale è sicuramente l’Aglianico del Vulture, anche se, nella visita della splendida Matera e nei vitigni dei dintorni ci accompagnerà più probabilmente un bel bicchiere di Primitivo, tipico della zona.
La punta dello stivale è particolarmente ricca di vitigni autoctoni, tra cui il noto Nero d’Avola. In Calabria, oltre ai wine tour organizzati soprattutto dalle cantine di Cirò Marina e dintorni, sono imperdibili le tante sagre di prodotti enogastronomici tipici disseminate per tutta la regione in ogni periodo dell’anno, oltre, ovviamente, alle vivaci feste del vino.
Con il traghetto da Reggio Calabria, attraversiamo lo Stretto e approdiamo in Sicilia, terra di sole, arte e cultura, che affascina i turisti con le sue bellezze naturali e i suoi profumi. Il percorso enologico per l'Italia continua con il Marsala, considerato uno dei vini più eleganti e complessi del mondo e vanta una lunga storia, che attraversa i tempi degli antichi romani fino ad un celebre mercante inglese che portò questo vino liquoroso ben oltre i confini della sua terra d’origine. Tipico dell’isola è inoltre il Rosso dell'Etna con viti anche secolari di Nerello Mascalese e Nerello cappuccio, coltivate su suoli ricchi di cenere vulcanica.
Via mare, in aereo o come preferiamo, rientriamo sulla penisola e ripartiamo con i percorsi enologici d'Italia dalla Puglia, in cui spiccano i vitigni di Negro Amaro, Primitivo e Uva di Troia. Nonostante la tradizione di viticultura pugliese abbia origini ben più antiche, i commercianti fenici introdussero vitigni e nuove tecniche di produzione che contribuirono all’espansione dei vitigni in Puglia. Anche qui, in particolare nel Salento, è possibile definire dei wine tour personalizzati, alla scoperta di borghi, paesaggi e verdi colline di uliveti tipici dell’entroterra, da affiancare alla classica vacanza in spiaggia.
Facciamo una pausa nel cuore del Molise, dove è possibile visitare con una guida esperta le antiche cantine dei Borboni, nei sotterranei di una tenuta del 1700, e proseguiamo fino all’Abruzzo, dove il Consorzio Tutela Vini organizza diversi itinerari per scoprire cantine e tesori della propria terra. Il vitigno più famoso è senza dubbio il Montepulciano, diffuso anche nelle regioni limitrofe, che costituisce la base per i vini tipici delle Marche, come il Rosso Piceno e il Rosso Conero. Si tratta di un vitigno rustico e resistente e le colline del centro Italia diventano il terreno ideale per esaltarne le caratteristiche. Tipico marchigiano è inoltre il Verdicchio nelle sue due espressioni più importanti: Verdicchio dei castelli di Jesi con la sua valle che scivola giù fino il mar Adriatico e il Verdicchio di Matelica espressione montana dello stesso vitigno.
Proseguiamo sulla costa adriatica fino a raggiungere l’Emilia Romagna. Un bel bicchiere di vino per accompagnare un piatto di tortellini, di lasagne o di altre delizie culinarie tipiche di una delle regioni più ghiotte d’Italia. Dividendo idealmente la regione in due, l’Emilia è la patria indiscussa del Lambrusco originale, mentre in Romagna domina il famoso Sangiovese.
E concludiamo il nostro viaggio lì dove tutto è iniziato, in una vecchia cantina tra le colline venete. Nella memoria si confondono odori, sapori e paesaggi delle innumerevoli tappe di questo lungo wine tour per tutte le regioni d’Italia. Alziamo il calice e brindiamo insieme, ancora una volta: a tutti noi, alla nostra terra, alla speranza che ci unisce. Andrà tutto bene.