Come progettare involucri edilizi ad alta efficienza. I criteri da seguire

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Trovare una risposta adeguata e rigorosa a quali potrebbero essere i criteri per una corretta realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica ad “impatto zero” rappresenta la sfida fondamentale e urgente per tutto il comparto coinvolto nel processo edificatorio contemporaneo. Esistono molteplici strumenti certificati di cui ci possiamo avvalere per trovare una o più soluzioni in tal senso: i sistemi di Certificazione Ambientale, per esempio, rappresentano una risposta efficace perché consentono un adeguato controllo di tutte le fasi del processo edificatorio da parte di diversi soggetti coinvolti e con competenze specifiche.

In particolare per la progettazione degli involucri edilizi i criteri da utilizzare possono essere ricondotti in buona sostanza a due direttive Europee, la direttiva 2002/91/CE e la più recente 2010/31/UE. In ambito Nazionale la Direttiva 2002/91/CE è stata recepita attraverso il D.Lgs 192/05, integrato successivamente dal D.Lgs 311/06.

Siamo tutti consapevoli del fatto che la definizione di edificio si è modificata nel corso degli ultimi 20 anni, in relazione alle diverse crisi petrolifere che si sono succedute, alle tensioni geopolitiche del comparto energetico, ai cambiamenti climatici e al crescente inquinamento. Si parla con maggiore insistenza di efficienza degli edifici associata a valori prestazionali, tanto che sempre più spesso facciamo riferimento alla definizione di Edificio–Impianto in cui gli involucri che delimitano l’edificio con l’esterno rappresentano lo strumento principale attraverso cui ridurre, in modo significativo, le dispersioni energetiche dell’edificio stesso, regolare il rapporto intimo con l’esterno (permeabilità al vapore, diffusione del suono etc..) e quindi migliorare le prestazioni del sistema.

La progettazione degli involucri ad alta efficienza e soprattutto biocompatibili, siano essi di nuova realizzazione o da ristrutturare, si basa su un criterio che potremmo definire, in ultima analisi, di buon senso basato sulla conoscenza delle buone pratiche del costruire:

RELAZIONE AMBIENTALE E DIAGNOSI NON INVASIVA

1. Relazione dell’edificio con il contesto
2. Lettura precisa e attenta del contesto per il corretto orientamento dell’edificio (soprattutto per il nuovo)
3. Valutazione degli apporti termici e delle opportunità offerta dalla ventilazione naturale
4. La ricerca del miglior rapporto S/V (per edifici di nuova costruzione
5. Il raggiungimento della maggior compattezza possibile (soprattutto per edifici di nuova costruzione)
6. Impiego della termografia come strumento diagnostico

ASPETTI NORMATIVI

7. Normativa energetica – ambientale
8. Normativa acustica
9. Certificazioni

COMPORTAMENTO TERMICO DELLE CHIUSURE

10. Corretto posizionamento degli strati isolanti
11. Minimizzare il passaggio del flusso di calore dall’interno verso l’esterno nel periodo invernale e viceversa nel periodo estivo
12. Ridurre al minimo il problema dei ponti termici
13. Consapevolezza del fatto che non esiste, in assoluto, il migliore materiale isolante; esistono scelte e soluzioni con l’impiego di materiali appropriati in funzione degli obbiettivi da raggiungere
14. Garanzia di traspirabilità e di dispersione dell’umidità, utilizzando materiali con buona permeabilità al vapore, antistatici e igroscopici, esenti da emissioni nocive tossiche o radioattive
15. Applicazione dei sistemi solari passivi

VALUTAZIONI DEI MATERIALI E MANUTENZIONE

16. Valutazione del Ciclo di vita del Materiale (LCA)
17. Scelta di materiali naturali a “ciclo chiuso”
18. Impiego di materiali e componenti che richiedano un basso consumo di energia in fase di produzione, trasporto, messa in opera e smaltimento e derivanti da materie prime rinnovabili
19. Prediligere il più possibile materiali locali, cosiddetti a “Kilometro 0”
20. Garanzia per la manutenzione semplice e in sicurezza

CORRETTA POSA IN OPERA

21. Particolare attenzione alla fase della posa in opera dei dispositivi di correzione dei ponti termici
22. Controllo delle etichettature e delle certificazioni dei materiali in conformità al progetto
23. Verifica delle tempistiche dei lavori in relazioni alle condizioni climatiche.

