- scritto da Violetta Breda
- categoria Progetti
Bobbing forest: il bosco che galleggia in città
La Bobbing Forest è un progetto del visual artist Jorge Bakker, colombiano di nascita e olandese d’adozione. Il progetto, chiamato “In search of Habitats” è un bosco che galleggia sull’acqua, una rappresentazione urbana della connessione di habitat differenti, tra uomo e natura. Grazie alla collaborazione di Jeroen Everaert, artista del collettivo Mothership e Britherhood, Anne van der Zwaag, storica dell’arte e Jurgen Bey, designer danese, nasce questa sperimentazione unica nel suo genere in tutta Europa, un intervento di “urban art” applicato all’ecologia nel cuore della città di Rotterdam.
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Il progetto della foresta galleggiante
In un’ansa portuale di Rotterdam, a Rijnhaven, presso Katendrecht e South Bank nasce un’area unica nel suo genere, uno spazio fluttuante e libero, fino al mare del Nord, che ospita alberi e talee dove sorgerà la Bobbing forest.
Il bosco acquatico prende vita grazie al riciclo delle vecchie boe di segnalazione, che venivano utilizzate per separare le zone di traffico portuale nell’epoca in cui il porto era ancora vitale. Al loro interno verranno impiantati alberi che verrebbero eliminati dagli spazi metropolitani.
Siobahn Burger, rappresentante del Mothership, parlando del progetto dice che: “al centro c’è il riuso intelligente dei materiali: le vecchie e affascinanti boe di segnalazione donate dal ministero dell’Ambiente e, ovviamente, gli alberi. Ci avvarremo della collaborazione di diverse università per risolvere alcuni problemi come la corretta cura delle piante e, soprattutto, il bilanciamento degli alberi – ci stiamo lavorando a pieno ritmo”.
La ricerca
Il progetto della Bobbing forest è finanziato per la maggior parte dalla Brotherhood Art Foundation e da Mothership da dove dichiarano: “Mentre la città cresce e cambia, gli alberi sono costantemente piantumati, spostati e infine rimossiuna quantità assurda di piante finiva con l’essere distrutta. Da qualche tempo a Rotterdam disponiamo di una sorta di hangar per gli alberi espunti dal territorio: la Bobbing Forest attingerà da quel polmone di ricchezza”.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici l’aiuto arriverà dall’Rdm Campus (Research, design and manufacturing), un team composto da dieci studenti che lavorano sotto la guida del dipartimento di ingegneria del comune e dalla facoltà di scienze naturali della Van Hall Larenstein University. Essi si occuperanno di umidità, temperatura, fotosintesi e manutenzione. Al momento il lavoro si concentra su venti esemplari di Olmo, una pianta autoctona, particolarmente resistente al clima variabile e ventoso dei Paesi Bassi.
IL FUTURO
Per vedere attiva questa foresta galleggiante bisognerà aspettare il 16 marzo 2016, giorno della sua inaugurazione. I tempi molto lunghi di realizzazione,dalla prima sperimentazione del 2014, sono proprio stati dovuti alle molte fasi progettuali a cui è stato sottoposto il progetto. Intanto però la Bobbing Forest è in lizza per partecipare alla riconversione verde della città, che per il 2020 vuole dimezzare le emissioni di CO2, attraverso programmi di agricoltura urbana e roof gardening.
Altre iniziative in corsa sono un campo da hockey galleggiante, una spiaggia e una casa di vetro galleggianti, uno spazio di rimessa per le barche, una piscina e una pista per wakeboard.