- scritto da Lorenza Bisbano
- categoria Bambu
I progetti in bamboo di Mauricio Cardenas
Noto per le sue costruzioni in bambù l’architetto Italo-Colombiano Mauricio Cardenas Laverde, è un pioniere dell’utilizzo del bambù come materiale da costruzione in Italia. Portano la sua firma tanti progetti in bamboo in Italia, in Colombia e in Cina. L’architetto ha a che fare con il bambù da quando era piccolo: nato in Colombia, utilizzava questo materiale per la costruzione di giochi e capanne durante la sua infanzia. L’Architetto Cardenas ha oggi il suo studio di progettazione a Milano e si deve a lui l’ideazione di BooTech, una tecnica di costruzione che combina il materiale naturale bambù, detto acciaio vegetale, con la tecnologia dei giunti a secco in acciaio.
Cardenas ha recentemente partecipato all’edizione 2020 dell’Italian Design Day, dal tema “Disegnare il Futuro: Sviluppo, innovazione, sostenibilità, bellezza” come ambasciatore del design italiano nella città cinese di Chengdu, sede del centro di ricerca del panda gigante, animale che è spesso associato alla pianta simbolo di sostenibilità.
La Città Consapevole di Mauricio Cardenas
Chengdu, città del sud ovest della Cina conta circa 14 milioni di abitanti. L’Architetto Cardenas si è collegato dal suo studio in Italia, per presentare via streaming la sua idea di città del futuro riassumibile in un disegno.
Come punto di partenza ha preso il dipinto “La città ideale”, famosissimo quadro quattrocentesco di autore ignoto in cui è rappresentata la città perfetta dal punto di vista degli uomini del Rinascimento, e vi ha sovrapposto un suo schizzo. Nel periodo rinascimentale l’uomo era al centro dell’universo, in arte ed in architettura si riprendevano i canoni di bellezza classica, ma il rapporto tra Uomo e Natura era una questione secondaria, trascurabile. Per la città del futuro immaginata da Mauricio Cardenas è invece di fondamentale importanza ritrovare un equilibrio tra l’Uomo e la Natura, pur mantenendo elevati i canoni di bellezza. La città “ideale” del rinascimento si trasforma così in città “consapevole”, Conscious city.
Immagino un nuovo Ecosistema Urbano con città che si rinnovano non solo per consumare ma anche per produrre l’O2, il cibo, l’acqua e l’energia. Città sviluppate consapevolmente dove la nuova catena edilizia comprenda materiali naturali, in primis il bambù, creando una nuova rete di mercato e di valore che sfiderà quello esistente in un particolare momento della storia in cui le questioni sanitarie, ambientali e sociali sono strettamente legati con l’economia.
Mauricio Cardenas Laverde per Italian Design Day 2020
I progetti di Conscious Design dello studio Cardenas
Conscious city, la città consapevole immaginata dallo studio Cardenas, si sovrappone metaforicamente a quella rinascimentale, dalla grande bellezza e dalle proporzioni classiche, aggiungendovi quegli elementi che sono fondamentali per una vita in armonia con la natura, traendo anche i vantaggi delle nuove tecnologie.
A questo scopo, partendo da una scala più piccola, il bambù assume per Cardenas un’importanza fondamentale. È infatti un materiale naturale ed altamente sostenibile, in grado di soddisfare almeno 6 degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile prefissati dall’Agenda 2030, inoltre le sue caratteristiche tecniche lo rendono un materiale da costruzione virtuoso da più punti di vista e che si adatta alle esigenza moderne tramite l’applicazione di tecniche costruttive innovative.
Le Microarchitetture in bambù
Le Microarchitetture, padiglioni sperimentali collocati in contesti urbani di varia natura, sono elementi che possono essere fortemente frequentati e che quindi hanno il potenziale per sensibilizzare i cittadini sui temi e sull’importanza della sostenibilità. La sensibilizzazione è un processo fondamentale, che deve venire prima delle costruzioni di architetture più grandi o di città intere.
Padiglione miroclimatico in metallo e bambù
Primo esempio, presentato dalla Studio Cardenas in occasione del Salone del Mobile di Milano 2006 è il progetto “Padiglione Microclimatico”: una struttura formata da un piano flottante con telaio in metallo e bambù. Le lastre di policarbonato posizionate in superficie hanno un sistema di aspersione di acqua che funge da ammortizzatore termico. Il sistema costruttivo di questo padiglione è all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e vede l’utilizzo contemporaneo di tradizione e innovazione: il materiale naturale bambù rappresenta la tradizione mentre innovativa è la tecnologia BooTech dei giunti a secco in acciaio.