Si tratta di un lavoro che necessita l’intervento congiunto e controllato vicendevolmente di diverse figure tecniche e con competenze specifiche. Il buon senso è alla base di tutto, condito da esperienze consolidate, conoscenze raggiunte e da continui aggiornamenti frutto della passione e della curiosità per la materia.

Materiali isolanti naturali riciclabili

materiale tipo

tipo

applicazione

λ[W/mK]

C

ρ [kg/m³]

μ

argilla cruda

pannello

pareti, soffitti

0,132

1.070

700

18

calce espansa

pannello

pavimenti, pareti, soffitti

0,045

1.116

100

7

canapa

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

612

22

2

canna lacustre

pannello

pareti, soffitti

0,056

612

190

1

carta riciclata

sfuso

intercapedini

0,070

1.800

400

2

cocco

fibre , materassino

intercapedini orizzontali

0,057

1.500

60

1

fibra di legno

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

2.088

80

100

fibra di legno intonacabile

pannello

pareti

0,045

2.088

200

10

lana di legno mineralizzata

pannello

portaintonaco

0,100

1.800

400

4

lana di pecora

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

1.730

28

2

lino

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

1.600

30

1

paglia

pannello

pavimenti, pareti, soffitti

0,058

612

175

1

sughero espanso

pannello

pavimenti, pareti, soffitti

0,040

1.800

100

10

sughero granulato

sfuso

intercapedini orizzontali, verticali

0,040

1.800

120

9


Materiali isolanti minerali ad alto impatto ambientale

materiale tipo

tipo

applicazione

λ[W/mK]

C

ρ[kg/m³]

μ

lana di roccia

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

900

30

1

lana di vetro

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

900

30

1

lana di vetro compattata

pannello

pavimenti, pareti, soffitti

0,040

900

100

1

silicato di calcio

pannello

soffitti

0,050

920

230

1

vetro alveolare

pannello

Isolamento, struttura pavimento, pareti

0,045

900

150

Materiali isolanti di sintesi, ricavati dal petrolio

materiale tipo

tipo

applicazione

λ[W/mK]

C

ρ[kg/m³]

μ

poliestere

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

1600

17

2

polistirene espanso

pannello

intercapedini orizzontali

0,035

1260

25

50

polistirene espanso con grafite

pannello

pavimenti, pareti, soffitti

0,031

1260

35

50/100

polistirene estruso

pannello

pavimenti, pareti, soffitti

0,035

1260

35

80/230

poliuretano

pannello

pavimenti, pareti, soffitti

0,030

1260

35

80

Materiali isolanti naturali riciclabili

materiale tipo

tipo

applicazione

λ[W/mK]

C

ρ [kg/m³]

μ

argilla cruda

pannello

pareti, soffitti

0,132

1.070

700

18

calce espansa

pannello

pavimenti, pareti, soffitti

0,045

1.116

100

7

canapa

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

612

22

2

canna lacustre

pannello

pareti, soffitti

0,056

612

190

1

carta riciclata

sfuso

intercapedini

0,070

1.800

400

2

cocco

fibre , materassino

intercapedini orizzontali

0,057

1.500

60

1

fibra di legno

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

2.088

80

100

fibra di legno intonacabile

pannello

pareti

0,045

2.088

200

10

lana di legno mineralizzata

pannello

portaintonaco

0,100

1.800

400

4

lana di pecora

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

1.730

28

2

lino

materassino

intercapedini orizzontali

0,040

1.600

30

1

paglia

pannello

pavimenti, pareti, soffitti

0,058

612

175

1

sughero espanso

pannello

pavimenti, pareti, soffitti

0,040

1.800

100

10

sughero granulato

sfuso

intercapedini orizzontali, verticali

0,040

1.800

120

9

Luca Facchini

Luca Facchini Architetto

Laureato all’Università di Firenze, dipartimento di Urbanistica - Progettazione Urbana nel 2001. Socio e Consigliere di INBAR, Sezione di Firenze. Ha fatto parte di Edilpaglia. Si occupa principalmente di Riqualificazione Energetica sensibilizzando la Committenza all’impiego di processi e materiali Biocompatibili.