8 torri futuristiche a Parigi. Il progetto di Vincent Callebaut

Anche la bella capitale francese è interessata da alcuni problemi che affliggono i grandi centri urbani e cioè la densità abitativa in costante aumento e gli alti tassi d’inquinamento. Per questi motivi, progettisti, urbanisti e architetti hanno presentato diverse idee innovative per trasformare Parigi in una città smart. Tra questi, Vincent Callebaut Architectures ha pensato ad 8 torri eco futuristiche

IL PROGETTO GRAND PARIS VOLUTO DA SARKOZY

IL PROGETTO DELLE 8 TORRI PER PARIGI

In particolare, lo studio belga Vincent Callebaut Architectures ha presentato un progetto alquanto radicale. Si chiama “2050 Paris Smart City”, ed è stata resa pubblica in occasione della presentazione del Piano energetico e climatico di Parigi che si propone di ridurre, entro il 2050, le emissioni inquinanti e nocive. Si tratta, infatti, di otto tipologie di grattacieli ultramoderni, avveniristici e molto sostenibili, con elevati standard ecologici, capaci di integrarsi nel paesaggio urbano e, in alcuni casi, divenirne la naturale prosecuzione.

MOUNTAIN TOWERS

L’idea è di prolungare in altezza i palazzi residenziali di Rue de Rivoli, triplicando le unità abitative disponibili con strutture bioclimatiche. In facciata sono previsti pannelli fotovoltaici e termici per produrre acqua calda sanitaria ed energia elettrica, disponibile anche in orario notturno e nei momenti di picco. Sui balconi ci saranno sistemi di recupero e depurazione dell’acqua, oltre a sistemi di bio compostaggio.

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ANTISMOG TOWERS

Ventitré chilometri di linee ferroviarie dismesse trasformati in una High Line che attraversa il centro parigino, con piste ciclabili, spazi verdi, orti urbani. Una serie di torri abitabili completa la proposta, dotate di un particolare sistema per filtrare l’inquinamento atmosferico e in grado di produrre energia elettrica attraverso turbine eoliche e sistemi fotovoltaici.

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PHOTOSYNTHESIS TOWERS

Si tratta del recupero della Torre di Montparnasse, dopo quarant’anni ancora oggetto di forti polemiche per la presenza d’amianto sopra i limiti di legge. La conversione dell’edificio in un parco verticale, prevede di realizzare tre torri dotate di bioreattori ad alghe sistemati in facciata che, grazie alla fotosintesi, assorbono i raggi solari e l’anidride carbonica, generando anche biomassa con la quale si produce energia termica e acqua calda per gli ambienti.

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BAMBOO NEST TOWERS

È la riqualificazione di 13 edifici nella zona di Masséna, rivestiti con bambù tridimensionale che funziona da schermo solare, forniti di pale eoliche per produrre energia e dotati di spazi per realizzare piccoli orti urbani in ciascun appartamento.

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HONEYCOMB TOWER

Anche in questo caso si tratta di una struttura aggiuntiva a nido d’ape che s’integra nell’immobile esistente, aumentando la disponibilità di alloggi, sotto forma di micro-abitazioni, nel centro parigino. Sui tetti sono installati pannelli fotovoltaici, utili anche per l’illuminazione pubblica.

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FARMSCRAPER TOWERS

La campagna in città, una delle sfide urbanistiche del ventunesimo secolo. Tre torri collegate tra loro e dotate, a ogni piano, di grandi orti per coltivare frutta e ortaggi a km zero e, nello stesso tempo, migliorare la qualità dell’aria.

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MANGROVE TOWERS

Siamo alla Gare du Nord, ampliata con strutture verticali destinate a hotel, residenze e uffici per uomini d’affari. Le facciate tubolari sono costituite da celle di Grätzel, che producono energia elettrica convertendo energia luminosa in modo molto simile alla fotosintesi.

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BRIDGE TOWERS

Un insieme di torri gemelle che collegano la parte est della città con quella ovest. Sono munite di ampie canalizzazioni che sfruttano l’energia idroelettrica dei fiumi sottostanti e pensate per un uso misto, abitazioni e spazi commerciali.

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Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.