Architettura sostenibile a Istanbul e in Turchia. Edifici eco e pratiche costruttive

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Come ben sappiamo Istanbul è la città capofila dell’attuale sviluppo della Turchia: una megalopoli di 13 milioni di abitanti, dal fastoso passato e ricca di storia, attualmente interessata da una forte crescita in termini economici, sociali ed urbani; è anche una delle candidate per le Olimpiadi del 2020. Si sa che le città in crescita, solitamente, costituiscono un modello da prendere ad esempio e seguire: allora perché non dare

uno sguardo allo stato dell’arte della progettazione sostenibile ed ai suoi processi in questo paese?

LA NORMATIVA TURCA E L’IMPEGNO DEI PROFESSIONISTI

Ormai in tutto il mondo sono noti i problemi del surriscaldamento globale e del cambiamento climatico: nel campo della progettazione sono di larga diffusione i parametri rispettosi dell’ambiente, che riducano l’impatto causato dagli edifici. È diffuso in molte nazioni l’uso dei protocolli ambientali ed i loro sistemi di valutazione; le equipe di esperti nel settore sviluppano ed aggiornano continuamente linee guida per la progettazione; esiste ormai da tempo un vero e proprio apparato normativo sull’efficienza energetica. Tutto ciò costituisce un efficace strumento per la realizzazione d’interventi ottimali in ottica sostenibile ed ecologica.

Anche in Turchia esiste un apparato normativo, e sempre più spesso clienti, fruitori, investitori e progettisti sono sensibili ai temi ambientali, la sostenibilità, l’uso di energie rinnovabili e materiali riciclati, etc, anche se ancora c’è tanto da lavorare per raggiungere risultati ottimali.

Gli ordini professionali hanno apposite sezioni che si occupano di questi temi: quello degli Architetti ha formato un gruppo di lavoro che si occupa della valutazione d’impatto ambientale ed uno che si occupa di Architettura Ecologica ed efficienza energetica negli edifici; quello degli Ingegneri ha una sezione dedicata all’efficienza energetica.

Anche le riviste di settore ed i siti più affermati iniziano a diffondere ed istruire sui temi sostenibili, i vari protocolli di certificazione ambientale, la mobilità sostenibile e tanto altro.

Sempre più spesso nascono studi di progettazione bioclimatica e sostenibile che concepiscono con i giusti criteri l’edificio, sin dai primi passi progettuali, o che forniscono la consulenza ambientale agli studi di architettura classici.

Insomma: il mondo dell’edilizia Turco guarda con curiosità questi aspetti, che si inseriscono solo ora nel processo progettuale, anche se purtroppo nel mercato ancora non mancano le mere speculazioni edilizie. La spinta arriva dall’esterofilia dei grandi studi e dalla voglia delle istituzioni e degli investitori di competere a livello internazionale. La Turchia fa riferimento comunque ai protocolli internazionali.

ARKIPARC 2013: UN’OCCASIONE PER DIBATTERE SUI TEMI DELLA SOSTENIBILITÁ

Un’importante occasione di confronto e per comprendere la direzione che ha preso lo sviluppo delle città è stato l’ArkiPARC 2013: due giorni di conferenze tenutesi il 10 e l’11 Aprile scorsi, con ospiti di rilievo a livello nazionale ed internazionale. In questa occasione la sostenibilità è stata al centro dell’attenzione.

I temi su cui ci si è soffermati sono stati: la qualità degli spazi urbani e la presenza di verde pubblico attrezzato, l’uso del suolo, i trasporti e la mobilità urbana sostenibile. Infatti è innegabile che Istanbul, essendo una megalopoli dall’estesissimo territorio, sia una città complessa, caotica, con alti livelli d’inquinamento acustico e dell’aria, sovrappopolamento e carenza di spazio verde pro–capite. In questo quadro si sono svolti una serie di dibattiti in cui si è analizzata la realtà in maniera critica, gettando le basi per una proposta di cambiamento.

CERTIFICAZIONE AMBIENTALE: ALCUNI EDIFICI, ESEMPI DI BUONE PRATICHE

Nello specifico è nata una sezione turca del Green Building Council per la promozione della bioedilizia e per garantire la diffusione dei temi ambientali tra architetti ed ingegneri, creare linee guida da seguire ed ottenere standard comuni da cui partire.

Gli edifici che hanno conseguito una certificazione sono ancora pochi, ma di grande prestigio. Questo comporta la loro visibilità, quali modelli da seguire per edifici e complessi di futura costruzione. La qualità ecologica è ancora considerata un lusso da sfoggiare, non una responsabilità verso l’ambiente o le generazioni future.

Esponiamo brevemente gli interventi piu interessanti di questo ultimo periodo.

Campus Universitario di Ozyegin

Progettato dallo studio internazionale RMJM – B–Design, esperto nella progettazione dei più grandiosi ed importanti campus a livello mondiale, per l’Università di Özyeğin, il nuovo campus universitario d’ingegneria di Altunizade (Istanbul) ha vinto il Premio all’ArkiPARC 2013 come miglior complesso sportivo universitario, ed ha conseguito una certificazione LEED Gold.

Situato in prossimità del nuovo ponte che sarà costruito sul Bosforo, l’edificio, il primo turco ad essere stato in lizza per ottenere una certificazione LEED, è un campus di 127.000 mq, composto da moderne aule attrezzate, laboratori di ricerca tecnologicamente avanzati, un teatro, un auditorium dalla capienza di 350 persone, 1.500 mq destinati a biblioteca, residenze per studenti, ed infine un centro fitness: un’offerta completa per gli studenti, che, oltre alla possibilità di studiare, hanno a disposizione aree sociali, culturali e sportive. Caratteristiche architettoniche del campus sono l’importanza attribuita alla luce, la trasparenza dell’involucro, e la presenza continua di materiali naturali; è concepito con criteri di flessibilità e modularità.

