Isolamento naturale: Tiny House è la prima casa fatta di funghi

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Una buona coibentazione assicura un notevole risparmio energetico ed è una condizione necessaria al raggiungimento del benessere termo–igrometrico di un edificio. Uno dei più comuni isolanti utilizzati in edilizia è il polistirene; per produrne un cubetto di 33 cm di lato, si impiegano circa 1,5 litri di petrolio, che, notoriamente, è una sostanza inquinante. La Mushroom Tiny House elude questo problema, utilizzando per il proprio isolamento un materiale completamente naturale: è la prima casa fatta con i funghi.

Isolanti naturali: la Modern Seaweed House che usa le alghe per l’isolamento termico

L’innovativo isolamento naturale nasce dalla ricerca dell’azienda americana che da anni lavora sulle potenzialità delle radici dei funghi. Dopo il successo ottenuto con l’impiego dell’eco polistirolo come materiale per l’imballaggio, l’azienda ha deciso di osare di più, realizzando una casa perfettamente isolata dal punto di vista termico.

L’esperimento si compie a Green Island, New York, dove è stata realizzata la Tiny House, una piccola casetta di poco più di 5 metri quadri, che compensa le sue piccole dimensioni con le elevate prestazioni energetiche.
Le pareti della casetta sono costituite da due strati di legno di pino tra i quali viene interposto il micelio (l’apparato vegetativo dei funghi) insieme a scarti agricoli naturali, come steli di piante e bucce di semi. Il micelio attacca tali scarti, generando, in maniera assolutamente autonoma, un composto con caratteristiche del tutto simili a quelle del normale polistirene.

Il composto completa la sua crescita nel giro di tre giorni, divenendo compatto e omogeneo, e perfettamente solidale ai due strati di legno che lo contengono. Terminato il processo di crescita il composto si asciuga e la pareti diventano del tutto simili ai pannelli isolanti strutturali (SIP), perfettamente ermetiche, termicamente resistenti, totalmente ecologiche, ignifughe e prive di COV (Composti Organici Volatili).

Inoltre, visto che nel processo di formazione del composto naturale non vengono coinvolte le spore del fungo, ma solo il suo tessuto, non sussiste alcun problema allergenico.

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“Il cuore della nostra idea di edilizia, è quello di offrire ad architetti, costruttori e consumatori la soluzione definitiva per una costruzione eco–friendly ad alta efficienza energetica e ad un prezzo molto meno costoso per la nostra salute, l’ambiente e il nostro portafogli”, ha affermato Eben Bayer, il co–fondatore dell’azienda.
Ed infatti, oltre alle ottime prestazioni in termini di sostenibilità, la piccola casa costa davvero poco: $ 0,25 per ogni “board foot”, ovvero per ogni “piede quadrato di un pollice di spessore” (pari a circa 2,35 litri di prodotto); il prezzo è simile a quello dei pannelli SIP e comunque minore rispetto al costo che avrebbe coibentare una normale parete, acquistando viti, isolamento, e pagando la manodopera.

Completata a fine giugno, la casa è stata trasportata nel Vermont, per partecipare al concorso Tiny House Fair 2013.
Inoltre, il progetto per la crescita sul posto del Mushroom insulation , così è stato battezzato il prodotto, è stato segnalato tra i primi 10 finalisti del concorso Cradle to Cradle Product Innovation Prize, una manifestazione che premia i migliori prodotti alternativi ai tradizionali materiali da costruzione. Esaminato da esperti certificatori, tossicologi della ToxServices, e professionisti costruttori della Make It Right, l’eco polistirolo è stato riconosciuto come un prodotto innovativo, ecologico e sicuro.


Marta Puleo

Marta Puleo Architetto

Rotella metrica come portachiavi, matita sempre in borsa, gira per la città sempre pronta ad appuntare qualcosa sul suo taccuino. Internet è la sua finestra sul mondo delle novità architettoniche. Ama sperimentare nuove tecniche costruttive, progetta case green e nel tempo libero si rigenera con Mojito:.il suo micione.