- scritto da Mario Rosato
- categoria Mobilità sostenibile
La mobilità sostenibile gratuita
Tallinn è la capitale dell’Estonia, un piccolo ex paese sovietico che, dopo l’ingresso nell’UE, ha basato la sua crescita sulla ricerca e creazione di start–up tecnologiche. Questa piccola città, la cui popolazione supera appena i 450 mila abitanti, è la prima capitale in Europa ad aver attivato un sistema di trasporto pubblico gratuito per i residenti e dal costo di solo €1,10 per i turisti. Questi ultimi possono beneficiare anche della Tallinn Card, una carta prepagata valida per 24, 48 o 72 ore, che garantisce non solo di usufruire della mobilità sostenibile cittadina, ma anche l’accesso illimitato ai musei e altre attrazioni.
Il futuro della mobilità urbana sostenibile:auto elettriche e combustibili rinnovabili
IL CASO DI HASSELT, BELGIO
Nel mondo esistono già altri cinquanta municipi che aderiscono all’organizzazione internazionale Free Public Transport, fra i quali grosse città come Baltimora e Bangkok. In Europa, il primo municipio a sperimentare il trasporto gratuito fu Hasselt (Belgio), dove il numero di passeggeri è infatti aumentato da 1.000 al giorno, nel 1997 (anno d’inizio del progetto), a 12.600 dieci anni dopo. Tuttavia, il costo del servizio ha gravato sempre di più sul bilancio e la città di Hasselt sospese l’iniziativa alla fine del 2013.
IL RISPARMIO DEI CITTADINI
Tallinn avviò la sua politica di mobilità pubblica gratuita il 1º gennaio 2012 e da allora il costo per la società dei trasporti locali è risultato pari a 12 milioni di euro, cifra relativamente ragionevole se consideriamo che il budget totale dell’azienda era di 53 milioni di euro, dei quali i biglietti di autobus, resi gratuiti, rappresentavano 17 milioni di euro e che i biglietti pagati dai non residenti hanno permesso di recuperarne 5 milioni.
I lavoratori appartenenti alla fascia di reddito più bassa, i pensionati e gli studenti della città di Tallinn hanno beneficiato così di un risparmio, secondo il sindaco Edgar Savisaar, pari ad una tredicesima. Questa affermazione sembra un po’ esagerata se consideriamo che, prima d’iniziare questo esperimento sociale, il 40% della popolazione di Tallinn utilizzava già il trasporto pubblico, quindi il risparmio annuo pro capite risulta di soli € 66,66 in due anni.
LO STUDIO SVEDESE
Come tutte le buone idee, quella del trasporto gratuito non manca di detrattori: secondo uno studio condotto dal Royal Institute of Technology svedese, ma commissionato dalla città di New York e presentato in un congresso tenutosi in quest’ultima, il trasporto gratuito per i residenti comportò solo un 1,5% di aumento generale dell’utilizzo dei mezzi pubblici.
L’informazione riportata nel sito ufficiale dell’Unione Europea sui risultati del progetto è in netta contraddizione con quella pubblicata dai ricercatori svedesi: 15% di riduzione degli ingorghi nel centro di Tallinn, 12,6% di aumento del numero di passeggeri sui mezzi pubblici e riduzione del 9% dell’utilizzo delle auto private per gli spostamenti nella città, nonché 45.000 t/anno di CO2 risparmiate, perché per buona parte i mezzi pubblici di Tallinn sono veicoli elettrici (tram e filobus).
L’IMPATTO SOCIALE
Sia lo studio degli svedesi che il sito della UE concordano però nel segnalare che, dal punto di vista sociale, l’impatto del progetto di mobilità pubblica gratuita è risultato molto positivo nelle zone più povere della città, come il quartiere Lasnamäe, dove l’aumento dell’utilizzo dei mezzi pubblici raggiunse il 10% subito dopo l’avviamento dell’iniziativa.
Dal punto di vista fiscale, la gratuità del trasporto pubblico migliorò la situazione delle casse del Comune. Questo apparente paradosso si spiega perché ben 40.000 persone che risiedevano a Tallinnn alla fine del 2009, mantenevano ancora l’iscrizione all’anagrafe dei Comuni d’origine e quindi i loro tributi andavano a finire nelle casse di questi ultimi.
La mobilità gratuita risultò dunque un incentivo sufficiente per convincerli di spostare definitivamente la loro residenza a Tallinn. L’aumento dei ricavi erariali per il Comune fu di ben 10 milioni di euro , che sommati ai 5 milioni ricavati dai biglietti pagati dai non residenti, coprono i 12 milioni di euro di costo del sistema di trasporto gratuito e generano inoltre un surplus di tutto rispetto per una città così piccola.
Durante un congresso sulla mobilità sostenibile tenutosi a Tallinn lo scorso anno, emerse un altro aspetto sociale molto importante: il tasso di disoccupazione nelle fasce di reddito più basso della popolazione locale è diminuito. Il motivo è appunto la gratuità del trasporto, la quale consente ai disoccupati di accettare impieghi in luoghi di lavoro lontani dalla propria residenza, perché ora non sono più costretti a consumare parte del proprio stipendio in trasporto.
GLI SVILUPPI DEL PROGETTO
Dal punto di vista politico l’idea del trasporto pubblico gratuito fu un netto successo per il sindaco Savisaar ed il suo partito: nel referendum indotto per decidere se avviare o meno il progetto di mobilità gratuita, il sì vinse con uno schiacciante 76%. Altri politici europei, come il vice ministro ai transporti dei Paesi Bassi, Michel van Hulten, hanno visto i risultati ottenuti in Estonia e premono per l’adozione di un sistema di trasporto pubblico gratuito su scala comunitaria. Nel frattempo, il sindaco Savisaar ha esteso la gratuità del trasporto anche ai treni che attraversano Tallinn: il percorso entro i limiti del municipio è pagato alla società delle ferrovie direttamente dal municipio stesso.
Il sistema di controllo è un po’ macchinoso, in quanto ogni passeggero che sale deve annunciare la destinazione ed esibire il proprio documento d’identità al controllore, ma nel futuro sarà agevolato dall’integrazione nei treni di lettori in grado di rilevare i dati da una carta dotata di chip, già utilizzata negli autobus della città.