Promozione dell’attivismo pubblico: centro unico al mondo per sostenibilità sociale

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Il Center for the Advancement of Public Action (centro di promozione dell’attivismo pubblico), si configura come recente ampliamento del Campus del Bennigton College, sito nello stato del Vermont. Luogo di incontro di studenti, docenti e professionisti, per riflettere e discutere di temi di attualità e problematiche sociali, il complesso architettonico è esemplare di un tipo di sostenibilità diversa, nuova, cherisiede nella forte valenza etica e sociale del progetto.

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Il Centro di promozione dell’attivismo pubblico è composto da tre distinte strutture: l’edificio dei convegni, l’edificio residenziale con gli alloggi per i docenti interni e per gli ospiti e una piccola struttura chiamata la Lente. Il centro è immerso in un contesto fortemente connotato dalla presenza della natura: affacciandosi a est sulle Green Mountains, a nord su un grande prato e a ovest su un lago, il posizionamento dei volumi e la calibrazione delle proporzioni sono finalizzati a offrire visuali privilegiate sul paesaggio, presenza dominante nel contesto del Campus di Bennington.

La volontà di eliminare ogni barriera tra l’interno, costruito, e l’esterno, incontaminato, non è raggiunta solo tramite la disposizione degli edifici a creare un ampio spazio conformato a corte e aperto sul paesaggio, ma soprattutto attraverso l’impiego di materiali, alcuni dei quali sono utilizzati indistintamente per interni ed esterni: il granito nero, proveniente dal vicino lago Champlain, è stato impiegato sia per i pavimenti interni, sia per le terrazze sia per i vialetti esterni.

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La peculiarità dell’architettura risiede nella texture che fa da rivestimento alle strutture in acciaio tamponato: lastre di marmo spesse 7,5 cm e recuperate da una cava in abbandono nella vicina città di Rutland, sono ordite secondo un disegno attentamente studiato dagli architetti.

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Il rivestimento delle facciate è stato messo in opera solo dopo una paziente operazione di composizione svolta in laboratorio. Se la pietra naturale gioca un ruolo importante nel conferire al complesso quell’aura di formalità che compete agli edifici a vocazione istituzionale, è nel dettaglio che si concentra la qualità architettonica dell’intervento: i contrasti cromatici tra lastre con colorazione differente, la scelta di arretrare o avanzare rispetto al filo–facciata i singoli pezzi a creare un effetto tridimensionale, la decisione di inserire nel palinsesto così ottenuto alcuni blocchi che recano tracce di antiche lavorazioni.

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Un’attenzione particolare merita la struttura più piccola, la Lente. Luogo previlegiato di riflessione, meditazione e contemplazione, al suo interno è favorito altresì il dibattito. Vera “oasi spirituale”, le pareti blu del soffitto inquadrano il cielo, creando un deciso contrasto cromatico con le pareti perimetrali dipinte di un bianco candido e con il caldo legno di noce degli arredi. Una apertura zenitale apribile manualmente, dischiude alla vista il cielo.

Fa riflettere la scelta del Bennington College di non ottenere una certificazione ufficiale

per il complesso (sebbene la struttura sia equivalente al livello Silver della classificazione LEED – basta ricordare che due dei tre edifici beneficiano del riscaldamento geotermico).

La sostenibilità di questo intervento risiede probabilmente non tanto, in termini quantitativi, nel raggiungimento di prestazioni energetiche da parte degli edifici, quanto nell’ambizioso obiettivo di mettere a disposizione degli studenti e della comunità, locale e non, una struttura adibita esclusivamente al dialogo e al confronto sulle problematiche attuali dalla forte ricaduta sociale.

Barbara Brunetti

Barbara Brunetti Architetto

Architetto e dottoranda in Restauro, viaggia tra la Puglia e la Romagna in bilico tra due passioni: la ricerca accademica e la libera professione. Nel tempo libero si dedica alla lettura, alla grafica 3d, e agli affetti più cari. Il suo sogno nel cassetto è costruire per sé una piccola casa green in cui vivere circondata dalla natura.