Il Klong Toey Community Lantern. Architettura per il terzo mondo

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Il Klong Toey Community Lantern è l’ultimo progetto dei TYIN tegnestue Architects, un gruppo di architetti norvegesi da anni impegnati in progetti atti a migliorare la qualità della vita in paesi del terzo mondo, attraverso realizzazionibasate sui principi di riuso, sull’utilizzo di materiali naturali e sulla sensibilizzazione e partecipazione della popolazione locale. I loro lavori sono la prova di come sia possibile realizzare un’ottima architettura con mezzi semplici e budget limitati, in contesti disagiati in cui anche piccoli interventi possono avere un ruolo cruciale a livello sociale ed urbanistico.

IL CONTESTO

Klong Toey è ritenuto lo slum più grande di Bangkok, il quartiere della città in cui si sono sviluppate le prime baraccopoli, dove le scarse condizioni economiche, la disoccupazione, la manca di servizi ed assistenza hanno contribuito a generare notevoli problemi sociali. L’area di progetto è descritta dai residenti come una zona morta, situata sul retro di diverse abitazioni, con un piccolo campo da calcio utilizzato spesso come discarica e noto alla cronaca per episodi di violenza e spaccio di droga: la totale mancanza di illuminazione è sicuramente uno dei fattori che hanno contribuito al degrado del sito.

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L’APPROCCIO PROGETTUALE E L’ATTENZIONE AGLI ASPETTI SOCIALI

Il Community Lantern é un intervento di dimensioni modeste che fa parte di un progetto più grande di riqualificazione a lungo termine e a larga scala, e si pone come l’incipit di un grande cambiamento, raggiungibile attraverso la sensibilizzazione e la partecipazione degli abitanti nel tentativo di ottenere un rinnovo urbanistico e culturale. La fase progettuale é stata preceduta da una lungo periodo di analisi sociale che ha coinvolto la comunità di Klong Toey con interviste e meeting, con lo scopo di individuare le reali necessità della popolazione e le possibili modalità d’intervento: questo modo di procedere è da ritenere fondamentale per ogni tipo d’architettura che ponga realmente attenzione al contesto in cui si sviluppa, puntando a migliorarne le condizioni. L’accurata fase preparatoria e i molteplici workshop, a cui hanno partecipato anche architetti e studenti universitari, hanno permesso al team di velocizzare i tempi di costruzione, realizzando l’intera struttura in meno di tre settimane.

IL PROGETTO

L’idea di base è quella di ricreare un piccolo centro multifunzionale in grado di far fronte a diverse esigenze, anche attraverso una facile personalizzazione nel tempo. La costruzione si adegua alla geometria del vecchio campo di calcio presente, con una tribuna laterale lunga 12 metri, e con uno sviluppo in altezza su livelli differenti per compensare la sua ridotta estensione in larghezza. Date le esigue dimensioni del sito si é data notevole importanza al concetto di flessibilità: in questo modo il campo da calcio può adattarsi a sport o giochi differenti o “trasformarsi” in spazio per spettacoli e dibattiti, gli spalti laterali destinati al pubblico possono assumere funzioni diverse a seconda dell’utilizzo richiesto.

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Strutture leggere in legno sono fissate su un solido basamento in calcestruzzo in grado di ovviare alla scarsa stabilità del terreno, parapetti rossi in metallo con differenti decorazioni si alternano lungo le balconate delle tribune donando una particolare identità architettonica all’intera opera. Le chiusure a parete sono realizzate in listelli di legno o assi riciclate, con verniciature che variano dal bianco, al verde e all’azzurro. Un progetto d’illuminazione punta a garantire la possibilità di controllo della zona anche nelle ore più buie, rendendo più sicuro l’intero sito: considerata la scarsa presenza di elettricità in diverse aree del quartiere si può pensare al progetto come “la lanterna” che concretamente e metaforicamente “illumina” Klong Toey.

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Un video con tutte le fasi della costruzione:

La semplicità costruttiva e il disegno modulare consentono agli abitanti locali di apportare adeguamenti continui senza compromettere la resistenza strutturale o l’utilizzabilità generale dell’opera: in questo modo il progetto può crescere in parallelo con l’evoluzione di Klong Toey, ponendosi come un possibile fulcro per lo sviluppo sostenibile del territorio.

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Alessandro Zerbi

Alessandro Zerbi Architetto

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