Graffiti ecologici: scritte di muschio sostituiscono vernici tossiche sui muri delle città

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Quando si parla di graffiti siamo soliti pensare ai comuni scarabocchi che imbrattano i muri, scritte lasciate per gioco da adolescenti bisognosi di marcare i muri con la propria firma. Esistono però dei particolari tipi di graffiti ecologici che sostituiscono all’impiego di bombolette e vernici un elemento naturale, il muschio. Conosciuti come MOSS graffiti, sono dei veri e propri murales che hanno il vantaggiodi non essere nocivi per l’ambiente, di essere facilmente removibili ed avere una vita limitata nel tempo. Tale novità ha fatto in modo che il comune graffito vandalico fosse riconvertito in segno creativo diventando, con il tempo, parte integrante del paesaggio urbano.

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ARTISTI E FORME DEI MOSS GRAFFITI

La street art del graffito ecologico è diventata principale gesto creativo di Edina Tokodi, in arte Mosstika, artista ungherese che, avvalendosi di un collaboratore, ha creato una sorta di green guerrilla urbana.

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L’artista, rifacendosi alla tecnica dello stencil applicato su diverse superfici, siano esse in legno o cemento, è stata in grado di creare le figure più disparate che attirano i passanti, colpiti e presi dall’accarezzare le soffici superfici verdi.

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I Moss graffiti non sono da intendersi solo ed esclusivamente come gesti creativi, ma sono in grado di riqualificare facciatee rivitalizzare quartieri del tutto edificati, nei quali non trova spazio il verde; è quello che fa Spy, artista spagnolo, il quale, è intervenuto sulla parete della biblioteca del Campus de la Bouloie di Besançon, in Francia, realizzando un murales verde intitolato Grow (la crescita), semplicemente conferendo ad una vite americana una forma circolare che cambia colore a seconda della stagione, passando dal verde di primavera al rosso e giallo autunnale fino a perdere le proprie sembianze cromatiche in inverno.

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Altrettanto innovativi sono i graffiti di Anna Garforth, la cui idea è stata quella di porre l’attenzione ad angoli di città particolarmente degradati, per i quali si è cimentata nel creare scritte intagliate nel muschio da attaccare con colle naturali sulla superficie degradata.

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La Garforth ha promosso in merito un progetto dal titolo MOSSenger, un vero e proprio intento di arte urbana che unisce il muschio (moss) alla parola messenger (la nota chat); quest’arte è stata sperimentata in diversi punti di Londra, su muri degradati che sono stati ricoperti da muschio incollato per scrivere parole, versi poetici e frasi d’effetto.

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La strategia dell’ecograffito è una vera e propria esternazione di una cultura fuori dal comune, che unisce il rispetto per l’ambiente e la volontà di divulgare il proprio estro in forme e messaggi più che legali.

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Lo scopopreponderante è quello di voler condividere creativamente messaggi che diventano particolarmente efficaci sia perchè alla portata di tutti, sia perché in grado di far riflettere e indirizzare a comportamenti più consoni e rispettosi dell’ambiente.

Romina Muccio

Romina Muccio Architetto

Ha intrapreso la libera professione e non ne è ancora pentita. A Napoli si occupa di restauro di vecchi edifici ed è fondatrice di un’associazione di donne architetto. Nel tempo libero evade verso la natura incontaminata da plotter e pc e gestisce un piccolo zoo sfamando 2 cani, 2 gatte e una tartaruga.