- scritto da Barbara Brunetti
- categoria Curiosità ecosostenibili
Growing underground: le coltivazioni nei sotterranei di Londra
Growing Underground, è una rete di 10.000 mq di passaggi utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale, che popolano il sottosuolo della metropolitana di Londra , vicino alla stazione Clapham North di Londra, lungo la Northern Line, e che gli imprenditori Richard Ballard e Steven Dring hanno progettato di adibire a “fattoria urbana”. Uno spazio interamente destinato alla produzione di frutta e verdura adagiate su lunghi tavoli di canapa, dove diverse varietà di germogli, virgulti, verdura fresca minuta, insalate ed erbe da cucina sono coltivate durante tutto l’anno e destinate a ristoratori e commercianti all’ingrosso.
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UN’AMBIZIOSA INIZIATIVA A MOLTI ZERI
Un’ambiziosa e insolita iniziativa a molti zeri sta lentamente prendendo forma nei sotterranei di Londra. Non si tratta degli zeri della cifra necessaria alla sua realizzazione, ma di quelli legati ai consumi ad essa associati. Si tratta di una speciale “fattoria urbana” a zero consumo di suolo, zero emissioni di carbonio, dalla produzione e vendita a chilometro zero.
La particolarità del sistema di coltivazione è il suo funzionamento idroponico, grazie al quale l’acqua, ricca di nutrienti, irriga i letti verdi una volta al giorno, per poi defluire lentamente senza l’ausilio del terreno. Inoltre il sistema di coltivazione si avvale di luci LED a risparmio energetico, che suppliscono in tal modo alla mancanza di luce diretta. L’energia necessaria al funzionamento della struttura deriva da sole fonti rinnovabili.
Questo sistema di coltivazione artificiale è possibile anche grazie alle ridotte temperature – circa 16 °C – che si mantengono costanti a 30 metri sotto il livello del suolo, e che permettono a questo tipo di produzione di essere attiva per tutto l’anno.
I VANTAGGI DELLA PROPOSTA
I vantaggi della proposta sono moltissimi: azzerati i consumi di CO2 destinata al trasporto delle merci, il progetto ridona vita a spazi altrimenti in abbandono, in una maniera alternativamente utile alla collettività: non spazi per la socialità, a cui spesso si ambisce, ma destinati al verde alimentare.
Per la realizzazione del progetto i due imprenditori hanno messo a punto una piattaforma di crowdfunding che mira a raccogliere contributi utili alla sua realizzazione, il cui costo ammonta a un totale di 300.000 sterline. Una parte del progetto è stata già realizzata, con l’obiettivo di avviare le dovute sperimentazioni prima della completa realizzazione, che, ci auguriamo, avverrà al più presto.