Comuni italiani green: efficienza energetica “bottom up”

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La sostenibilità in edilizia è ormai un tema assai discusso e su cui si sta investendo molto, causa/merito anche dell’attuale crisi globale che ci costringe a trovare soluzioni alternative rispetto alle abitudini tradizionali. La maggiore consapevolezza del risparmio e dell’efficienza energetica ha spinto professionisti, aziende e consumatori verso un nuovo modello di edilizia ed è per questo che anche l’amministrazione pubblica si è adeguata a tali necessità modificando i regolamenti edilizi comunali.

Questa spinta dal basso ha portato ad un cambiamento radicale che è stato fotografato alla Fiera internazionale di Bolzano Klimahouse 2012 da Legambiente e Cresme con un rapporto in cui si analizzano i vari regolamenti edilizi secondo diversi aspetti che coinvolgono sia l’involucro edilizio che gli impianti tecnologici, tenendo conto delle grandi città, ma soprattutto di piccole realtà locali diffuse sul territorio. In particolare si è dato rilievo all’isolamento termico e all’isolamento acustico, all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, al risparmio idrico e all’efficienza degli impianti, ai materiali utilizzati per la costruzione e ovviamente all’orientamento e alla schermatura degli edifici.

Dal 2008 ad oggi i comuni italiani che hanno adottato dei regolamenti “sostenibili” sono passati da 177 a circa 855 e i cittadini residenti nei comuni “green” sono 20 milioni e anche se questi regolamenti sostenibili sono presenti in tutte le regioni italiane, sono maggiormente diffusi in Lombardia, Emilia–Romagna e Veneto.

Le amministrazioni hanno tenuto conto dei vari aspetti che concorrono ad un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, dall’isolamento termico (presente in tutti i regolamenti comunali) obbligatorio in alcuni casi, ai serramenti di cui è promossa la categoria a bassissima trasmittanza, dall’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili con un occhio di riguardoall’energia solare termica, alla certificazione energetica con obbligo di arrivare almeno alla classe B in caso di ristrutturazione. In molti casi, poi, ci si è spinti anche più in là delle semplici raccomandazioni, riprogettando per intero la rete energetica e promuovendo ad esempio l’uso del teleriscaldamento.

Tutto questo ci fa ben sperare per il futuro nonostante i limiti da superare siano tanti e quando poi anche in un piccolo comune del sud un cliente chiede ad un professionista consigli per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione, allora si capisce che qualcosa sta cambiando davvero.

Antonino Puccio

Antonino Puccio Architetto

Siciliano, fondatore del giovane studio Nau Architetti con cui si dedica ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico. Adora l’high tech e le nuove tecnologie ed è un grande appassionato di Grafica e Design.