Perché usare il BIM per la progettazione architettonica

I vantaggi del BIM nella progettazione architettonica

Il BIM (Building Information Modeling) è diventato uno strumento utilissimo agli architetti e a tutti i professionisti della progettazione architettonica. Ma cos’è e perché usare il BIM per la progettazione architettonica?

I 6 motivi principali per cui usare il BIM per la progettazione architettonica possono essere riassunti così:

  • capacità di fornire informazioni al di là di quelle geometriche (costi, materiali, impianti, manutenzione, prestazione energetica…)
  • capacità di fornire informazioni per ogni fase di vita dell’edificio
  • possibilità di condivisione in tempo reale con tutti gli stakeholders
  • risparmio di tempo
  • risparmio economico
  • obbligo di utilizzo per gli appalti pubblici (dal 2025 senza limite di importo)

In ultimo, vedremo anche quali software si usano per la progettazione BIM. La possibilità di sfruttare le potenzialità del BIM con diversi software (Archicad, Revit, AllPlan…) potrebbe essere considerato il settimo vantaggio nell’utilizzo del BIM nell’architettura.

Per comprendere queste motivazioni per cui usare il BIM per la progettazione architettonica, partiamo dalle basi…

Cos’è il BIM

BIM sta per “Building Information Modeling” (letteralmente modello informativo dell’edificio) ed è “la rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto” (definizione del NIBS, “National Institutes of Building Science”). L’oggetto, nel caso della progettazione architettonica è rappresentato dall’edificio.

I vantaggi dell’utilizzo del BIM nella progettazione architettonica

Avendo individuato 6 vantaggi principali nell’utilizzo del BIM nella progettazione architettonica, vediamoli nel dettaglio:

1. capacità di fornire informazioni al di là di quelle geometriche

Il modello informativo dell’edificio contiene tutta una serie di informazioni utili. Ad esempio, per la fase di progettazione architettonica, le informazioni contenute nel modello digitale sono di tipo geometrico (dimensioni, aree, volumi), materico (tipologia di materiali di ogni componente), di costi, prestazioni energetiche. E con l’intervento degli specialisti (ingegneri strutturali, impiantisti, paesaggisti etc), il modello si presta ad incorporare informazioni circa le strutture, gli impianti e ogni altro input dei consulenti coinvolti.

Ed è proprio la capacità del modello di raccogliere informazioni che vadano al di là delle semplici caratteristiche geometriche (tipiche dei disegni al CAD cui gli architetti sono/erano abituati) che spiega il primo dei motivi per cui usare il BIM per la progettazione architettonica.

2. capacità di fornire informazioni per ogni fase di vita dell’edificio

Ma le informazioni raccolte dal modello non si fermano alla fase progettuale e si estendono a tutte le fasi di vita dell’edificio: per le fasi successive, quali la realizzazione, la manutenzione e perfino la demolizione e smaltimento dell’edificio, il modello digitale contiene informazioni preziosissime quali la tempistica di cantiere, la sicurezza, le necessità di manutenzione di ogni elemento e la quantificazione dei rifiuti da demolizione.

E’ chiaro quindi come il BIM vada inteso come una metodologia operativa, le cui potenzialità possono essere sfruttate in ogni fase della vita di un edificio.

3. possibilità di condivisione in tempo reale con tutti gli stakeholders

Tra i punti di forza del BIM e uno dei principali vantaggi, è la sua accessibilità, che facilita la collaborazione tra tutte le parti coinvolte. Ognuno degli stakeholders impegnati nel progetto (ingegneri, impiantisti, consulenti della sicurezza, costruttore, cliente…) può visionare il progetto in qualsiasi momento ed incorporare i propri contributi (aggiornamenti sulle strutture, modifiche impiantistiche…) così che ogni professionista possa sempre avere a disposizione la versione più aggiornata del progetto.

Oltre ad essere un’enorme comodità, questo aspetto riduce i margini di errore dovuti ad informazioni obsolete e scambi di progetti ed informazioni tra le parti.

