Napoli smart city? Intervista ai vincitori del concorso fotografico

Immortalare la città di Napoli evidenziandone gli aspetti di smart city. Questo l’obiettivo del concorso fotografico Napoli Sm’Art organizzato dall’Associazione Culturale Mnèsicle per mostrare la capacità della città di ottimizzare le proprie risorse come solo una Smart City sa fare. Ambiente, economia, mobilità sostenibile, qualità della vita sono alcuni degli aspetti che si richiede di far trapelare dalle immagini.

Abbiamo intervistato i due vincitori. Due, perché un contest smart non poteva non avere un vincitore decretato dalla giuria, e uno stabilito dal pubblico del web.

LE CITTÀ PIÙ SMART D'ITALIA

LUIGI SCARPATO – SMART CROSS

Luigi Scarpato, architetto napoletano e fotografo autodidatta, si è aggiudicato il primo posto della giuria con il suo scatto Smart cross. L’abbiamo intervistato per qualche curiosità sulla sua foto ed avere un suo parere su Napoli intesa come città smart.

Napoli-smart-Luigi-Scarpato

Sembra che la tua foto vincitrice risponda a tutti i requisiti della giuria. Quando hai scelto di partecipare al concorso Napoli Sm’Art, avevi già in mente una foto da proporre? Cosa ti ha convinto a scegliere di partecipare con quella vincitrice?

Il bando di concorso mi ha lasciato spiazzato: trovavo il tema interessante ma non avevo idea di come rappresentarlo. Eppure l’avevo già fatto. Quella vincitrice infatti, è una foto che, insieme ad altre cinque delle tre che poi ho inviato, ho selezionato tra immagini che ho scattato in passato. Devo dire che quella che poi ha vinto era quella che mi convinceva di più. Più la guardavo e più la trovavo in tema, proprio per la presenza delle persone, su piani diversi, in direzioni diverse che però intrecciavano tra loro una seppur effimera e breve relazione.

La stazione metropolitana di Napoli di Via Toledo è stata definita da molti la più bella del mondo. Dovendola immortalare in un tuo scatto, quale sua caratteristica o elemento enfatizzeresti?

In verità qualche scatto l’ho già fatto, e gli elementi che più mi hanno colpito sono state le banchine dei binari con la loro precisa geometria data anche dal netto stacco tra luce e buio, oltre al famoso cannone o occhio luminoso che dal sottosuolo permette di vedere il cielo e il sistema di scale mobili per i loro fianchi luminosi.

Pensare a Napoli come città smart, con tutti i problemi, anche legati al trasporto, che la attanagliano, non è semplice. Eppure la sua dinamicità e la rete delle sue infrastrutture sono state proprio l’oggetto della tua foto, e si sono dimostrate vincenti. In che modo, se l’ha fatto, il concorso Napoli Sm’Art ha contribuito a cambiare la tua opinione sulla città?

Credo che Napoli sia sempre stata una città smart, ora sta imparando ad esserlo in modo diverso, tecnologico, e grazie alle nuove reti infrastrutturali le relazioni che i napoletani hanno da sempre saputo intrecciare tra loro e con la città non potranno trarne che beneficio.

BRUNELLA IMPARATO – METRO-SINGERY-SUSTAINABLE

Brunella Imparato, giovane architetto di Napoli, quotidianamente partendo dalla collina dei Camaldoli prende la metropolitana linea 1 ed in particolare scende alla fermata di Bovio. La routine giornaliera che la accomuna alla moltitudine di napoletani nell'uso della metropolitana le ha suggerito lo scatto fotografico. Fotografa autodidatta, asserisce che la professione di architetto abbia senza dubbio contribuito alla sua passione per la fotografia.

Napoli-smart-Brunella-Imparato

Ogni grande città smart che si rispetti è dotata di una rete metropolitana, suggerita in questa tua foto dal cartello con la lettera “M”. È stata questa la prima immagine a cui hai pensato quando sei stata chiamata ad immortalare il lato smart della città di Napoli?

Sì. Il tema proposto dal concorso "Napoli Sm’Art" come da bando, intendeva “svelare e rendere riconoscibili i simboli e i segni di città intelligente che Napoli accoglie nella sua rete di infrastrutture materiali e che si intreccia con quelle immateriali, soprattutto con il capitale umano e intellettuale di chi le percorre”. Pertanto, il mio pensiero è subito volato alle nuove stazioni della metropolitana linea 1 come segno più tangibile della trasformazione "Sm’Art" che sta attualmente interessando la nostra città. La presenza della nuova linea  non rappresenta solo una dotazione di rete metropolitana, bensì un valore artistico aggiuntivo per Napoli a livello internazionale.

"Metro – Sinergy - Sustainable" racchiude per me in una fotografia, il concept attuale di un progetto futuro per una Napoli totalmente "Sm’Art".

Nella tua foto dei palazzi antichi fanno da sfondo ad un accesso alla metropolitana. Era tuo intento esaltare questa commistione antico-moderno, che a Napoli si avverte più che in altre città, quando hai scattato la foto? Credi abbia contribuito a fare leva sul pubblico che, numeroso, ha votato la tua foto sul web? 

Esattamente. La mia fotografia vuole appunto cogliere il simbolo "metropolitano" della Nea-Polis, il segno di una Napoli "Sm’Art" emergente in un contesto storico densamente stratificato, esaltandone la coesistenza presente tra passato e futuro. In primo piano, la nuova stazione metro-arte "Università", sullo sfondo la città preesistente. Napoli, città dalle mille contraddizioni: dalla storica volumetria urbana della Camera di Commercio allo "imbuto metropolitano" trapunto di input sm’art che ci proiettano nelle viscere della città, verso veloci gallerie di trasporto sotterraneo, verso il futuro. Napoli, nel cuore e negli occhi di chi la vive: in uno scatto la nostra quotidianità, quella in cui forse si è riconosciuto il pubblico che numeroso sul web mi ha votato.

Napoli è indubbiamente una città difficile, eppure così affascinante che non si può fare altro che amarla. Su quale aspetto, tipicamente napoletano, concentreresti i tuoi sforzi potendo trasformare Napoli in città del futuro per un giorno?

Concentrerei sicuramente i miei sforzi sull’aspetto "car jamming" di Napoli con l’obiettivo di rendere la sua mobilità totalmente "Sm-art". Quale Architetto-Fotografa, immagino un progetto urbano che a partire dal Waterfront, vera e propria identità partenopea, trasformi, dalla piccola alla grande scala, l’intera città in una osmosi diretta terra-mare. Un progetto urbano integrato che punti alla mobilità sostenibile, alla presenza di aree verdi e all’impiego di energie rinnovabili, tale da elevare Napoli ad effettiva "Sea Sm’Art City".

In ogni caso, continuerei a sensibilizzare il vero e proprio meccanismo propulsore di ogni trasformazione, l’opinione pubblica, magari mediante ancora una volta un concorso fotografico!