Feng-shui: architettura e design per l’armonia tra uomo e natura

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Il mondo occidentale, seppur a piccoli passi, inizia a scoprire e valutare vecchie filosofie orientali che pongono al centro della loro concezione l’uomo e la natura, tra le quali il feng–shui. Questa antica filosofia cinese racchiude in sé una serie infinite di assiomi che passano tutti dalla consapevolezza che la Terra è subordinata al volere del cielo. Il termine occidentale che più si avvicina al concetto di Feng–Shui è la geomanzia

(conoscenza della Terra) che di fatto non è altro che un piccolo aspetto della filosofia cinese. Il Feng–Shui ci richiama infatti allo studio delle proporzioni, all’attenzione per il dettaglio, ad una progettazione non casuale quasi a sovrapporsi con la più occidentale cultura del Rinascimento.

IL FENG–SHUI E L’ARCHITETTURA
Per il taoismo, all’origine del Feng–Shui, la scelta di un sito edificabile è una fase delicatissima e importantissima: bisogna considerare i venti che ne determinano il clima, la morfologia del territorio e la presenza o meno di corsi d’acqua. Non di secondaria importanza è la teoria dei cinque elementi, in antitesi con la teoria aristotelica che ne enumera solo quattro.
I cinque elementi e il rapporto uomo–natura
Nella visione cinese il soffio vitale (ch’ì) è all’origine del principio di Yin e Yang, che a sua volta determina i cambiamenti climatici e quindi le quattro stagioni , le cui interazioni originano i cinque elementi. Difficile spiegare le infinite reciprocità tra lo Yin e lo Yang, tra le quattro stagioni e i cinque elementi , ma è basilare capire che una corretta interazione tra questi elementi è portatrice di armonia, benessere e salute sia per l’uomo che per l’ambiente.
Per i cinesi non esiste una configurazione perfetta nel rapporto uomo–natura ma semplicemente un’accettazione dei cambiamenti naturali cooperando con essi nel reciproco interesse. Questo forse potrebbe spiegare la nostra esigenza, nel tempo, di effettuare dei cambiamenti nella disposizione dei mobili nelle nostre case.

IL FENG SHUI E L’INTERIOR DESIGN

L’energia infatti per il Feng–Shui è in continuo movimento e il compito di un buon interior designer è veicolarla nella giusta direzione. E con questa consapevolezza potremmo spiegare perché sentiamo l’esigenza di avere un ingresso di casa ampio e ben luminoso, se fosse piccolo l’energia rimarrebbe imprigionata senza avere la possibilità di ossigenare le altre stanze. Potremmo capire il motivo che ci porta a prediligere un appartamento con molte finestre, con poche porte, con ampi spazi privi di fronzoli e suppellettili inutili. Nel Feng–Shui non esistono regole rigide dal momento che il suo studio pone al centro della sua ricerca le abitudini delle persone che abiteranno l’appartamento. Le regole generali che si possono enunciare, specificatamente all’interior design, sono quindi valide in assoluto in quanto figlie del buon senso.
Il soggiorno
Il soggiorno, luogo di ritrovo familiare, dovrà essere essenziale e accogliente e bisognerebbe evitare di ostruire porte e finestre con gli arredi. Inoltre sarebbe preferibile posizionarlo a sud o comunque nella zona della casa che gode del miglior panorama.
La cucina

La cucina, in cui entrano in forte collisione i due elementi fuoco–acqua, è lo stomaco della casa e la sua collocazione ideale, seppur di difficile applicazione, sarebbe il centro dell’appartamento.
La camera da letto
Particolare attenzione viene data alla disposizione della camera da letto, stanza in cui spendiamo quasi un terzo della nostra vita. E’ bene che si trovi nella seconda parte della casa, preferibilmente ad est per poter godere dell’alba. E’ preferibile che il letto non si trovi difronte alla porta perché si sarebbe in balia delle forze energetiche, le quali potrebbero essere anche non positive.

I MATERIALI
Per quanto riguarda i materiali il Feng–Shui non è rigido come si potrebbe pensare infatti c’è un adattamento alle circostanze odierne. L’importante è senz’altro avere estremo riguardo all’equilibrio della forma e funzionalità dell’oggetto.

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IL FENG SHUI COME FILOSOFIA DI VITA
Una corretta applicazione del Feng–Shui può correggere degli squilibri e oltrettutto coincide con i rimedi più economici dell’interior design. E’ riduttivo tradurlo come un metodo progettuale in quanto esso è più propriamente una filosofia di vita. Forse per comprenderne meglio le potenzialità sarebbe doveroso da parte dell’uomo moderno prendere coscienza delle rovinose condizioni del nostro pianeta e restituire al mondo dell’architettura la sua reale essenza: progettare per l’uomo ma anche per l’ambiente, tenendo a cuore le interazioni tecnosociali tra abitante e abitazione facendo valutazioni sì di costi ma anche di sostenibilità e durevolezza. Questa è la ragione per la quale il progettista del XX secolo opera sempre banalmente e solo a volte meravigliosamente. Egli deve, oggi più di ieri, veicolare la propria creatività al fine di migliorare la qualità della vita dell’uomo e dell’ambiente, e per raggiungere questo traguardo deve senza dubbio abbandonare edificazioni casuali anche attingendo da vecchie filosofie orientali.
L’attenzione del Feng Shui per la disposizione delle stanze, per la costruzione di un edificio, per il rapporto interno–esterno è la stessa che ebbero molti architetti e pensatori del passato tra i quali Vitruvio, Alberti, Palladio i quali ritenevano dovesse esistere ad ogni costo un’armonia tra i vari elementi architettonici i quali non erano altro che mera imitazione della natura. Tommaso d’Aquino parla dell’opera d’arte come di una metafora del cosmo divino e di come la perfezione, la misura e la chiarezza siano presupposti della bellezza. L’avvento delle avanguardie figurative ha senza dubbio scardinato questo tipo di visione nel campo dell’arte e specificatamente nell’architettura. Ed è così che gli architetti del XX secolo vivono all’ombra dei cinque punti dell’architettura di LeCorbusier (pilotis, il tetto–giardino, la pianta libera, la finestra a nastro, la facciata libera) dimenticando troppo spesso la vera essenza di ogni buon progetto: l’armonia dell’uomo con la natura.












Elena Casolino

Elena Casolino Architetto

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