- scritto da Ivana Fasciano
- categoria Energie rinnovabili
Qual è il potenziale solare ed energetico dei nostri tetti?
Il software Solar System è frutto del progetto chiamato Mapdweel e sviluppato dal Massachusetts Institute of Technology; permette di visualizzare il potenziale solare delle coperture degli edifici, con la risoluzione più alta raggiunta in un sistema di questo tipo fino ad oggi. Il programma fornisce informazioni dettagliate che permettono di posizionare al meglio i pannelli fotovoltaici sul tetto perché sia assicurata l’efficienza del sistema e al contempo il risparmio energetico.
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IL PROGETTO MAPDWELL
Un gruppo di ricercatori del Sustainable Building Design Technology Lab del MIT, grazie ad una licenza concessa a Mapdwell LLC, ha portato alla luce questo progetto, con l’intento di fornire alla comunità mondiale informazioni che possano promuovere la consapevolezza dell’agire, la realizzazione di pratiche sostenibili, la riflessione sull’efficienza energetica e la crescita intelligente attraverso sforzi comuni e condivisi. L’obiettivo è quello di proporre una soluzione efficace al problema dei combustibili fossili, attraverso l’informazione trasparente e l’azione precisa ed imparziale.
Spesso i cittadini non hanno a disposizione alcun mezzo per prendere una decisione consapevole su come e attraverso quali canali promuovere l’efficienza ed il risparmio energetico, perché ad essi non sono forniti i mezzi informativi necessari per una consapevolezza decisionale oggettiva ed imparziale.
Il team di ricercatori ha incrociato informazioni relative a dati, design e tecnologia per creare degli strumenti innovativi ed intuitivi, in grado di fornire contestualmente l’analisi del sistema, attraverso una valutazione e la visualizzazione unitaria di zone urbane e rurali.
COME FUNZIONA IL SOLAR SYSTEM?
Il software Solar System utilizza dati LiDAR (Light Detection and Ranging) ad alta risoluzione, attraverso una griglia di 1m x 1m, per creare un modello del terreno tridimensionale, che considera la forme dei tetti e delle strutture, la presenza di infrastrutture e la densità delle chiome arboree.
Il modello così creato viene utilizzato per individuare la quantità di radiazione solare ricevuta da ciascuna unità di superficie, per ogni ora dell’anno, e permette di individuare la potenziale entità di energia generabile da ciascuna zona mediante i pannelli fotovoltaici.
Attraverso l’applicazione interattiva, è possibile sovrapporre i dati così ricavati alle immagini satellitari, ed attraverso l’interfaccia l’utente può comprendere i dati visualizzati.
Selezionando un solaio corrispondente al tetto di un edificio, viene visualizzata lateralmente una finestra in cui sono riportati numerosi dati: la dimensione del sistema in kilowatt, il costo stimato per il proprietario (considerando anche gli eventuali sconti o incentivi locali), la stima di fatturato e di compensazione annuale a seconda dell’entità di installazione. I dati son presentati in forma chiara e sintetica, aiutando l’utente nel processo decisionale relativo alla possibile installazione di impianti fotovoltaici.
Esistono già altri sistemi di questo tipo, che tuttavia approssimano la pendenza dei tetti, considerandoli come solai piani, o considerando costante durante tutto l’arco dell’anno il rapporto tra la radiazione diretta e quella diffusa; gli algoritmi utilizzati in questo programma considerano questi parametri in maniera più accurata, rendendo la previsione con una variazione solo tra il 4 ed il 10 % rispetto ai dati reali.
Inoltre attualmente i panelli vengono considerati come se fossero applicati direttamente sul piano della copertura, mentre nel progetto potrebbe essere studiato opportunamente il posizionamento e l’inclinazione per rendere maggiore la resa di produzione di energia.
Ad oggi i dati reperibili sono relativi solo a Cambridge ed a Washington DC, ma i ricercatori invitano alacremente i cittadini ed i potenziali sponsor a lasciarsi coinvolgere dal progetto: “Unisciti al tentativo di portare il Sistema Mapdwell nella tua comunità. Sapere dove siete ci aiuta a sapere dove dobbiamo andare.”
