Prefabbricazione XLAM per edifici in legno resistenti a sisma e fuoco

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Volgendo lo sguardo verso gran parte dei paesi sviluppati, dagli Stati Uniti e il Canada, all’Europa settentrionale fino alla Cina e il Giappone, per non parlare dei paesi in via di sviluppo, il legno è considerato da centinaia di anni un materiale nobile da costruzione. E’ comune in Italia, associare le case di legno a baite di montagna o a fabbricati destinati ad essere sfruttati solo in modo temporaneo o saltuario. In molti credono anche che gli edifici in legno siano strutture leggere, instabili, vulnerabili agli incendi e poco performanti ai fini del risparmio energetico. In realtà è vero tutto il contrario: una casa realizzata con le appropriate essenze arboree può raggiungere alti livelli di qualità, essere robusta e resistente, anche agli incendi, naturale e perfettamente isolata, in linea con i dettami della bioarchitettura e del benessere e in accordo con i criteri di sostenibilità economica e ambientale.

L’elenco dei preconcetti degli italiani si allunga quando si parla di architettura prefabbricata. Infatti, pochi sono a conoscenza del fatto che questa tecnologia costruttiva è applicabile non soltanto alle case uni–bifamiliari, ma anche alle grandi strutture a uso sia pubblico sia privato.

L’emergenza abruzzese

Il caso dell’emergenza abruzzese dove, per ragioni di sicurezza e di velocità di esecuzione, ha reso evidente alcuni pregi principali di questa tipologia costruttiva prefabbricata, impiegando solo alcune settimane di tempo per la realizzazione di edifici che in un cantiere tradizionale sarebbero stati costruiti in diversi mesi.

Grandi architetture a chilometro zero

L’altro caso molto interessante sotto vari aspetti, è rappresentato dall’iniziativa che ha visto coinvolto la Regione Toscana, CNR– IVALSA, ARSIA e alcuni gruppi d’impresa (progetto “Nuove soluzioni per la filiera legno–edilizia”). L’iniziativa è volta a realizzare, entro la fine del 2011, in una regione a grande vocazione boschiva (il 50% del territorio e coperto da alberi), un’articolata e certificata filiera del legno a ”km0”, che parte dal taglio controllato nel bosco fino alla produzione di elementi semilavorati e preassemblati pronti per la posa in opera in cantiere. (vedi: Ludoteca “ Il Castoro”, Classe A – IPEg = 9,25Kwh/MC, sistema costruttivo XLAM; Housing sociale a 6 piani per 45 alloggi, sistema costruttivo XLAM).

LA TECNOLOGIA XLAM

L’XLAM nasce alla fine degli anni ’90 in Austria attraverso un progetto di sviluppo e ricerca realizzato presso l’Università di Graz con l’obbiettivo di aprire nuove vie per un migliore sfruttamento delle prestazioni dei semilavorati prodotti dalla filiera del legno. La risposta è stata la realizzazione di “elementi pianidi legno massiccio come elemento strutturale di grandi dimensioni, formati da più strati incrociati di tavole, sovrapposti e incollati uno sull’altro in modo che la fibratura di ogni strato sia ruotata nel piano del pannello di 90° rispetto agli strati adiacenti. Gli strati sono prodotti con legno di conifera: Abete rosso, Larice e Douglasia. Sono allo studio prototipi di elementi strutturali per l’uso di altre specie arboree.

Nel 2007 è stato completato il primo edificio di nove piani a Londra con struttura portante di pannelli XLAM.

La resistenza sismica e la resistenza al fuoco

In Italia l’Istituto IVALSA assieme al CNR ha svolto una ricerca sull’impiego della tecnologia XLAM in funzione antisismica e di prova al fuoco.

La prova sismica è stata eseguita in Giappone (Miki) su di un prototipo di edificio di 7 piani, caricato di 150 t per ogni piano; l’edificio è stato sottoposto a 7 ripetute simulazioni sismiche (fino a magnitudo 7,2 gradi Richter) e la struttura è rimasta integra.

In un’altra ancor più sbalorditiva prova un edificio multipiano è stato sottoposto alla prova del fuoco (Tzucuba). In una struttura multipiano, realizzata con pannelli X–LAM, dentro una stanza di 3,5 x 3,5 m, sono stati messi due materassi e circa 380 kg di legno a simulare il carico incendio di una camera di albergo. La prova è durata 60 minuti e durante l’incendio si sono raggiunti all’interno circa 1200 gradi centigradi, mentre all’esterno della stanza non più di 20 gradi. Non c’e’ stata propagazione di fumi all’esterno e il fuoco non si è propagato al piano superiore.

Questo sistema costruttivo XLAM si caratterizza pertanto per la possibilità di avvicinare ulteriormente le case di legno prefabbricate a quelle tradizionali, con notevoli livelli prestazionali in termini d’inerzia termica della parete, permettendo di costruire in altezza edifici stabili e sicuri.

Luca Facchini

Luca Facchini Architetto

Laureato all’Università di Firenze, dipartimento di Urbanistica - Progettazione Urbana nel 2001. Socio e Consigliere di INBAR, Sezione di Firenze. Ha fatto parte di Edilpaglia. Si occupa principalmente di Riqualificazione Energetica sensibilizzando la Committenza all’impiego di processi e materiali Biocompatibili.