- scritto da Redazione
- categoria Green Economy
Internet e sostenibilità: ridurre l’impatto ambientale della connessione domestica
Negli ultimi anni si è parlato molto di sostenibilità legata ai trasporti, all’alimentazione e al riscaldamento domestico. Molto meno si è discusso di quanto l’uso quotidiano di Internet possa generare inquinamento. Eppure ogni attività online, dalla semplice email al binge-watching serale, contribuisce all’aumento delle emissioni di CO₂ e al consumo energetico globale.
Non si tratta solo di device sempre accesi o router lasciati attivi per giorni, ma anche delle immense infrastrutture digitali che lavorano dietro le quinte: server, data center, reti di trasmissione e archiviazione cloud. Tutti elementi che consumano energia in quantità sempre crescenti, spesso proveniente da fonti fossili.
Di conseguenza, ridurre l’impatto ambientale della nostra connessione diventa un’esigenza sempre più sentita e che, in parte, dipende anche dalla scelta del piano tariffario e tecnologico. Di seguito alcuni consigli per contenere consumi e sprechi.
Perché anche Internet può inquinare
Per molti, Internet è un’entità astratta e "pulita", ma in realtà dietro a ogni clic si cela un processo che consuma energia. Ogni azione online attiva una catena invisibile di eventi: i nostri dispositivi inviano richieste a data center alimentati 24 ore su 24, i dati viaggiano lungo cavi e ripetitori, i server rispondono ed elaborano, e tutto questo ha un costo energetico importante.
Se il Web fosse uno Stato, si posizionerebbe al quarto posto nel mondo per emissioni di CO₂, subito dopo Cina, USA e India. Il settore digitale è oggi responsabile di circa il 3,7% delle emissioni globali.
Un singolo server può produrre da 1 a 5 tonnellate di CO₂ l’anno, e servizi di uso comune, tipo la posta elettronica, rappresentano fino al 40% dell’impronta digitale complessiva. Tutte le azioni hanno un peso: una singola email da 1 MB può generare fino a 19 grammi di CO₂, e in tutto il mondo se ne inviano oltre 300 miliardi al giorno.
Non solo: guardare 30 minuti di contenuti equivale a un’emissione media di 1,6 kg di CO₂, cioè quanto un viaggio in auto di 6 chilometri.
Come ridurre l’inquinamento digitale in casa
Quindi cosa dobbiamo fare? Smettere di navigare? Fortunatamente, ci sono azioni quotidiane semplici ma efficaci per abbattere l’impatto ambientale delle nostre abitudini digitali, specialmente tra le mura domestiche.
Spegnere modem e router durante la notte o nei momenti di inutilizzo può sembrare banale, ma se applicato su larga scala fa la differenza. Anche disattivare il Wi-Fi sugli elettrodomestici smart quando non strettamente necessario aiuta a limitare il traffico passivo di dati.
Altro gesto concreto: limitare lo streaming in alta definizione su più dispositivi contemporaneamente. Meglio scaricare un contenuto quando possibile, piuttosto che lasciarlo in esecuzione continua. E inoltre, meglio evitare backup automatici non necessari o archiviazioni cloud ridondanti.
Attenzione anche ai dispositivi elettronici obsoleti: la loro produzione e smaltimento generano una mole crescente di rifiuti elettronici. Prolungare la vita utile dei device, preferire il mercato del ricondizionato e riciclare correttamente ciò che non si usa più è parte della sostenibilità digitale.
Scegliere la connessione giusta fa bene all’ambiente (e al portafoglio)
Infine, una delle scelte più strategiche riguarda l’offerta internet domestica. Contrariamente a quanto si pensi, una connessione “più potente” non è sempre necessaria. Anzi, un eccesso di banda inutilizzata può comportare un consumo energetico superiore e una gestione poco efficiente delle risorse digitali.
Per nuclei familiari piccoli o utenti con abitudini digitali moderate, un piano base può essere più che sufficiente. Anche la scelta del modem ha un ruolo: dispositivi di nuova generazione consumano meno e si aggiornano automaticamente per mantenere efficienza e sicurezza.
Alcuni operatori, inoltre, stanno iniziando a proporre offerte a basso impatto ambientale, alimentando parte delle loro infrastrutture con energie rinnovabili o compensando le emissioni con iniziative certificate. Per trovare questo tipo di servizi, molto in linea con le nuove esigenze del pubblico, è possibile usare delle piattaforme specializzate, ad esempio analizzando tutte le offerte internet su bollettecasa.it per selezionare quella più adatta al proprio caso.
La trasparenza su questi temi può essere un criterio di scelta valido tanto quanto il prezzo o la velocità.