Edifici scolastici riveduti e corretti: come tutelare bambini e ragazzi

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Il nuovo anno scolastico è appena iniziato e puntualmente si ripresentano i soliti problemi di degrado e fatiscenza in molte scuole italiane. Aule sovraffollate, bagni sporchi e palestre poco sicure per non parlare di pavimenti sconnessi, distacchi d’intonaco, finestre rotte, mancanza di applicazione delle norme di sicurezza. In queste condizioni la salute fisica, psicologica e sociale degli studenti non è in alcun modo tutelata,

è quanto affermano gli esperti della Società Italiana di Pediatria chiamati a redigere un elaborato commissionato dagli amministratori dell’Aquila che, dopo il terremoto del 2009, dovevano ricostruire interi edifici.

Lo studio fornisce chiare indicazioni su come riorganizzare gli spazi didattici e ricreativi per fornire a ragazzi e insegnanti condizioni di benessere psico–fisico poiché il tempo trascorso sui banchi va da quattro a otto ore al giorno per almeno dieci anni e nel settore vi lavorano dieci milioni di persone distribuite in 42.000 edifici scolastici.

Le sollecitazioni ambientali provocano una stimolazione a vista, udito, odorato e tatto; se per lungo tempo manca la qualità dell’ambiente, possono nascere irritabilità, cefalea e persino conflittualità con i compagni di classe. Come intervenire allora a difesa di una sana permanenza fra le pareti di scuola?

I COLORI
Il documento dei pediatri parte dalla cromoterapia indicando i colori necessari a creare un idoneo luogo di studio, ad esempio dipingere di un colore differente la parete che sta dietro la scrivania dell’insegnante per attirare l’attenzione degli studenti, in mensa le tonalità devono essere “rassicuranti” e andare dal beige al verde salvia per evitare sprechi di cibo e giochi violenti. Nella scuola materna meglio preferire colori, ovviamente bio, come salmone, rosa o giallo, alle superiori verde o blu per aiutare la concentrazione.

LA QUALITA’ DELL’ARIA E DEGLI SPAZI
La temperaturadeve restare intorno ai venti gradi evitando che il calore si concentri a terra, l’aria deve essere sempre pura e filtrata da tutte le possibili sostanze tossiche che possono sprigionarsi (per esempio dagli arredi), gli infissi devono essere a prova di rumori esterni, il progetto di banchi e sedie deve favorire una corretta postura. Il vecchio corridoio del secolo scorso, con le classi affacciate su un lato e teatro di forti rimbombi durante i minuti dell’intervallo, va sostituito con spazi modulari connessi fra loro che consentano di spostarsi da un’attività a un’altra senza troppe barriere. Utili le lezioni di educazione ambientale unite a coerenza nella scelta di materiali riciclati, legno proveniente da foreste a ricrescita programmata e la presenza di contenitori per la raccolta differenziata.

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LA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
Infine la progettazione: nel caso di nuove costruzioni occorre accertarsi che l’edificio possa essere raggiunto a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici dalla maggior parte degli studenti e che si trovi distante il più possibile da grandi arterie trafficate.

La Società Italiana di Pediatria ha invitato il Ministero dell’Istruzione ad adottare le stesse regole su tutto il territorio nazionale. Ci auguriamo che questa voce sia ascoltata.

Fonte | Repubblica.it













Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.