Design sostenibile per salvare l’ambiente e migliorare la qualità della vita

Sappiamo tutti che l’architettura, l’urbanistica, il design, la tecnologia hanno avuto e hanno come scopo principale e nobile, quello di migliorare le nostre condizioni di vita facendo proprio il principio della qualità. Non sempre ciò è successo perché nel corso del tempo è accaduto spesso che nel raggiungimento di questo obiettivo si sia sacrificato un bene importantissimo, l’ambiente. Lo dimostrano la quantità di mostruosità edilizie, indelebili testimonianze di profonde ferite a litorali e a vallate di inestimabile bellezza, realizzate in barba alle leggi e ai regolamenti per soddisfare gli interessi e le furbizie di pochi.

Fortunatamente, da qualche anno, molti hanno capito che qualità di vita e salute dell’ambiente viaggiano insieme, si parla molto di ecologia ma ancor più di ecosostenibilità, ovvero il procedimento secondo il quale si tenta di consumare le risorse in modo tale che la generazione successiva riceva la medesima quantità di risorse che noi abbiamo avuto dalla generazione precedente.

In particolare, nel design attuale, si mira alla creazione di oggetti che non siano solo esteticamente belli, ma anche funzionali e rispettosi dell’ecosistema, per esempio riciclando i materiali, ideando forme che garantiscano il massimo risparmio energetico, adottando tecnologie che sfruttano energie rinnovabili e non inquinanti, senza rinunciare alle comodità e al progresso.

I campi di applicazione sono veramente infiniti e gli esempi moltissimi: occhiali da sole capaci di convertire l’energia solare in elettricità per alimentare iPod e cellulari, stoviglie realizzate con materiali biodegradabili, biciclette e auto a energia solare, rivestimenti edilizi ad alto rendimento termico, tecniche di riciclaggio dell’acqua ad uso dei sanitari e degli impianti di irrigazione, scarpe che esaurito il loro ciclo di vita si biodegradano e germogliano, mobili, sedie e poltrone robustissimi in cartone ondulato, lampadari interamente realizzati con penne Bic riciclate e potremmo andare avanti per ore…

Il punto è acquisire la consapevolezza necessaria per capire che ogni nostro singolo gesto e ogni nostra singola scelta (a partire dalla spesa al supermercato), determinano un preciso impatto sull’ambiente a seconda del modo in cui lo compiamo.

Non è solo una questione di ottimizzare i consumi ma, soprattutto, di ridurre sensibilmente gli sprechi.

Pensate solamente alla quantità di bottiglie di plastica che vengono gettate via ogni giorno; anche chi le differenzia non s’accorge che per quella bottiglia paga due volte, una quando l’acquista e una quando la smaltisce. Non sarebbe invece più semplice e conveniente per tutti bere l’acqua, costantemente analizzata e monitorata, dell’acquedotto?

Il mondo non ci appartiene, su questo pianeta non siamo padroni ma solo ospiti perciò, se usiamo la nostra intelligenza in modo propositivo e costruttivo, sicuramente ne trarremo dei sicuri benefici e non correremo il rischio di mettere a repentaglio il suo delicato equilibrio e il suo futuro.