Il progetto in bambù EcoDome
Il progetto EcoDome realizzato nel 2009 è un padiglione a forma di cupola geodetica. Il bambù utilizzato per questa Microarchitettura è lo stesso del padiglione del 2006, smontato e appositamente tagliato per adattarsi alla forma di questa nuova struttura. Oltre ai giunti a secco in acciaio ed al bambù, la struttura è composta da lastre di vetro sagomato e moduli in tessuto traslucido. In questo padiglione le avanguardistiche tecnologie costruttive utilizzate sono al servizio di una forma che si ispira a quelle della tradizione e che è studiata per adattarsi in modo armonico con il luogo in cui è collocato. Le proporzioni e la posizione della cupola si adattavano rispettosamente al contesto architettonico del loggiato rinascimentale della Corte del Filarete a Milano, favorendo un interessante dialogo tra Rinascimento e Architettura Contemporanea.
Il progetto di Bamboo Flower
Anche le forme e le proporzioni di “BambooFlower” sono state appositamente ponderate dallo studio Cardenas per armonizzare al meglio il padiglione con il contesto in cui è inserito. La struttura è stata progettata per la corte centrale dalle forme neoclassiche del Labirinto della Masone, in occasione della manifestazione culturale “Under The Bamboo Tree” 2020. Come si può evincere dal suo nome, la forma della microarchitettura è quella di un fiore. La geometria di base è ricavata da un toroide, forma geometrica dalle origini antichissime. Questo padiglione ha la peculiarità di essere 100% made in Italy, dal design, alla materia prima, il bambù proviene infatti dal Bambuseto della Versilia. La struttura è facilmente smontabile e trasportabile poiché composta da una serie di moduli di bambù piegato a caldo, realizzati in laboratorio.
Video: BambooFlower , Fontanellato (PR) 2020
I progetti di edifici in bambù di Cardenas all’estero
Ad oggi, in Italia è molto difficile costruire grandi edifici utilizzando il bambù, ciò dipende sia da pregiudizi culturali, che derivano dal fatto che il bambù in occidente è poco presente e portano ad un inevitabile scetticismo verso questo materiale, sia dalla mancanza di normative tecniche specifiche sul bambù in campo edilizio. Lo Studio Cardenas ha esportato all’estero il design e la tecnologia innovativa ideata in Italia. In Cina, dove il bambù è più presente nella cultura di massa, questo materiale è meglio accolto ed alcuni progetti dello Studio Cardenas hanno riscosso un grande successo.
Energy Efficient Bamboo House
L’”Energy Efficient Bamboo House” è una casa bioclimatica sperimentale di tre piani, realizzata per la prima Biennale Internazionale di Architettura in Bambù che si è tenuta nella provincia cinese di Zhejiang nel 2017. La casa ha un aspetto moderno ma racchiude in sé uno studio fondato sull’empirismo che usavano gli antichi, che si basa sull’osservazione degli elementi e dei materiali forniti dalla natura e disponibili in loco. La struttura modulare è fatta con culmi di bambù tagliato sul luogo ed assemblato con la tecnologia dei giunti a secco in acciaio, la stessa tecnica che Cardenas aveva utilizzato nelle sue prime Microarchitetture sperimentali italiane e che fa sì che i culmi di bambù utilizzati per i tre piani della struttura non debbano essere bucati, né è previsto l’utilizzo di cemento. La modularità ed il sistema costruttivo utilizzato portano ad una facilità di assemblaggio, che permette che costruttori locali non specializzati siano in grado di edificare e manutenere facilmente la casa.
Garden Pavillon
Il “Garden Pavillon”, eretto per l’Esposizione Orticola Mondiale di Pechino 2019 è la struttura in bambù più grande del nord della Cina. Ha una forma organica: un giardino si solleva per diventare il tetto verde di un padiglione composto da circa 5000 culmi di bambù dal diametro di 8-10 cm piegati a caldo per formare la serie di archi che compongono e caratterizzano la struttura. Il confort termico, acustico e luminoso è soddisfatto all’interno della struttura attraverso lo studio delle strategie passive ottimali.
Questo progetto sintetizza alla perfezione il concetto di città del futuro che Mauricio Cardenas Laverde ha voluto presentare in occasione dell’Italian Design Day. Secondo Cardenas, infatti, le architetture delle città del futuro, dovrebbero contenere al loro interno edifici in cui l’attenzione sia posta non solamente alla sostenibilità intesa come risparmio energetico ma alla “consapevolezza”, per via della quale ogni singolo progetto deve essere studiato con cura perché abbia un impatto ambientale più leggero possibile. I processi di progettazione e costruzione consapevole devono essere poi coadiuvati dall’utilizzo delle strategie per il risparmio energetico e dall’impiego di materiali naturali.
- crediti fotografie © Studio Cardenas