Quando la sostenibilità è sociale: Kimisagara Football For Hope Center

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Nella città di Kigali, in Rwanda, le forti diseguaglianze interne impediscono ancora oggi una vita serena per parte della popolazione. Il Kimisagara Football For Hope Center si propone come punto di riferimento e polo educativo per molti bambini che vivono in una delle zone più povere, mettendo a loro disposizione un semplice campo da calcio e degli spazi comuni che, grazie ad un’attenta progettazione incentrata sulla sostenibilità sociale in collaborazione con un’associazione umanitaria locale, riescono davvero a far la differenza nonostante la scarsità di risorse e fondi a disposizione.

Football For Hope: calcio e architettura uniti contro la violenza

FOOTBALL FOR HOPE A KIGALI

Il Kimisagara Centre nasce da un più ampio progetto di FIFA, Football for Hope, che punta alla realizzazione di 20 centri sportivi ed educativi in Africa, dal 2010.

Per la realizzazione del centro di Kigali, Fifa ha collaborato con Esperance, un’associazione locale che mira all’abbattimento delle barriere sociali tra gli abitanti della città, ancora memori dei contrasti etnici che nel 1994 sfociarono in uno dei più cruenti episodi di genocidio degli ultimi venti anni. Questo gruppo, nato nel 2002, cerca di educare i giovani della comunità alla convivenza tramite sostenibilità sociale e attività culturali e sportive, e di fornire un’occupazione agli adulti più poveri che nel Centro hanno la possibilità di seguire corsi e di lavorare.
L’architetto che si è occupato della progettazione è Killian Doherty, che con il suo studio è spesso coinvolto in progetti umanitari.

IL PROGETTO

Questo nuovo Community Center è situato nel cuore della Kimisagara Valley, una delle aree più densamente popolate e svantaggiate della città di Kigali, la capitale del Rwanda.
Il complesso sorge di fianco ad una scuola primaria preesistente e ad un corso d’acqua; il campo da calcio, di dimensioni dimezzate rispetto ad un campo regolamentare, è orientato secondo il corso del fiume, per favorire la delimitazione di un percorso pedonale tramite il quale il Community Center è connesso all’area abitata più vicina.

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I margini di questo fiume hanno una forte importanza per la vita sociale del circondario: permettono l’accesso diretto al corso d’acqua dove gli abitanti si recano per fare il bucato o per fare il bagno, creano spazi e luoghi di incontro dove vendere o scambiare prodotti; è un vero e proprio luogo di ritrovo.

L’edificio si affaccia sul lato corto del campo, può accogliere dai 150 ai 200 bambini, ed è attrezzato con spogliatoi, spazi educativi e aule multifunzionali; inoltre è disposto di modo da delimitare anche gli spazi di gioco esterni della vicina scuola.
Dalle colline circostanti il Kimisagara Football For Hope Center è molto visibile proprio perché al centro della valle, e per questo il progettista ha scelto di dare un valore predominante alla copertura che con le sue dimensioni è facilmente individuabile dall’alto, facendolo diventare un forte punto di riferimento.

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Quando Sostenibilità significa anche risparmio economico

Durante le fasi progettuali si è puntato a cercare soluzioni efficienti ed economiche, di semplice realizzazione, che tenessero in considerazioni le particolari condizioni climatiche del luogo, che alternano mesi di forti piogge a mesi di siccità e caldo molto rigidi.
La struttura portante è in calcestruzzo armato, mentre tutte le partizioni esterne ed interne sono state realizzate con mattoni locali o in terra cruda, per minimizzare i costi e favorire l’autocostruzione adoperando materiali con i quali gli abitanti avessero più confidenza.

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La grande copertura inclinata è in lamiera ondulata per garantirne la leggerezza e minimizzare i costi sia del materiale stesso che dei sistemi di sostegno della parte aggettante.
Inoltre le è stato attribuito un ruolo aggiuntivo fondamentale: non solo fornisce riparo sotto la tettoia dal sole e dall’acqua anche negli spazi aperti adiacenti l’edificio, ma con un semplice sistema di incanalamento delle acque piovane, ne massimizza la superficie di raccolta grazie alla propria inclinazione e dimensione.

Va considerato che in queste zone durante le stagioni delle piogge cade una grande quantità di acqua, che costituisce un’importante risorsa da conservare e sfruttare durante i mesi di siccità. Una volta raccolta nel deposito alle spalle dell’edificio, viene usata per irrigare i campi, per lavare i panni, per gli scarichi, ma anche come acqua potabile grazie ad un sistema di depurazione.
La quantità annua raccolta è tale che l’acqua è sufficiente non soltanto per il Kimisagara Football For Hope Center, ma anche per diverse abitazioni circostanti.

Il silos dove viene conservata è stato ricavato dal recupero dei container usati per il trasporto del materiale del campo da calcio; ad esso sono stati applicati dei pannelli fotovoltaici sulla parte alta, in grado di azionare le pompe dell’acqua, di fornire energia elettrica al Community Center e di illuminare il campo da gioco, garantendone l’uso anche durante le ore serali o notturne.

Non potendo contare su un sistema di condizionamento, la progettazione è stata molto attenta alla disposizione delle aperture, per garantire una corretta ventilazione degli ambienti interni e per favorirne l’ombreggiamento e lo scambio termico tra facciate nord e sud durante le ore più calde della giornata.

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Come si può notare dai prospetti, le facciate più alte sono quelle esposte a nord, con aperture strette per favorire l’ingresso dell’aria e l’illuminazione indiretta. Le facciate a sud sono di dimensioni minori, più basse in altezza, e protette dalla radiazione solare diretta grazie al profondo aggetto della copertura.

Intorno al campo sono stati piantati alberi da frutto come mango e avocado, per favorire l’ombreggiamento, ma anche per produrre frutta da dare ai bambini. Inoltre, crescendo, le radici dovrebbero rinforzare il terreno sul margine del fiume, proteggendo il campo da calcio da eventuali smottamenti.

Questo progetto del Kimisagara Football For Hope Center ci dimostra come in molti casi la sostenibilità si nasconda negli espedienti più semplici. La possibilità di risparmiare energia e denaro non sono un vezzo di tendenza ma una vera e propria necessità in questi luoghi, dove la povertà ed il clima influiscono sullo sviluppo sociale. Basta poco come un edificio in mattoni ed un campo da calcio ben progettati, per dar spazio ai bambini di un intero quartiere disagiato.

Sara Schiaffino

Sara Schiaffino Architetto

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