- scritto da Antonia Guerra
- categoria Leggi e decreti
Classificazione energetica degli edifici
Come già accade per gli elettrodomestici, ora anche gli edifici, in relazione alle emissioni di gas serra e ai consumi di energia, sono suddivisi in classi energetiche, dalla A+ alla G.
Gli edifici di classe A, sono quelli che garantiscono il comfort ambientale consumando poco combustibile ed è per questo che, insieme a quelli appartenenti alle classi immediatamente successive, sono detti a basso consumo energetico.
Sarebbe fantastico se tutti gli edifici fossero a basso consumo energetico… pensate ad un edificio le cui dispersioni termiche verso l’esterno sono ridotte all’osso… avete idea delle quantità di metano che si risparmierebbero durante il periodo di riscaldamento invernale? Caldaie, stufe e stufette accese al più poche ore al giorno… e d’estate? Addio climatizzatori e ventilatori: l’edificio si raffresca da sé! E unendo a questo un’attenta progettazione architettonica che garantisca una piacevole ventilazione interna, il ricorso a fonti energetiche non rinnovabili sarebbe davvero limitato.
Dovendo scegliere se acquistare un immobile di classe energetica A (meno di 30 Kwh/annui) o G (più di 160 Kwh/annui), chiunque, anche chi non fa attenzione alla riduzione di sprechi e consumi energetici sceglierebbe il primo. Il motivo? I vantaggi economici che se ne ricavano!
Gli edifici che assicurano il comfort abitativo senza un grande dispendio energetico, sono vantaggiosi sia per l’ambiente che per l’acquirente!