• scritto da Daniele Cristini
  • categoria Progetti

Sunseed. Un centro di ricerca sperimentale nel cuore del deserto spagnolo

Nel deserto spagnolo il centro di ricerca Sunseed.

Da un'area arida e deserta, alla nascita di uno dei centri di ricerca europei più all'avanguardia per quanto riguarda lo sviluppo di vita a basso impatto ambientale. Nasceva nel lontano 1986 come progetto sperimentale "Sunseed Technology of the Desert", un villaggio di case abbandonate completamente ristrutturato e riqualificato nel pieno centro del deserto spagnolo. Siamo nella regione meridionale denominata Almeria.

La nascita del centro di ricerca Sunseed

Una realtà, quella di Sunseed, che resiste a colpi di gente internazionale e pro attiva che popola e anima il villaggio de Los Molinos da oltre 30 anni, all'interno di uno scenario surreale che vede come sfondo una vallata immersa in uno dei deserti più famosi al mondo nell'ambito cinematografico.

Nell'ecovillaggio Sunseed però, il set si fa meno aspro e la troupe di registi non sono (per fortuna, direbbe qualcuno) i soliti famosi attori hollywoodiani.

La nascita dell'ecovillaggio sostenibile è da attribuirsi a Harry Hart, di origine londinese, cofondatore della associazione di carità "Green Deserts", che abbozzò il progetto nel 1982, durante una conferenza al Green Festival di Londra.

4 anni dopo Harry Hart affittò una casa nell'arida regione spagnola e iniziò a mettere mano concreta alle sue curiose idee, all'epoca considerate in controtendenza. Bonificare un'area deserta rendendola verdeggiante e autosufficiente dal punto di vista energetico, alimentare ed economico.

Le attività del centro di ricerca Sunseed

Dalle parole ai fatti. Oggi Sunseed é un centro di ricerca pratica e sperimentale operativo in ambito ambientale.

Accoglie regolarmente volontari, studenti, viaggiatori e curiosi intenzionati a vivere un'esperienza di vita che, restando con i piedi per terra, fa guardare alle utopie come a traguardi possibili e totalmente sormontabili.

Attraverso il programma Leonardo per esempio, Sunseed accoglie richieste di studenti universitari internazionali che vorrebbero sviluppare la propria tesi di laurea su specifiche tematiche ambientali, con il supporto attivo dei coordinatori già presenti nel progetto. Sono sei i coordinatori, scelti attraverso un form da compilare a cui fa seguito un colloquio conoscitivo con gli attuali socio fondatori di Sunseed, sparsi nel mondo.

La comunità di volontari del centro di ricerca Sunseed in Spagna.

Ognuno dei coordinatori é responsabile della gestione di una delle sei aree che caratterizzano la comunità attiva: amministrazione, comunicazione, educazione ambientale, giardino organico, responsabile delle tecnologie e gestione delle terre aride.

Nonostante molto spesso le voci fuori dal coro etichettino queste realtà come dei villaggi a carattere prettamente religioso e poco aperti nell'accoglienza di nuovi membri, la vera particolarità di Sunseed sta appunto nel suo costante cambiamento. Di volontari ma soprattutto delle persone che gestiscono le sei aree di lavoro.

Ogni contratto stipulato tra i socio fondatori e i coordinatori di Sunseed, infatti, permette loro di gestire l'area assegnata per un periodo di tempo ben definito, che va da minimo un anno a un massimo di tre.

Il costante cambiamento di persone e lo sviluppo ambientale dunque si fondono e si amalgamano senza problemi, incentivando di volta in volta il riciclo di idee, persone e apporto umano al progetto.

A proposito di riciclo, il riutilizzo di ogni scarto prodotto sia dall'uomo che dalla natura, é un tema molto sentito e trattato all'interno dell'ecovillaggio.

Partendo dai comuni accorgimenti quotidiani, passando a sistemi di semplice ingegneria meccanica, per arrivare a strutture più complesse dal punto di vista logistico e funzionale, Sunseed rappresenta l'esempio concreto di come l'impiego congiunto delle tecnologie e delle energie rinnovabili si traduca in risparmio economico e gestione ottimale degli scarti.

Per citare un esempio di gestione ambientale brillante, raramente tangibile in altri ecovillaggi internazionali, basti pensare che le acque grigie delle case del villaggio confluiscono in serbatoi e attraverso un sistema di pulizia naturale basato sull'acquaponica, le acque così filtrate e pulite vengono ritornate alla terra o in questo caso, reimmesse nell'attiguo fiume.

Più classici ma non scontati sono classificati invece il corollario dei tipici tratti ecologici di un ecovillaggio. Sconsigliando l'uso dei prodotti chimici per l'igiene personale, vengono messi a disposizione per il residente i prodotti naturali appositamente preparati nel villaggio come shampoo, sapone, dentifricio.

Funzionale é il recupero degli scarti umani attraverso l'uso di bagni esterni a secco, successivamente impiegati per la concimazione. L'acqua potabile e quella per cucinare é raccolta in parte con le taniche da riempire presso una fonte di acqua sorgente e in parte recuperata attraverso una pompa inserita nel canale di irrigazione e successivamente filtrata.

Entrando più nello specifico, si può assistere e iscriversi a seminari e workshop organizzati con frequenza regolare. Quelli più seguiti, con adesioni da ogni angolo del mondo, riguardano la permacultura e lo sviluppo di nuovi modelli socio-economici.

Che resti un sogno di molti e una reale utopia di pochi, Sunseed Technology of the Desert è un progetto che parte dal sogno di pochi e si sta consolidando come una reale utopia per molti, desiderosi di avvicinarsi alle sfide emergenti di questo sempre più precario millennio.