Ecologia e salute in casa: i rischi fra le pareti domestiche e le soluzioni

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I materiali di cui sono composte le nostre abitazioni, compresi gli arredi, non sempre garantiscono una vita domestica sana e salutare; al contrario, contribuiscono in modo caratteristico a inquinare l’aria di casa. Lo evidenziano i risultati di una ricerca che ha controllato per un anno la concentrazione di benzene

all’interno di unità abitative in sei città europee (Anversa, Atene, Copenaghen, Murcia, Padova e Rouen). Questa sostanza è presente in maggiori quantità nell’aria delle città più meridionali ma si concentra in livelli più alti nelle case nordiche, dove si fa maggior uso di moquette, carta da parati, legno di pino e abete, più assorbenti rispetto a ceramica, marmo e muratura diffusi al sud.

Molti sono gli elementi nemici della salute e spesso producono sintomi generici come disturbi delle vie respiratorie, infiammazioni oculari e indebolimento delle difese immunitarie. Come al solito a farne le spese sono i soggetti più deboli, bambini e anziani.

Ma vediamo da vicino tutte le possibili fonti di rischio presenti nelle nostre case:

ONDE ELETTROMAGNETICHE
Vengono emesse da apparecchi elettrici come televisori, lampade, computer, cellulari, microonde, cordless, antenne, anche se spenti ma con la spina inserita nella presa. Di recente è stata descritta una sindrome da ipersensibilità elettrica, causa di mal di testa e insonnia mentre non sono ancora chiari i danni a lungo termine ma sembra che possano provocare sterilità maschile, leucemie, tumori cerebrali e al seno, Alzheimer. La precauzione migliore è quella di spegnere tutti gli apparecchi, stare ad almeno due metri dagli elettrodomestici ed evitare radiosveglie accanto al letto.

FORMALDEIDE
Irritante per le mucose
e potenzialmente cancerogena, dall’odore acre, si trova in vernici, resine, adesivi, legno truciolato, moquette, tappezzerie, ma anche in cosmetici, detergenti e deodoranti. E’ bene quindi acquistare arredi con certificazione E1 a basso contenuto di formaldeide e ventilare spesso i locali durante e dopo le pulizie.

BIOCIDI
Portatori di infiammazioni cutanee e delle mucose oltre che elementi di rischio per malattie degenerative, sono sostanze chimiche usate per proteggere il legno dai tarli e dalle industrie conciarie e di cellulosa come antimuffa. Hanno la peculiarità di persistere lungamente nell’ambiente.

POLVERE E PARTICELLE
La polvere domestica può provocare infiammazioni e allergie perché costituita da pulviscolo atmosferico, dai residui della combustione di impianti di riscaldamento, da pollini, muffe, microrganismi e residui organici e animali. Nel periodo invernale la situazione peggiora perché il riscaldamento degli edifici asciuga la mucosa del naso impedendole di fare da filtro. La soluzione è quella di installare un piccolo depuratore e un umidificatore che filtrano l’aria e mantengono l’umidità sopra il 40%, oppure preferire un rimedio naturale dato da piante e fontanelle.

ACARI

Sono microrganismi che si annidano ove ci sia presenza di polvere e di residui organici, in particolare nei materassi, tappeti, coperte e lenzuola o nelle cucce degli animali domestici. I loro escrementi, se inalati, possono provocare reazioni allergiche perciò il consiglio è di evitare la moquette preferendo pavimenti in ceramica, eseguire intonaci in calce naturale, curare l’igiene dei locali ed esporre con frequenza lenzuola e materassi al sole.

GERMI E BATTERI
Legionella, Staphilococcus aureus, Trichomonas, Candida albicans sono batteri e funghi che proliferano in ambienti umidi come le vasche per deumidificare di cui sono dotati gli impianti di condizionamento e che, in assenza di un’adeguata e costante manutenzione, favoriscono la moltiplicazione e la diffusione, tramite il flusso d’aria, di microrganismi. Occorre ventilare sempre i locali, specialmente se vi si rimane a lungo e accertarsi che umidificatori o fontanelle abbiano la componentistica in rame in modo da evitare la proliferazione di Legionella.

FUMO DI SIGARETTA

Questa fonte inquinante è molto pericolosa negli ambienti chiusi per la ricchezza di componenti tossici, cancerogeni, irritanti o mutageni. Inoltre persiste in sospensione per diversi giorni ed è possibile disperderla solo con una ventilazione energica e la pulizia costante dei portacenere. Alcune piante come il Ficus Beniamina e la Dracena Marginata riescono ad assorbirne una buona parte e nel frattempo umidificare l’ambiente ma la precauzione non è risolutiva.

IDROCARBURI AROMATICI
Alcuni tipi di collanti usati per la moquette contengono benzene e stirene, due sostanze pericolose tanto da arrecare danni, a lungo termine, al sistema nervoso. Il benzene proveniente dallo smog è trattenuto nella carta da parati e nella moquette, che lo rilasciano gradualmente negli ambienti. Si deve cercare di evitare di usare vernici di origine petrolchimica sostituendoli con quelle a base di resine vegetali.

GAS RADON

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E’ un gas ad alta radioattività emanato da alcuni tipi di terreni e rocce (basalti, graniti, lave, tufi, pozzolane), penetra attraverso fessure e piccoli fori delle cantine e dei piani seminterrati, ristagna negli ambienti ed è potenzialmente cancerogeno per le vie respiratorie e i polmoni. Realizzando un’intercapedine ventilata a livello del terreno, si impedisce al radon di salire nei locali mantenendo anche un giusto grado di umidità.

MATERIALI FIBROSI
La lana di roccia, la lana di vetro e la lana minerale sono tutti materiali utilizzati in edilizia per l’isolamento e le controsoffittature, ma, con il tempo subiscono una disgregazione disperdendo microfibre che, se inalate, sono inglobate nelle mucose provocando irritazioni alle vie respiratorie, agli occhi e cutanee. Anche l’amianto fa parte di questa categoria e, nonostante sia stato messo al bando da tempo, è ancora presente in diverse costruzioni. Una buona soluzione è sistemare i materiali fibrosi “liberi” all’interno di altri materiali innocui che ne impediscono la dispersione.

GAS TOSSICI
Il monossido di carbonio è senz’altro il più dannoso per la nostra salute. Viene prodotto dai motori delle auto, dalla combustione di stufe a legna, a carbone o a gas, dal fumo di sigaretta, dai fornelli a gas. Se inalato, provoca un impoverimento dell’ossigeno nel sangue con debolezza, spossatezza, vertigini, sino ad arrivare alla morte. Attualmente le normative di sicurezza per gli impianti prevedono aperture adeguate e obbligatorie verso l’esterno per garantire un ricircolo d’aria ed è buona abitudine eseguire una costante manutenzione degli apparecchi a gas.













Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.