- scritto da Ambra Fasano
- categoria Criteri Progettuali
Quanto pesa l’edilizia nelle emissioni dei gas serra?
e insostenibile da arrivare ad un punto di non ritorno.
Si passa, cioè, dalla perdita delle stagioni miti al sempre più accentuato sbalzo climatico tra estate ed inverno, quest’ ultimo sempre più breve; dall’avanzare della desertificazione nelle aree equatoriali allo sciogliersi dei ghiacciai polari; dall’estinguersi di certa fauna, al continuo emigrare di talune specie di animali; dall’impoverimento delle sostanze insite nel terreno alla crisi economica dei prodotti agricoli; dall’esaurimento dei grandi pozzi di petrolio alla corsa per lo sfruttamento di quelli piccoli ad ogni costo. E l’elenco potrebbe ancora allungarsi!
E’ un grave dissesto ambientale con ricaduta sia sull’economia che sull’attuale situazione sociale. La corsa all’immediata acquisizione di materie prime e la loro indiscriminata gestione hanno cancellato ogni prospettiva di sviluppo a medio e lungo termine quando, invece, è proprio in quella direzione che si dovrebbe guardare.
Non si può più essere ciechi di fronte a dati statistici che denunciano un aumento considerevole del quantitativo di gas serra derivato dall’uso di fonti energetiche fossili, nonostante il Protocollo di Kyoto avesse cercato di porre un freno a tali consumi sin dal 1990!
La grave percentuale che ricopre il settore edile deriva:
- dalla produzione dei materiali da costruzione
- dalla realizzazione degli organismi edilizi
- dalla gestione energetica residenziale
Si devono dare risposte urgenti e concrete al problema come la realizzazione di abitazioni che adottino sistemi alternativi a quelli in uso: dall’adozione di tecnologie e accorgimenti architettonici più o meno semplici per il risparmio delle risorse all’acquisizione energetica da fonti rinnovabili. Si può fare molto, si deve fare di più!