Old Market Library a Bangkok: il vecchio mercato diventa biblioteca

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La Old Market Library di Min Buri a Bangkok è una biblioteca ricavata da un vecchio edificio un tempo destinato a mercato colpito da un incendio negli anni ’90. Dopo il disastro l’area su cui sorgeva il mercato ha subìto una svalutazione fino al punto di divenire una baraccopoli. L’idea di riqualificazione nasce da TYIN Tegnestue Architects, uno studio norvegese di architettura no profit impegnato nella progettazione di opere darealizzare nelle zone povere e sottosviluppate del mondo.

IL PROGETTO
La libreria, posta di fronte ad un canale d’acqua, è di modeste dimensioni (3x9 m) e si affaccia su una piccola corte interna ornata di piante e protetta da un pergolato in legno. L’ambiente interno è stato suddiviso in due spazi: la sala principale è destinata ad area lettura con relativi scaffali che fungono da libreria, mentre l’area secondaria è utilizzata come zona studio. L’altezza della sala principale ha consentito, inoltre, la costruzione di un soppalco da utilizzare come un ulteriore piccolo studio. La sala secondaria, nella quale è stato introdotto un albero, illuminato da un lucernario soprastante, è impiegata come spazio per la riflessione. Durante la progettazione uno dei problemi maggiori consisteva nel pericolo di inondazioni causate dal vicino canale durante i periodi delle piogge. La soluzione dei progettisti ha comportato l’elevazione del piano di calpestio al di sopra del livello massimo di allagamento.

I MATERIALI
Uno degli elementi fondamentali del progetto è stata la scelta dei materiali fondata sulla sostenibilità: sono stati utilizzati esclusivamente materiali locali e di recupero abbassando, in tal modo, notevolmente i costi di costruzione. La realizzazione delle librerie, ad esempio, è avvenuta riciclando vecchie cassette in legno ridipinto, mentre il materiale per il rivestimento è stato ricavato da legno inutilizzato ritrovato nelle immediate vicinanze. Le murature preesistenti, invece, erano già abbastanza compromesse a causa dell’incendio, pertanto al loro interno è stata inserita una struttura autoportante in legno evitando, così, costose opere di consolidamento. Poiché per tale struttura non era possibile utilizzare materiale di risulta, si è pensato di acquistare un legno di alta qualità dai falegnami locali.

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LA MANODOPERA LOCALE
Forse il punto più importante di questo progetto è il lavoro svolto dai progettisti per coinvolgere la popolazione del posto alla realizzazione di un’opera utile alla collettività. Dopo un po’ di resistenza e diffidenza iniziali, gran parte dei membri del quartiere hanno partecipato alla costruzione di tutto l’edificio fino al suo completamento. Questo atteggiamento ha permesso loro di sentirsi parte della struttura comprendendo l’importanza dell’identità collettiva e questo fa ben sperare sul futuro della libreria e sul suo utilizzo ottimale da parte dei cittadini della zona.








Francesca Pedico

Francesca Pedico Ingegnere edile-architetto

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