- scritto da Laura Bertelloni
- categoria Curiosità ecosostenibili
Ecovillaggi: modelli abitativi sostenibili
Gli ecovillaggi sono dei modelli abitativi sostenibili. Abitano gli ecovillaggi comunità di persone che hanno scelto di vivere rispettando l'ambiente, lasciando che la sostenibilità guidi ognuna delle loro scelte. Lo scopo degli ecovillaggi non è solo quello di usufruire del territorio senza maltrattarlo e di conservarlo allo stesso tempo, ma è anche quello di ritornare a dar importanza a valori, che si stanno perdendo, come l’unione, la famiglia, il contatto umano, il rapporto con la natura e la terra.
Ecovillaggi: auto-produzione di cibo ed energia
Un ecovillaggio sostenibile è solitamente composto da casali e cascine in pietra naturale, legno lamellare, paglia, immersi nel verde. Alcuni villaggi sono ex-novo e sorgono al di sopra di terreni acquistati e adibiti ad attività associative, altri sono villaggi nati per ridare vita a paesi abbandonati. Gli ecovillaggi sono modelli abitativi che tendono all’autosufficienza energetica e alimentare. L’alimentazione del villaggio deriva da permacultura o agricoltura biologica: ogni residente, in genere, ha a disposizione un piccolo appezzamento di terra da destinare ad orto, frutteto o uliveto. In contemporanea, ogni abitante può tranquillamente esercitare il proprio lavoro, in loco, purché si tratti di un’attività a zero impatto ambientale. Scontato dire che l’energia, necessaria al “funzionamento” di un ecovillaggio deriva da fonti rinnovabili.
La riscoperta di valori dimenticati
Trattandosi di villaggi che basano la propria esistenza sulla produzione, in loco, di ciò che hanno bisogno, negli ecovillaggi lo scambio è preferito al denaro. Da una parte questo modus operandi non consente solo di allontanare l'aspetto venale della società di oggi, ma permette anche di ritornare a dare il giusto valore alla comunicazione e alle interazioni tra persone. Secondo questo modello abitativo, i residenti hanno bisogno gli uni degli altri e di nient’altro. Lo spirito degli ecovillaggi è di ritornare a dare importanza alle azioni delle persone, salvaguardando il rapporto umano e il contesto. Perciò l’assenza o la riduzione dell’uso di denaro consente di dare lo stesso valore a tutte quelle cose di cui l’uomo ha bisogno per vivere. Si ritorna a lavorare la terra, a chiacchierare col vicino e, soprattutto, ad aiutarsi. Come si faceva nei villaggi di una volta: l’indipendenza del singolo è funzione della collaborazione del gruppo. Questo vivere ecologico prevede anche l’organizzazione di lezioni scolastiche e culturali, attività salutari, giochi, incontri e spettacoli.
Gli ecovillaggi in Italia e nel Mondo
Nel mondo esistono tantissimi ecovillaggi, diversi per composizione e interazione con l’esterno. Alcuni sono vere e proprie piccole città, altri si presentano più come delle comunità aperte, alla maniera dei centri sociali: luoghi sperimentali, sempre immersi nel verde, pieni di spazi in cui praticare le più svariate attività collettive oppure semplicemente dove riposarsi e ascoltare la natura. Qui le persone sono residenti oppure visitatori che, per brevi periodi, si fermano anche solo con lo scopo di allontanarsi dalla città.
La rete italiana Villaggi Ecologici e le opportunità nelle fattorie biologiche.
Solo in Italia esistono quasi 100 ecovillaggi, anche visitabili. Alcuni di questi villaggi sostenibili sono uniti dalla rete di collaborazione RIVE- Rete Italiana Villaggi Ecologici, cioè una forma di associazione di sensibilizzazione sociale e anche culturale, atta a tenere in contatto tutte quelle persone che appoggiano i concetti di comunità, come collaborazione tra persone, e sostenibilità, come salvaguardia dell’ambiente. Oltre alla rete di comunicazione RIVE, grazie alla quale si possono conoscere i paesi italiani in cui sperimentare il cohousing e il vivere sostenibile, molti di questi villaggi sono uniti dalla WWOOF, World Wide Opportunities on Organic Farms (opportunità globali nelle fattorie biologiche): organizzazione che mette in contatto le fattorie biologiche con chi ha voglia di offrire il proprio aiuto, in cambio di vitto e alloggio. Questa esperienza permette da una parte di avvicinarsi alla tipologia di vita promossa dagli ecovillaggi, dall’altra di testare e conoscere i processi e i prodotti legati all’agricoltura biologica.