Eyup OfisPark

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La progettazione, affidata al famoso studio di architettura turco Emre Arolat, ha conseguito la certificazione per lo sviluppo immobiliare US Green Building Council LEED Gold (LEED–CS 2.0, Oro). Sono state seguite le norme Ashrin 90,1 (standards americani Building Energy Efficiency), che garantiscono un immediato risparmio energetico del 24%.

Gli edifici del complesso, destinati ad affari, sono stati concepiti attorno ad una corte centrale, per sfruttarne i vantaggi; sono stati applicati principi di sostenibilità. Il complesso sorge in una zona industriale, per cui è stata prevista la riconversione dell’area e la bonifica dei terreni. Si sono preferiti sistemi di condizionamento efficienti, collocati nell’area centrale che servano tutti gli edifici in maniera ottimale. Gli impianti impiegano gas ecologici privi di ozono.

L’involucro è stato studiato per garantire alte prestazioni energetiche e minime dispersioni termiche. Le bucature sono state progettate per assicurare un livello d’illuminazione naturale ottimale all’interno e una dispersione del calore minima.

Sono stati seguiti i criteri per la Qualità dell’aria interna ASHREA, che oltre a garanire gli standard per il ricambio d’aria con un adeguato sistema di aspirazione, danno anche indicazioni riguardo l’impiego di materiali e sostanze (verinici, adesivi, …) privi di agenti chimici tossici e gas. Si arriva ad un risparmio d’acqua potabile pari al 30%, grazie all’uso di prodotti e sistemi ad alte prestazioni. Tutta la progettazione ha seguito il metodo della simulazione con adeguati software, prevedendo il consumo energetico annuale degli edifici.

Per concludere si può affermare che, sulla base dei criteri stabiliti dall’American ASHREA, il consumo energetico totale annuo, in kWh, è diminuito del 24%.

# 35 Street

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Il complesso a destinazione residenziale, è stato progettato da Teğet Mimarlık, ed ha ottenuto il certificato BREEAM Internazionale 2010 Special, con valutazione “Molto buono”.

Il progetto, collocato nella regione di Smirne, garantisce un miglioramento delle prestazioni energetiche del 50%. L’approccio ecologico ed il risparmio energetico sono stati al centro di progettazione e realizzazione, contando su un sistema strutturale in acciaio riciclato al 90%. È stato ridotto al minimo l’impiego di materiali e si è cercato di produrre il meno possibile materiale di scarto, seguendo i principi di chiusura del ciclo di vita dei materiali. Si prevede di impiegare vegetazione endemica per gli spazi verdi.

Siemens GOSB Plant

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Lo studio Seyaş ha progettato per Siemens un edificio a destinazione industriale, che ha ottenuto la Certificazione LEED NC 2.2 Oro. Le fasi di progettazione, approvvigionamento e costruzione del complesso edilizio hanno seguito i criteri della bioedilizia. Si è teso a ridurre l’inquinamento ambientale causato dalle attività di costruzione, al fine di prevenire l’erosione del suolo, l’inquinamento delle acque, attraverso un adeguato programma di progettazione e realizzazione. Si è cercato di ridurre anche l’inquinamento luminoso, sono stati applicati sistemi automatizzati e si è sfruttato l’elevato livello di luce diurna, per limitare l’uso di energia elettrica. L’acqua calda sanitaria viene prodotta grazie a pannelli solari collocati sul tetto. Il 35% del materiale da costruzione è costituito da prodotti provenienti da riciclo. Infine sono stati applicati gli standard ASHRAE 62,1–2004 per la qualità dell’aria interna e garantire un adeguato livello di confort.

Hilton Garden Inn Istanbul Golden Horn

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Progettato dallo studio TECE Mimarlik, l’albergo si trova nel Corno d’Oro, ad Istanbul, ed è il primo nel suo genere in Turchia ad essere in possesso di una certificazione LEED NC v2009, Oro. L’edificio è stato concepito per garantire il massimo risparmio energetico: massimi apporti di luce naturale, evitando per quanto possibile l’uso di luce artificiale; uso di sistemi d’automazione; impiego di pannelli solari integrati in copertura per la produzione di acqua calda sanitaria. Si è, così, raggiunto un risparmio energetico del 23%. Si è raggiunto un risparmio d’acqua potabile del 40%, grazie all’uso di acqua piovana, la scelta di vegetazione che richiede poca acqua e l’applicazione di sistemi d’irrigazione efficienti. I materiali utilizzati sono di alta qualità e di origine naturale: il 30% proviene da processo di riciclo e riutilizzo delle risorse ed il 30% è di provenienza locale. Infine sono stati seguiti gli standard ASHRAE per garantire i ricambi d’aria adeguati secondo le destinazioni d’uso degli spazi. Si è tenuto conto di misure per ridurre l’inquinamento dell’aria e dell’acqua.

Questi sono solo alcuni esempi di applicazione dei protocolli ambientali in Turchia. Ci auguriamo che questa nazione punti sempre più su questo tipo di sviluppo e sia in grado di garantire un miglioramento delle sue città.





Rosaria Agueci

Rosaria Agueci Ingegnere Edile ed Architetto

Ingegnere edile-architetto per professione, girovaga e curiosa per carattere. Lavora nella bella isola sarda, dove nel tempo libero può godere della natura incontaminata e dedicarsi agli aspetti green della cooperativa “Greetings from Alghero”, di cui è socia cofondatrice.