Cemento sostenibile dal riso. Silicio vegetale puro

Una squadra di ricercatori del ChK Group Inc, uno studio ingegneristico del Texas, ha condotto una ricerca sul riso, traendone interessantissime conclusioni riguardanti le abitazioni ecologiche del futuro. I chicchi di riso, o meglio gli scarti della loro lavorazione, a detta dei ricercatori texani, possono essere d’aiuto per realizzare un particolare tipo di cemento sostenibile. La lolla, o pula di riso infatti, cioè quella pellicola che ricopre i chicchi quando sono sulla pianta, è ricca di ossido di silicio, elemento fondamentale nella composizione del calcestruzzo e sarebbe un peccato gettarla potendone ricavare qualcosa di molto utile e sostenibile.

Già altri, prima di loro, avevano provato ad utilizzare gli scarti della lavorazione del riso per la composizione del conglomerato cementizio, ma, a causa dell’eccessiva presenza di carbonio nella cenere della lolla, i risultati non erano stati soddisfacenti.

Ciò che di innovativo ed interessante hanno fatto gli studiosi del gruppo ChK, è stato elaborare un processo di combustione in grado di dar luogo ad una pula di riso priva di carbonio. Dalla lolla, dopo una cottura ad 800°C in fornaci prive di ossigeno, si ricava un prodotto che è praticamente silicio puro.

I ricercatori texani sostengono che il 20% del cemento tradizionale potrebbe essere sostituito con questo che, tra l’altro, offre anche una maggiore resistenza a corrosione.
La produzione di cemento, attualmente è un problema per l’ambiente perché, secondo il WWF, causa l’immissione in atmosfera di circa l’8% del totale delle emissioni di CO2 prodotte ogni anno.