Immagine coordinata studio di architettura: esempi di successo

Immagine coordinata architetti esempi

Il progetto dell’immagine coordinata di uno studio di architettura, come quello di ogni altra azienda, deve rispecchiare i valori e le specializzazioni dello studio e deve renderlo univocamente identificabile. Diversi architetti, consapevoli dell’importanza di un’immagine coordinata, hanno creato la propria identità visiva (o, in inglese, visual identity) ideando elementi grafici che li rappresentino. Esempi di successo ce ne sono, e ne abbiamo selezionato qualcuno.

Immagine coordinata cos’è

Cos’è l’immagine coordinata? L’immagine coordinata esprime la personalità di un’azienda, o studio di architettura, e lo rende riconoscibile attraverso ciò con cui il consumatore entra in contatto, sia fisico (bigliettini da visita, carta intestata, gadget) che digitale (sito web, firma dell'email). E’ detta anche identità visiva o comunicazione integrata oppure in inglese visual identity o brand identity.

Quindi l’immagine coordinata è un insieme di elementi grafici che definiscono l’immagine aziendale. Tali elementi grafici, quali un logo, una palette di colori, il font utilizzato, riproponendosi in tutta la comunicazione visiva dell’azienda, o dell’architetto, lo rendono immediatamente riconoscibile.

Identità visiva studio di architettura

Per gli architetti sapersi presentare è molto importante, e l’identità visiva di uno studio di architettura deve riuscire a riflettere i punti di forza e i valori dello studio.

Che l’architetto incentri la propria progettazione sulla sostenibilità, l’innovazione o la tradizione, che sia uno studio di architettura focalizzato sul restauro o sulla progettazione strutturale, sul design di interni e di arredi o su grandi opere, la comunicazione integrata dovrà rispecchiare tale specializzazione.

Potrà farlo attraverso un logo, la scelta di colori, l’utilizzo di linee e font personalizzati. Tra un attimo vedremo degli esempi di studi di architettura che hanno studiato ogni dettaglio della propria identità visiva.

Immagine coordinata cosa comprende

L’immagine coordinata comprende una serie di elementi sia di tipo cartaceo e fisico, che elettronici, digitali.

Per quanto riguarda gli elementi di tipo fisico, l’immagine coordinata può riflettersi su numerosi strumenti pubblicitari stampati e personalizzabili: biglietti da visita, insegne, manifesti pubblicitari, adesivi, buste da lettera, carta intestata, brochures, shoppers, grafica veicoli, cover di cd, divise…

Ma anche strumenti digitali possono essere utili a veicolare l´immagine coordinata, come sito web e newsletter.

cartella porta disegni brandizzata

E nello specifico, l’immagine coordinata di studi di architettura può coinvolgere anche oggetti tipicamente utilizzati dagli architetti quali:

  • caschetto da cantiere
  • pubblicazioni cartacee
  • contenitore tubolare per trasportare i disegni da presentare ai clienti o portare in cantiere
  • cartelline porta documenti e disegni A3
  • penne, pennarelli, matite, righelli e altri elementi di cancelleria…

Immagine coordinata esempi in architettura

Gli esempi di immagine coordinata in architettura sono tanti. Noi architetti siamo spesso progettisti a tutto tondo e dovremmo riuscire a spaziare dal progetto di un cucchiaio a quello di una città! Il progetto dell’immagine coordinata, anche se quella del proprio studio, non ci spaventa, anzi, solletica la nostra creatività.

Studi di architettura più e meno importanti hanno un’immagine coordinata che li rappresenti.

La visual identity delle archi star

Nonostante vanti di un organico di centinaia di designers, un’archistar come Foster+Partners ha affidato a un’agenzia esterna, Manss, la realizzazione della propria visual identity. Il risultato è essenziale eppure inconfondibile, come molti dei progetti dello studio di architettura più celebre d’Inghilterra. Non c’è un logo, solo la scritta con il nome dello studio. Dall’assenza di colori (la scritta è argentata) traspare eleganza, il design comunica semplicità e internazionalità, tipiche del lavoro di Sir Norman. Ad essere brandizzati non solo i soliti bigliettini da visita, l’insegna all’ingresso, le cover dei cd e le buste da lettera, ma anche i libri della serie “Norman Foster Works” editi da Prestel.

foster partners brand identity

comunicazione visiva architetto foster partners

L’immagine coordinata di MCA (Mario Cucinella Architects) è un altro esempio di immagine coordinata che ben rispecchia la personalità dell’architetto. E’ stata curata dallo studio milanese PR-A e comunica complessità dei progetti eppure essenzialità e fluidità delle forme, sostenibilità. Oltre che tutti i prodotti di cancelleria, sono stati ideati anche dei libricini tascabili “works in a pocket”, che racchiudono in un formato Moleskine tutto il lavoro dell’architetto.

mca mario cucinella immagine coordinata architetto

L’immagine coordinata degli architetti

L’immagine coordinata riguarda tanto i grandi studi quanto gli architetti che lavorano individualmente o con un piccolo organico. Un esempio di immagine coordinata di un piccolo studio di architettura è quello di Vozza & De Michele Architetti, curato dall’agenzia di Caserta Emagraphic. L’idea è quella di incastrare le iniziali dei cognomi a raffigurare una pianta architettonica. L’immagine visiva è rispecchiata su diversi elementi spesso utilizzati dagli architetti, perfino caschetti per il cantiere e rotoli porta disegni.

immagine coordinata architetti vozza

Gauthier & Nolet Architect è un piccolo studio di architettura newyorkese che ha affidato al graphic designer canadese Justin Béchard. La loro comunicazione integrata (immagine di copertina e foto in basso) con colori accesi e forme predominanti, è un esempio di come l’estro degli architetti possa trasparire dal proprio materiale grafico.

brand identity gauthier architettura

Serioso e monocromatico è il logo dell’architetto newyorkese Ascher Davis, che ha affidato la creazione della propria immagine coordinata allo studio locale The Up Studio che ha basato il progetto della visual identity su precisione, dimensioni esatte, proporzioni, la regola dei terzi. I loro progetti sembrano guidati da logiche proporzioni, equilibrate armonie.

immagine coordinata logo architettura ascher davis

L’esempio di immagine coordinata di Domiform, uno studio con sede principale a Londra che realizza render architettonici in tempo reale, rispecchia la tridimensionalità delle immagini che lo studio è in grado di restituire. La sua brand identity, affidata a Marcin Przybys, non è ancora rispecchiata appieno nel materiale digitale dello studio perché visitando il loro sito, nel caricamento delle pagine e nella favicon (l’icona in alto nell’etichetta della pagina) compare ancora il vecchio logo. Questo è un errore da evitare quando si è investito in un bel progetto di comunicazione visiva perché crea confusione nel consumatore.

immagine coordinata architettura domiform

C’è chi poi affida l’immagine coordinata dello studio di architettura ad un’unica lettera, che fa da logo: quella con cui inizia il proprio cognome. E’ l’esempio minimal di comunicazione visiva dello studio di architettura norvegese Mellbye, curata dalla “brand and digital product agency” di Oslo Hey Days. Comunica cura del dettaglio ed essenzialità.

mellby studio architettura immagine coordinata

E il tuo studio di architettura? Come usa la brand identity per differenziarsi dagli altri? Inviaci le immagini su Instagram @Architettura_Eco.

 

Adriana Mancuso

Adriana Mancuso Architetto

Amo i colori, i pattern, le giornate di sole. 
Scrivo per diletto. A penna con piacere, al computer per necessità.
Sogno oceani senza plastica.