4. risparmio di tempo

Usare il BIM per la progettazione architettonica si traduce in enormi risparmi di tempo da parte degli architetti. I risparmi di tempo derivano dai mancati scambi continui di documenti con i consulenti (che possono aggiornare autonomamente i componenti di propria competenza all’interno del modello) e dalla possibilità di evidenziare incongruenze progettuali e punti in cui il progetto architettonico e quello degli specialisti di altre discipline mostrano un conflitto (come per esempio, banalmente, un tubo che passa in una trave strutturale o un pilastro posizionato al centro di una porta).

5. risparmio economico

Il risparmio di tempo si traduce immancabilmente in risparmio economico. Ma l’economia dei costi deriva anche dal fatto che il BIM consente di studiare profondamente il progetto in ogni suo aspetto ed analizzarlo a fondo prima di proseguire alla fase successiva.

6. obbligo di utilizzo del BIM per gli appalti pubblici

Il BIM negli appalti pubblici è stato introdotto relativamente recentemente (2014) e si è sviluppato con estrema velocità.

Le tappe del decreto per l’introduzione del Building Information Modeling negli appalti pubblici italiani seguono il principio di progressività:

  • Dal 1° gennaio 2019 è obbligatorio usare il BIM per gli appalti pubblici con valore pari o superiore a 100 milioni di euro;
  • Dal 1° gennaio 2020 è obbligatorio per gli appalti con valore pari o superiore a 50 milioni di euro;
  • Dal 1° gennaio 2021 l’obbligo è esteso ad appalti dal valore pari o superiore a 15 milioni di euro;
  • Dal 1° gennaio 2022 l’obbligo è esteso alle opere di importo a base di gara pari o superiore alla soglia di cui all’art. 35 del Codice dei contratti pubblici;
  • Dal 1° gennaio 2023 la soglia si abbassa a 1 milione di euro;
  • Dal 1° gennaio 2025 sarà obbligatorio per ogni nuova opera.

Quali software si usano per la progettazione in BIM?

Il progresso digitale nella professione dell'architetto è rapidissimo. I software che integrano la metodologia BIM sono diversi. I migliori software che si usano per la progettazione in BIM sono:

  • Archicad
  • Revit,
  • AllPlan.

Archicad è una piattaforma realizzata da Graphisoft, che affonda le sue radici nel lontano 1982, quando era stata pensata per Apple Macintosh. Archicad viene utilizzato da urbanisti, architetti e designer per migliorare i processi di lavoro. Le sue soluzioni in CAD sono pensate per soddisfare tutti gli aspetti del processo di progettazione. È stato creato per integrarsi alla perfezione con il metodo BIM, senza trascurare le esigenze dei progetti in 2D e 3D. Il valore e la diffusione di Archicad sono dati dal grande numero di utilizzatori del software, ben 150mila in tutto il mondo.

Revit è stato creato per gli ingegneri, i designer, gli appaltatori, gli architetti paesaggistici MEP e per diverse altre figure professionali. L’approccio di tale piattaforma offre modelli per la pianificazione, la progettazione e la costruzione di edifici. Il valore di Revit risiede nell’inclusione di strumenti per il lavoro di diverse categorie di professionisti, nella collaborazione possibile all’interno del software (il che riduce notevolmente il margine di errore nella progettazione) e la presenza di BIM 360 Design, una soluzione basata sul cloud per la gestione dei dati ovunque e in qualsiasi momento.

AllPlan è un software particolarmente consigliato per la progettazione architettonica anche in grandi livelli di dettaglio. La sua tecnologia è basata sul cloud per consentire di interagire in tempo reale con il mondo delle costruzioni.

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Bianca Pagliolo

Bianca Pagliolo Architetto e BIM Specialist

Con i software di modellazione è stato amore a prima vista, il BIM la scoperta rivelatoria che ha segnato una svolta nella sua carriera.
Spettinata e stravagante nella vita reale, meticolosa e rigorosa in quella digitale.
Ha una passione per i libri antichi e i mappamondi.