Finanziamenti per l’eco-innovazione. 34.8 milioni di euro dall’Unione Europea

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Eco–innovazione: quando gli affari incontrano l’ambiente”. È questo lo slogan del progetto di finanziamenti promosso dal CIP dell’Unione Europea (il CIP è un “programma quadro per la competitività e l’innovazione”, che mira a sostenere attività innovative, soprattutto riguardati le PMI, le piccole e medie imprese); e lo scorso 7 maggio è uscito il bando di concorso per poter accedere a questi finanziamenti, il cui ammontare è di 34,8 milioni di euro; la scadenza delle proposte è invece fissata per il 6 settembre 2012.

In un’Europa in cui 3,4 milioni di impieghi sono da annoverare tra le file delle “eco–industrie”, e la domanda di prodotti e servizi “salva ambiente” è sempre crescente, l’obiettivo di Eco–innovation è finanziare progetti in diversi settori, che mirino alla riduzione dell’impatto ambientale e/o promuovano un uso più efficiente delle risorse naturali.
I settori individuati sono: l’area dei materiali riciclati, gli edifici sostenibili e i prodotti sostenibili per l’edilizia, il settore alimentare, l’impiego delle risorse idriche, infine le aziende e le imprese con una forte impronta ecologica. In particolare, per ciò che concerne più strettamente l’architettura:

I MATERIALI RICICLATI

L’attenzione per questo tipo di prodotto è legata al grande impatto ambientale dei rifiuti, degli scarti e degli sprechi quotidiani di materiali che una gestione meno miope potrebbe sensibilmente ridurre. È quindi obiettivo dell’Unione Europea incrementare un più intelligente uso dei materiali e delle risorse energetiche; mediante la Waste Framework Directive si definiscono i parametri e le gerarchie per il riuso, il riciclo e il recupero. I progetti presentati in questo ambito dovranno quindi attenersi strettamente alle indicazioni di tali direttive, che prevedono in particolare di dare maggior attenzione prima alla prevenzione, poi al riuso e infine al riciclo.

GLI EDIFICI SOSTENIBILI E I PRODOTTI PER L’EDILIZIA

All’interno di questo ambito rientra tutto il complesso settore dell’edilizia, che va dal progetto, alla scelta dei materiali, fino alla gestione e dismissione degli edifici. Quindi le proposte spaziano dai prodotti innovativi ai processi edilizi, per edifici e prodotti residenziali e non; e gli aspetti da considerare abbracciano tutte le possibili caratteriste tecniche innovative: la qualità dell’aria, l’efficienza dei materiali, il consumo energetico intelligente e via dicendo. Lo scopo ultimo che è alla base di progetti in questo settore è promuovere sistemi costruttivi e di manutenzione che seguano, per tutto il ciclo di vita degli edifici, dei metodi più rispettosi dell’ambiente di quanto non siano stati fin’ora.

Per tutti questi ambiti, in generale si richiede ai partecipanti di proporre un progetto che apporti innovazione, benefici ambientali e che abbia anche una fattibilità economica di medio–lungo termine: il che vuol dire che deve avere già la possibilità di essere realizzato, anche senza il finanziamento dell’UE, il quale ha un carattere di co–finanziamento del 50%, che serve per aiutare il progetto ad emergere e a immetterlo nel mercato. Il finanziamento è aperto a tutte le persone giuridiche, con priorità verso le PMI; inoltre saranno favoriti quei progetti e quelle imprese che dimostreranno di essere un valore aggiunto per l’Europa e di avere un alto potenziale di riproducibilità per il mercato.

Giulia Custodi

Giulia Custodi Architetto

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